Essere guzzista si dice essere una malattia psicosomatica che ha la sola cura nel comprare e godere alla guida di una Moto Guzzi.
Tre anni e mezzo fa non sapevo nulla delle Guzzi e del loro mondo.
Era la prima volta che entravo in un concessionario per provare una moto di Mandello.
La Norge 1200 GT era da poco uscita. Il suo dondolare da fermo per me era una sensazione nuova.
La sua facilita' nella guida qualcosa di appagante.
Ma la cosa che mi ha impressionato e che mai prima d'ora mi era capitata e' stato un vecchietto che mi ferma ad un semaforo a fare i complimenti per la moto
che avevo in prova e io gli rispondo con un sorriso:“ eh si,' una bella moto” e lui con voce decisa:” non e' una moto, e' una Guzzi! ”
Mi aveva lasciato di sale quella esclamazione.
Ma non avevo avuto quel giorno il fermo volere di comprarla pur rimasto favorevolmente impressionato dalla bontà' del progetto.
Son passato a KTM con la sua ADV990.Ottima tourer da viaggio dove le emozioni sono di casa.
Nel frattempo,davo inizio ad una attenta osservazione del mondo Guzzi per capire come sono queste moto e per dare delle risposte
alla tante domande che mi facevo,la prima su tutte legata alla affidabilità' di queste macchine.
Senza accorgermi ero già' ammalato di Guzzite ovvero il primo stadio dell'essere guzzista.
Ho scoperto che le Guzzi sono affidabili e mangiatrici di chilometri.
Ho visto Breva 1100 con 140.000 Km,California EV con 280.000 Km,Stelvio con 80.000 Km in due anni.
Ma allora le maligne voci che dicono che le Guzzi sono rottami sono false?
Secondo me si,il vero problema e' che la rete delle concessionarie non e' capillare sul territorio
e forse non tutti i concessionari che magari fino a ieri vendevano scooter del gruppo Piaggio
son pronti a metter le mani su una moto vera come la Guzzi.
Pur felice della moto austriaca che definirei divertente e ben costruita, continuavo ad avere il chiodo fisso per la Norge.
Quindi ho iniziato a comprare libri sulla storia della Guzzi,scoprendo la meravigliosa storia di questo marchio.
Son stato a Mandello a vedere il museo, ho comprato pure una maglietta con lo schema del motore 8 cilindri.
Quest' anno sono passato a BMW per esplorare questo mondo fatto di boxer e telelever.
Ma pochi giorni fa,la guzzite torna in modo prepotente e mi porta a lasciare la BMW per la Guzzi.
Mia moglie ha accolto la notizia scuotendo il capo,come per dire: “cambi di nuovo moto?”
E cosi' ora ho trovato la cura per quel chiodo fisso che per quanto mi sforzassi di togliermelo dalla mente
tanto più' riaffiorava con forza,la medicina e' una Norge 1200 GTL.
A poco a poco in modo impercettibile sono da oggi diventato un guzzista.
Felice possessore di una macchina vibrante ma inarrestabile dal fascino e dalla storia di un marchio indiscutibilmente italiano
fatto dalle mani di operai in quel di Mandello.
Il tempo dira' se ho avuto ragione io nel dare fiducia a questo marchio
o se invece hanno avuto ragione i miei amici che quando hanno saputo che lasciavo la BMW per la Guzzi mi hanno dato del pazzo.