Se alla sera fate una passeggiata per le vie del centro potrete notare
gruppi di persone fuori dai vari locali o bar intenti a fumare una sigaretta.
Oggi il fumatore e' un soggetto criminalizzato,ghettizzato,messo all'indice
da una societa' perbenista e puritana.
Nelle sale riservate ai soli fumatori il fumo delle sigarette si mescola a quello
dei sigari che appestano l'aria creando vere nuvole cancerogene.
Sui pacchetti a chiare lettere c'e' scritto “il fumo uccide”.
Oggi, il fumatore in casa e' una disgrazia, e' pericoloso per gli altri perche' appesta l'aria.
Il fumatore puzza e ha i denti gialli.
In molte citta' del mondo non si puo' fumare nemmeno all'aperto.
A New York e' vietato fumare nei parchi pubblici. Insomma non esiste pace per uno
che vuol assaporare il fumo di una bionda.
Nonostante questa campagna denigratoria tuttavia le sigarette continuano ad apparire
nei film e nelle fiction. Le marche di oggi sono puramente commerciali e meno
aristocratiche di un tempo.
Tuttavia non c'e' piu' quel fumare elegante di un tempo che si vedeva nei film in bianco e nero.
Oggi si fuma frettolosamente, nervosamente senza la passione di un tempo.
Chi non ricorda Humphrey Bogart con le sue Chesterfield morbide senza filtro in Casablanca
o le Benson & Hedges nelle scatole di latta rossa di Rex Harrison o ancora le Craven A di Elizabeth Taylor.
Chi non ricorda la sensualita' e la grazia nel fumare di Greta Garbo in Grand Hotel?
Negli anni '50 fumare era una cosa sofisticata,da gente Vip, era un vero lusso.
Gli accendini erano vere opere d'arte,creazioni uniche di abili gioelieri dai Dunhill ai Cartier,
da regalare alle amabili fumatrici.
Questi tempi storici non ritornerrano mai piu' di moda, forse e' un bene pero' vedendo oggi
come viene trattato il fumatore fa venire un po' di nostalgia.
Fumare sicuramente fa male ma una sigaretta ogni tanto a volte puo' rilassare e fare bene allo spirito.
"Oggi é ricco chi é padrone del suo tempo. Buona vita.''