05/10/2010
Il giorno del riscatto
Giornata di riscatto per i due sconfitti di ieri: tra le moto vince Marc Coma, mentre Eric Vigoroux è primo tra le auto. In generale sono sempre al comando Lopez e Schlesser. I quad sono dominio dell’argentino Marcos Patronelli.BIR KARAWEIN – Il tredicesimo Pharaons Rally entra nel vivo con la seconda tappa, una frazione molto tecnica che ha messo a dura prova la esistenza dei piloti, soprattutto per il gran caldo che è calato sul bivacco di Bir Karawein, una piccola zona verde contornata dalle dune di sabbia.
Tra le moto è stato Marc Coma a far segnare il miglior tempo. Il campione catalano partiva questa mattina per quinto, quindi in posizione favorevole per attaccare dopo la giornata negativa di ieri. Attorno al chilometro 130 della speciale Marc ha raggiunto i battistrada Lopez e Rodrigues e prima del rifornimento si è così formato un trenino di quattro piloti, con Coma, Lopez, Przygonski e Rodrigues. Da lì in poi Coma ha cercato di allungare e solo Lopez è stato in grado di tenere il suo ritmo.
Il catalano è andato così a vincere la speciale, precedendo a sorpresa il connazionale Joan Barreda, autore di una prova maiuscola. 7’15’’ il suo distacco, mentre Jakub Przigonski ha concluso terzo a 7’47’’. Un minuto in meno di Francisco “Chaleco” Lopez, staccato oggi da Coma di 8’45’’. Il cileno dell’Aprilia mantiene comunque la prima posizione in classifica con un vantaggio di 6’48’’ su Rodrigues, mentre Coma risale al terzo posto a 7’42’’.
Helder Rodrigues ha dovuto calare il ritmo nella parte finale della speciale, terminando quinto davanti ad Alex Zanotti e a Jaceck Czachor. Dietro al polacco il suo compagno di team Marek Dabrowsky, che ha chiuso precedendo Tim Trenker e Matteo Graziani.
Tra i quad anche oggi Marcos Patronelli ha stupito. Pur soffrendo molto il caldo il fortissimo argentino ha rifilato una mezz’ora al russo Dmitri Pavlov e ulteriori dieci minuti al Polacco Rafal Sonik, terminando addirittura tredicesimo assoluto.
Tra le auto oggi è stata la giornata della riscossa di Eric Vigoroux, dopo l’incidente di ieri. Partito per quinto questa mattina, il pilota navigato da Alex Winocq ha superato i piloti che lo precedevano fino a raggiungere il battistrada Jean Louis Schlesser. Per un tratto i due contendenti si sono fronteggiati a distanza ma sul finale Vigoroux ha preferito lasciar andare Schlesser, preferendo assicurarsi la vittoria di tappa che ha dedicato ai suoi meccanici, che hanno lavorato tutta la notte per permettergli di ripartire.
Vigoroux ha così vinto con 6’56’’ su Schlesser, mentre al terzo posto ha chiuso l’equipaggio giapponese Terada/Tanaka sulla Toyota del team Auto Body, a dieci minuti dal vincitore. Maurizio Traglio e Fabian Lurquin sono oggi quarti, attardati da una foratura che ha richiesto loro molto tempo per il cric difettoso.
Continua invece l’ottima gara di Roberto e Nicola Tonetti, padre e figlio, che come ieri sono stati i più veloci tra i Bowler Wildcat, precedendo Jerome Pelichet ed Eugenie Decré.
Il miglior equipaggio egiziano di oggi è stato El Erian/Mohamed, noni al traguardo a poco più di un’ora da Vigoroux.
In classifica generale Schlesser comanda con il rassicurante vantaggio di 41 minuti su Traglio e 48 su Mitsusashi.
Domani la terza tappa porterà ad Abu Mingar e sono due le prove speciali previste, rispettivamente di 170 e 203 chilometri.
Per il Phraons Classic, nella tappa di ieri si sono imposti Cristian Belotti/Marco Gaggiani, davanti ai francesi Patrick Feret/Patrice Pigny e Stephane Callens/Francois Callens. Tutti hanno lo stesso punteggio, ma la classifica della gara di abilità è comandata dall’equipaggio italiano grazie alla maggiove vetustà della loro vettura.
Marc Coma: “Oggi c’era sabbia, pietre, veramente un po’ di tutto. E’ stata una bella tappa tutta in attacco, anche se bisognava prestare molta attenzione per il terreno insidioso. Domani dovrò aprire la pista e non sarà certo un vantaggio.”
Jakub Przygonski: “ Una tappa molto veloce e con tanti salti, pietre e buche, che ha richiesto un sforzo fisico molto elevato. Poi c’era molta polvere ed era difficile superare gli avversari. Al chilometro 102 ho rotto il road book così mi sono dovuto fermare a ripararlo.”
Joan Barreda: “E’ stata una tappa veramente dura, non credo di aver mai fatto nella mia vita niente di più difficile. Era anche un po’ pericolosa e richiedeva molta attenzione al road-book. C’erano anche tratti molto veloci dove ho raggiunto i 163 chilometri orari. Ora devo recuperare un po’ di energie per domani.”
Eric Vigoroux: “Oggi siamo partiti come ieri. Dalla quinta posizione al via abbiamo raggiunto Jean Louis a un terzo della speciale. Abbiamo viaggiato assieme, poi nell’ultima parte molto veloce lo ho lasciato andare per essere sicuro di vincere la speciale, che dedico ai miei meccanici che hanno lavorato tutta la notte per permettermi di ripartire.
Maurizio Traglio: “Abbiamo forato al chilometro 130 ed abbiamo perso tempo perché il cric non funzionava. Lì ci ha passato Terada, che abbiamo ripreso verso la fine e molto sportivamente si è spostato per lasciarci passare.”
Jean Louis Schlesser: “Nella speciale di oggi i panorami erano magnifici. E’ stata comunque una tappa molto dura e sia Arnaud che io siamo arrivati alla fine molto stanchi.”
fonte
jvd.it