Rubare le moto non è così difficile
Un’inquietante intervista ad un ladro di moto è stata pubblicata dagli amici di Motonline.
L’esperto parla di tutti gli espedienti utili per rubare una moto in qualsiasi situazione.
Vengono descritte le tecniche e i congegni meccanici, elettronici e chimici, utilizzati nella fase di furto e scasso del veicolo.
Devo dirvi onestamente che certe cose proprio non le sapevo e mi ha stupito la facilità con cui un abile malfattore può portarsi via la vostra amata 2 ruote.
Immobilizer:
“Il metodo più frequente è quello di caricarle sul furgone, oppure qualcuno gira anche con centraline scodificate che collega con fili volanti per far partire il motore.”
Antifurti elettronici:
“Esiste il duplicatore di telecomandi antifurto: è sufficiente avere a portata di mano il telecomando per alcuni secondi e avvicinandoci il duplicatore se ne copia il segnale.
Certi duplicatori ti permettono di fare questo anche a distanza.”
Serrature:
“Ci sono grimaldelli e chiavi simulatrici per tutti gli antifurto meccanici che si acquistano su internet ad un prezzo di 40-200 euro, a seconda del modello.
Per i classici lucchetti a “U” basta anche la lamiera di una lattina per aprirli.
Diciamo che con 10 secondi si aprono: basta infilare un lamierino sottile intorno al perno, dalla parte che rimane attaccata al corpo del lucchetto.”
(Questo mi vien buono anche per l’armadietto della palestra di cui ho perso la chiave…)
Azoto liquido e solventi chimici:
“Se infili l’anello di una catena nell’azoto poi lo spacchi facilmente con il martello. Però è costa caro ed è pericoloso da usare.
Per le serrature più scadenti è meglio allora utilizzare il propellente di alcune bombolette spray.”
Ora sicuramente sarete curiosi di vedere un sito che vende attrezzature per forzare serrature?
Allora fatevi un giro tra i video di Locksmith Tools.
Se volete difendervi da questi manigoldi il consiglio di Motonline è quello di utilizzare più antifurti insieme oppure di utilizzare un sistema di DataTag.
Ovvero un kit moto che comprende 3 trasponder DAT 300, per telaio, ruote e 1 trasponder DAT 100, per la sella.
Tali componenti vanno inseriti e incollati all’interno delle parti meccaniche, in modo che non siano visibili e in modo che la loro rimozione danneggi irreparabilmente i pezzi marcati.
Il Kit moto costa 210 euro, mentre quello per scooter, che ha trasponder di tipo differente, è venduto a 185 euro, IVA e installazione comprese.
guardate questi video
http://www.datatag.it/portal/video/Previeni il Furto
Ogni anno in Italia vengono rubati oltre 100.000 motoveicoli!
Questo è dovuto al fatto che le “due ruote” sono bersagli molto facili per i ladri che possono portarli via in una manciata di secondi. Tutti i veicoli sono a rischio.
Le organizzazioni criminali, una volta asportato il mezzo, vendono i pezzi come parti di ricambio oppure li usano per “taroccare” altri motoveicoli.
Prendere delle semplici precauzioni può fare la differenza tra ritrovare il mezzo dove lo si è parcheggiato ed il non trovarcelo più.
E’, perciò, importante rendere più difficile possibile la vita al potenziale ladro che preferirà posare gli occhi su un veicolo più indifeso e quindi ai suoi occhi più remunerativo e meno rischioso.
PARCHEGGIO:
• Durante il giorno parcheggiate in posti molto frequentati (e aggiungo io evitate di metterla nei parcheggi dove ci sono tante moto il ladro spesso fa finta di essere il proprietario di una delle tante moto parcheggiate così puo operare nel "dubbio dei passanti")
• Di notte, se non disponete di un garage, parcheggiate in luoghi ben illuminati (magari vicino a banche dotate di telecamere)
• Cercate di cambiare continuamente il posto in cui parcheggiate il vostro mezzo
• Se possibile coprite il mezzo con una coperta non trasparente da motocicli
CHIUDERE IL MEZZO:
• Inserire sempre il bloccasterzo
• Quando possibile legate il mezzo con la migliore catena che potete permettervi a qualcosa di inamovibile come un palo, una ringhiera, un sistema di ancoraggio a terra o a muro…
• Durante le manifestazioni sportive legate più motoveicoli insieme per rendere impossibile il loro sollevamento
• Adottate sempre il doppio sistema meccanico, con blocca disco anteriore e lucchetti ad arco rigido o catena posteriore, meglio soprattutto se il mezzo è vincolato ad un palo infisso nel terreno.
• Bloccare il mezzo con una catena, meglio se con un dispositivo di bloccaggio ad “U” o con un cavo rivestito di anelli con snodo (di buona qualità), possibilmente fissandoli ad un oggetto inamovibile (palo, albero, ringhiera, ecc.), cercare di legare una parte fissa del mezzo e non solo la ruota. ( i bloster e le catene "pintone" io ve li sconsiglio)
• E’ inutile utilizzare un lucchetto di ottima qualità con una catena “debole” e viceversa.
• Il blocca disco protegge meglio se inserito con la parte relativa alla fessura della chiave posizionata internamente rispetto alla ruota. Ciò ne rende difficoltosa la forzatura.
• L’allarme è utile evidenziarlo con una spia luminosa e, ovviamente, ricordarsi di inserirlo quando si lascia il veicolo incustodito.
• Parcheggiare il mezzo in modo tale che sia difficile caricare lo stesso su un furgone sollevandolo.
• Non lasciare mai la chiave inserita nel quadro anche nel caso di fermate di pochi secondi (Ricorda: in questi casi la Compagnia Assicurativa non risarcisce il furto!)
• Contrassegnate le componenti del vostro motoveicolo in modo tale da renderle riconoscibili alle Forze dell’Ordine anche una volta separate dal telaio del mezzo sul quale erano montate. Cercando di eliminare i contrassegni il ladro rovinerà ogni singolo pezzo e perciò non otterrà tutto il guadagno desiderato.
Questo è quanto dice il sito datalog e su certi punti mi dissocio, ma daltronde vendono antifurti