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La Ducati detta le regole della SBK - lascia [aggiornato]

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jenk
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La Ducati detta le regole della SBK - lascia [aggiornato]

Messaggioda jenk » 26 ago 2010, 20:28

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Vuole l’abolizione degli air restrictor e non solo.
E minaccia di non correre in Mondiale 2011Se il regolamento non cambia, la Ducati può decidere di uscire dalla Superbike. L’indiscrezione è confermata dalla stessa Infront, l’organizzatore del Mondiale SBK che sta lavorando alacremente sul piano politico per evitare la clamorosa defezione della marca vincitrice di 29 titoli iridati.

A Borgo Panigale sono convinti che il disastro di questa stagione sia da attribuire al regolamento troppo favorevole alle 4 cilindri. E giudicano ininfluenti i sei chili di alleggerimento (tre dopo la sesta gara, altri tre dopo la nona) concessi dalla norma introdotta per bilanciare le prestazioni in base al coefficiente di punteggio tra 2 cilindri (la sola Ducati) e le sei marche concorrenti. In realtà i risultati della Rossa 2010 non sono stati così malvagi.

Noriyuki Haga, viceiridato in carica, ha sbancato Valencia ed è salito complessivamente tre volte sul podio prima di sprofondare in una crisi che ha più contorni personali che tecnici. Con l’altra 1198 R F10 Michel Fabrizio ha vinto a Kyalami, dove avrebbe fatto doppietta se in gara 2 non avesse avuto gravi problemi con la gomma posteriore, forse difettosa, firmando cinque podi. Sommando gli ottimi risultati del privato Carlos Checa, la Ducati ha vinto tre gare con dodici podi, ed occupa la terza posizione nel Mondiale Costruttori dietro Aprilia e Suzuki.

Quindi la 1198 R ha fatto meglio di Yamaha (due vittorie), Honda (tre) nonché di BMW (zero vittorie, due podi) e Kawasaki (zero di tutto). C’è anche da sottolineare che la Ducati 1198 R ha debuttato nel 2008 (vincendo il titolo al primo colpo con Troy Bayliss) ma è un progetto realizzato nel 2005-2006, quando la concorrenza era inferiore per numero e qualità, visto che mancavano BMW e Aprilia.

fonte motosprint.it
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Re: La Ducati detta le regole della SBK

Messaggioda Davide81 » 26 ago 2010, 20:33

Puzza questa news....di sola!
Dopo l ingaggio del dr rossi a parer mio,la ducati investira' parecchi soldi in moto gp sacrificando appunto la sbk.
Vedrete che sara'cosi....in sbk la ducati ci sara' ma non da ufficiale!!
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Re: La Ducati detta le regole della SBK

Messaggioda alfus2verdi » 27 ago 2010, 8:59

mah....son scorcertato....bisogna saper vincere e saper perdere....quando il regolamento era favorevole ai due cilindri (come direbbe carabrucolic il comico !) tutti muuuutiiii....era bello veder in rettilineo un bicilindrico che superava il 4 cilindri....come mai non si lamentavano :mrgreen: :mrgreen: .... si rimboccasse le maniche la ducati e non facesse il bambino viziato.... quando dominava il bicilindrico honda non si lamentava delle restrizioni , ha sfornato la vtr ed ha vinto.....invece di lamentasi di alcune limitazioni dovrebbe chiedersi se è giusto quello che fa....come mai un checa con moto privata e 1500 giri in meno di motore :shock: :shock: (per risparmiar sui costi revisione motore) spesso ha bastonato le sue moto ufficiali...siam sicuri che il problema è la moto....
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Re: La Ducati detta le regole della SBK

Messaggioda andrea » 27 ago 2010, 16:11

Davide81 ha scritto:Puzza questa news....di sola!
Dopo l ingaggio del dr rossi a parer mio,la ducati investira' parecchi soldi in moto gp sacrificando appunto la sbk.
Vedrete che sara'cosi....in sbk la ducati ci sara' ma non da ufficiale!!


quale miglior profeta!
purtroppo!
l'avevo odorato anche io ma me ne son stato zitto per scaramanzia...
...ma ormai è ufficiale! :twisted:

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Re: La Ducati detta le regole della SBK

Messaggioda Davide81 » 27 ago 2010, 16:25

Be dai era palese.....con la crisi del giorno d'oggi e l'ingaggio di Rossi,anche la Ducati deve optare per una cosa sola.
Diciamo che puo essere visto come un torto per i piloti che sono passati e sono tuttora in ducati,questo significa che la ducati stessa non si è mai cimentata all 100% in motoGp.
Vedremo.....
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Re: La Ducati detta le regole della SBK - lascia [aggiornato]

Messaggioda jenk » 27 ago 2010, 18:06

Ducati lascia la SBK: il comunicato

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Ecco la comunicazione ufficiale della Casa di Borgo Panigale
Ducati concentra le proprie risorse tecniche sullo sviluppo del prodotto e non Partecipera’ quindi dal 2011 in forma ufficiale al campionato WSBK


Borgo Panigale (Bologna - Italia), 27 agosto 2010 - Ducati, che ha partecipato a tutte le edizioni del campionato mondiale SBK dalla sua nascita nel 1988 in forma ufficiale, vincendo 16 titoli mondiali costruttori e 13 titoli mondiali piloti, ha deciso di limitare la partecipazione alla fornitura di moto e al supporto di team privati.

“Questa decisione deriva da una precisa scelta strategica della casa di Borgo Panigale, che vuole incrementare ulteriormente il contenuto tecnologico dei propri modelli di serie previsti in uscita sul mercato nei prossimi anni. Per raggiungere questo obiettivo le risorse tecniche dell’azienda, fino ad oggi impegnate nella gestione del team ufficiale SBK, verranno dedicate allo sviluppo della nuova generazione di moto supersportive, sia in versione omologata che nella derivata dedicata alle competizioni SBK - ha dichiarato Gabriele Del Torchio, Presidente ed Amministratore Delegato Ducati - Mi preme ringraziare in questo momento Nori e Michel, e tutti i piloti che hanno contribuito a fare grande la storia della Ducati in SBK, ma soprattutto tutte le persone di Ducati che con il loro lavoro e la loro professionalità ci hanno permesso risultati così importanti. Un grande grazie va anche a tutti partner che ci hanno supportato, Xerox ovviamente in primis. Un riconoscimento va anche a chi il campionato lo ha pensato e gestito per così lungo tempo, i fratelli Flammini, e la FIM con la quale il dialogo è continuo e proficuo.”

Con questa importante scelta Ducati vuole rendere ancora più rapido ed efficace il trasferimento al prodotto di serie delle soluzioni tecnologiche avanzate, sperimentate attualmente nel campionato prototipi.

L’attività di verifica nelle gare Superbike delle soluzioni tecniche innovative verrà quindi affidata, per i prossimi anni, ai team esterni che avranno la possibilità di essere assistiti tecnicamente da personale Ducati. Scelta questa che permetterà a questi Team di poter disporre di mezzi e materiali ancora più competitivi.

Malgrado la decisione di interrompere la partecipazione ufficiale al Campionato Mondiale Superbike, Ducati proseguirà, in collaborazione con le altre case, l’organizzatore del campionato e la FIM, il lavoro di definizione di un regolamento tecnico, volto al contenimento dei costi.
Forte di quello spirito sportivo che, da sempre, ha permesso a questa casa di competere, confrontarsi e vincere, Ducati ritiene fondamentale individuare, insieme alle altre parti coinvolte, soluzioni che possano garantire, nel medio periodo, il futuro del campionato.

Il campionato WSBK, pur nel rispetto del regolamento, e' stato interpretato in tempi recenti più come competizione tra prototipi che tra moto derivate dalla serie. Tutto questo ha portato ad un aumento dei costi, sia per le case motociclistiche, sia per i team partecipanti al campionato. Questa situazione è difficilmente conciliabile con la difficile congiuntura economica mondiale cha ha oltretutto reso più difficile il reperimento di sponsorizzazioni. La casa confida che il lavoro congiunto di tutte le parti possa portare ad un miglioramento anche di questi aspetti.

fonte motosprint.it
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Re: La Ducati detta le regole della SBK - lascia [aggiornato]

Messaggioda alfaromeo_ » 27 ago 2010, 22:41

Sinceramente ci vorrebbe che l'anno prossimo entrerebbe in forma ufficiale la KTM in SBk e con il suo bicilindrico facesse sfracelli, sai che mazzata pr ducati... :crycry: :crycry: :crycry:

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Re: La Ducati detta le regole della SBK - lascia [aggiornato]

Messaggioda trivella » 28 ago 2010, 9:26

La Ducati rinuncia alla Superbike
I perché di una decisione clamorosa. Addio o arrivederci? Cosa ne pensano i team privati. Fabrizio nel mirino della Yamaha

Nel 2011 Ducati ritira il team ufficiale dalla Superbike
La notizia era nell’aria e le voci che erano trapelate a Silverstone nella serata di domenica, riferivano della decisione della casa italiana di concentrare tutti i propri sforzi nel progetto Valentino Rossi, rinunciando così ad un campionato che da sempre la vede come protagonista. Ma le cause di questa decisione non vanno ricercate soltanto nell’impegno economico che la casa di Borgo Panigale dovrà affrontare per far fronte all’ingaggio di Rossi in MotoGP, ma anche nella ormai scarsa competitività della 1198R che non sembra in grado di tenere il passo della RSV4 Aprilia e della S1000RR BMW.

La nuova Superbike 1200 della casa italiana sarà pronta solo nel 2012 e quindi non avrebbe molto senso per Ducati partecipare ufficialmente ad un mondiale senza avere la possibilità di lottare per la vittoria. Aprilia e BMW con il loro impegno sia tecnico che economico sono riusciti a cambiare i valori in campo nel mondiale Superbike, mettendo in difficoltà la casa di Borgo Panigale. Piloti del calibro di Michel Fabrizio, Noriyuki Haga e Carlos Checa pur essendosi aggiudicati una gara a testa, quest’anno non sono mai stati in grado di lottare per il titolo con Haga che è addirittura precipitato in una crisi profonda. Al contrario Biaggi e la sua Aprilia sembrano imbattibili mentre la squadra BMW di Davide Tardozzi è andata crescendo di gara in gara ed il prossimo anno con Marco Melandri (come vi avevamo anticipato tempo fa) punterà decisamente al titolo mondiale.

Ducati evidentemente non vuole restare schiacciata tra questi due colossi e preferisce affilare le armi per poi rientrare in gioco con la nuova 1200 e tornare ad occupare quelle posizioni che competono ad un’azienda che si è aggiudicata il mondiale Superbike per ben 13 volte. Non a caso nel suo comunicato ufficiale il Presidente ed Amministratore delegato Ducati Gabriele Del Torchio afferma che le risorse tecniche sino ad ora impegnate nel team Superbike verranno dedicate allo sviluppo delle nuove supersportive. Sempre nel comunicato ufficiale con il quale la Ducati saluta con un arrivederci il mondiale delle derivate dalla serie (sperando sia solo un arrivederci e non un addio) non manca una tirata d’orecchi agli organizzatori del mondiale Superbike che hanno consentito un’interpretazione del regolamento che ha allontanato la Superbike stessa dal suo spirito originario ed hanno di fatto trasformato le moto di serie sino ad avvicinarle sempre di più a dei prototipi. Questa corsa sfrenata all’elettronica ed alle prestazioni sempre più esasperate hanno causato un aumento dei costi rivelatosi insostenibile per molti team, proprio in un momento di grave crisi economica.

Tutto vero se non fosse per il fatto che anche la Ducati in passato ha contribuito a questo stato di cose. La casa di Borgo Panigale ha avuto per anni la moto migliore del lotto, tanto che si era successivamente seduta sugli allori ed aveva interrotto lo sviluppo delle sue Superbike, preferendo concentrare i propri sforzi sulla MotoGP. Davide Tardozzi si era spesso lamentato di questo stato di cose, affermando che i risultati positivi continuavano ad arrivare solo grazie all’eccezionale lavoro del suo team e di un pilota del calibro di Troy Bayliss. Poi però quando Troy ha deciso di smettere e Tardozzi ha accettato la proposta della BMW, la Ducati non ha avuto la forza di resistere all’assalto di Aprilia e BMW, sino ad arrivare alla decisione odierna di abbandonare quel campionato che ha contribuito in maniera determinante a rilanciare il marchio Ducati negli anni ottanta e che ha spesso consentito alla casa italiana di sfruttare commercialmente le vittorie di campioni come Roche, Fogarty, Chili, Corser, Falappa e Polen.

La speranza è che nel 2012 Ducati ritorni nel mondiale Superbike, ma questo dipenderà anche dalle decisioni della Dorna e della FMI relativamente all’impiego di motori derivati dalla serie nel campionato MotoGP. Staremo a vedere.

La decisione della Ducati avrà ripercussioni che riguarderanno ovviamente i team privati e il mercato piloti. Michel Fabrizio è sempre più vicino alla Yamaha, dove prenderebbe il posto di Crutchlow, destinato alla MotoGP. Da tempo il team di Meregalli desiderava lavorare con un pilota italiano e quindi non si è lasciato sfuggire la possibilità di mettere sotto contratto il pilota romano. Per quanto riguarda invece Haga, sembra prendere corpo un interessamento da parte della Kawasaki, preoccupata per le condizioni di salute ed i tempi di recupero di Chris Vermeulen.

Parlando invece dei team privati abbiamo contattato i proprietari delle due squadre private Ducati che maggiormente si sono messe in luce quest’anno : Genesio Bevilacqua del team Althea e Danilo Soncini del team Supersonic.
«Sono naturalmente dispiaciuto del fatto che Ducati abbia deciso di ritirare il proprio team ufficiale dal mondiale Superbike nel 2011 – ci ha dichiarato Bevilacqua - anche se questa decisione di fatto avvantaggia la mia squadra, che il prossimo anno potrà disporre di materiale ancora migliore e che potrà contare sull’aiuto del Reparto Corse Ducati il quale, venendo a mancare la squadra ufficiale, potrà aiutarci a raggiungere quei risultati che già quest’anno siamo stati in grado di ottenere. Anche se Ducati non proseguirà nello sviluppo delle 1198R – ha proseguito il proprietario del team Althea – preferisco proseguire la mia collaborazione con Ducati, anche per non interrompere quel rapporto basato sula reciproca stima che sono certo porterà ad importanti sviluppi nei prossimi anni.»

E’ dello stesso avviso anche il proprietario del team Supersonic che però non nega contatti con altre case. «Ho appena parlato con i responsabili del reparto corse Ducati – ci ha confidato Soncini – che mi hanno confermato la loro disponibilità a proseguire una collaborazione che nella stagione in corso ha dato ottimi risultati. E’ mia intenzione partecipare al prossimo mondiale Superbike con due piloti e Ducati si è detta pronta a fornirmi il materiale anche per il secondo pilota. Non disponendo più di un team ufficiale – ha proseguito Soncini – Ducati potrà concentrasi maggiormente sui propri team privati e questo è uno dei motivi che al momento mi fa preferire la casa di Borgo Panigale rispetto ad altre proposte che comunque sto ancora valutando. Da appassionato e da motociclista devo dire che il non vedere più la Ducati impegnata in modo ufficiale in Superbike mi spiace davvero molto e spero proprio che il suo sia solo un arrivederci e non un addio.»

Oltre ad Althea e Supersonic (ed all’eventuale conferma anche da parte del team DFX) un nuovo team farà il suo debutto nel mondiale delle derivate dalla serie nel 2011. A sostenere l’impegno economico sarà un manager dell’Est Europeo che quest’anno ha sponsorizzato un team della Superbike e che il prossimo anno ha deciso di mettersi in proprio e di utilizzare moto Ducati 1198R.

fonte: moto.it
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Re: La Ducati detta le regole della SBK - lascia [aggiornato]

Messaggioda arzach » 28 ago 2010, 10:23

:down:

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Re: La Ducati detta le regole della SBK - lascia [aggiornato]

Messaggioda jenk » 29 ago 2010, 18:15

La Infront sul ritiro dalla Ducati

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Ecco il comunicato ufficiale dell’organizzatore del mondiale SBK
Infront Motor Sports ha appreso con dispiacere la decisione di Ducati di non partecipare con un team ufficiale al Campionato Mondiale Superbike 2011.

La casa di Borgo Panigale ha costruito gran parte del proprio successo e della propria fama grazie alle vittorie nel campionato del mondo per moto derivate di serie, a cui ha partecipato sin dall’inizio, aggiudicandosi 16 titoli costruttori e 13 titoli piloti con i suoi modelli di produzione, sempre dotati di motore bicilindrico. Anche lo scorso anno Ducati è stata in lotta per la vittoria nel campionato fino all’ultima gara di Portimao, a dimostrazione della grande competitività del suo modello di punta, la 1198, e a riprova del grande equilibrio del regolamento tecnico in vigore.

“Siamo dispiaciuti ed anche un po’ sorpresi della decisione di Ducati” ha affermato Paolo Flammini, CEO di Infront Motor Sports, “poiché più volte ci è stato richiesto un cambiamento regolamentare per riequilibrare i valori del 2 cilindri 1.200cc nei confronti dei 4 cilindri 1.000cc ma lo scorso anno, senza la presenza del fenomeno Ben Spies, le Ducati 1198 avrebbero dominato il campionato con Haga e Fabrizio, ed è quindi difficile per noi comprendere oggi questa decisione, che ovviamente dobbiamo rispettare.

Altresì il FIM Superbike World Championship vanta oggi la presenza di ben sei costruttori oltre alla Ducati, con marchi quali Aprilia, BMW, Honda, Kawasaki, Suzuki e Yamaha e pertanto deve mantenere un assoluto equilibrio regolamentare, senza privilegiare una o più case in particolare.

Siamo però soddisfatti che Ducati abbia confermato il proprio supporto tecnico ai team privati che saranno impegnati con i loro modelli nel campionato 2011 e che prosegua lo sviluppo, anche per le competizioni SBK, del loro nuovo modello di moto supersportiva”.

fonte motosprint.it
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