CREG ha scritto:ciao PAOLO!!! io ho gia' la RURALITA' dal 2002 ed e' intestata a me e mio fratello..... spiegami com' e' possibile.....
Eh, un po' astratto, per il tema vasto rispondere senza documentazione.
Comunque.
Mi sembra che dal 1999 l'operazione di aggiornamento catastale, anche per gli immobili rurali subisse la stessa modalita' tecnica di accatastamento dei fabbricati urbani, cioe' con un documento chiamato tipo mappale al quale faceva seguito una pratica chiamata Docfa (attualmente non esiste piu' il Catasto Edilizio Urbano, ma bensi' il Catasto fabbricati che riunisce tutto).
A questa pratica il proprietario allegava tramite il proprio tecnico, autodichiarazione di sussitenza dei requisiti di ruralita', certificando che i fabbricati denunciati con accatastamento (casa di abitazione non di lusso, annessi agricoli) erano asserviti alla propria azienda, minimo di 1 Ha., etc.
Il cambio mappale di solito viene fatto appunto con questa pratica.
In ogni caso la variazione del mappale, a livello di titolarita' non cambia assolutamente (ho avuto clienti che lamentavano di aver perso il terreno perche' soppresso dalla pratica catastale).
Ecco quindi che scatta le varie incongruenze a livello di banca dati catastali.
Una volta verificato che atto notarile e accatastamento funzionano, si dovra' verificare se:
1) la voltura di inserimento e' sbagliata: la si corregge allegando copia conforme dell'atto notarile e sono a carico del proprietario oneri per la sistemazione (diritti, etc.)
2) la banca dati e' sbagliata per un errore interno (la si corregge con semplice istanza, senza marca da bollo, allegando la storia corretta degli eventi).
Questo almeno per quanto riguarda la provincia di Venezia, e con l'analisi scarna di una letta di forum