Se qualcuno ha tempo e voglia per leggere…. Queste sono le mie impressioni dopo la prova della Stelvio:
Oggi, venerdì 8 marzo, ho provato la nuova Guzzi Stelvio, appena arrivata da Serchiomotori Lucca (il contachilometri indicava 200 km…). Un modello “base”, senza accessori ma è comunque una moto ben equipaggiata… Si accende il quadro (con la chiave, non ha il keyless) e all’avvio del motore ecco che ci si accorge subito di essere su una Guzzi! Lo “scuotimento” all’accensione ed anche al regime minimo è inconfondibile, dato dalla “coppia di rovesciamento” ma sparisce appena si dà gas e ci si mette in marcia. Intanto devo dire che la posizione di guida è molto comoda, con la sella piuttosto bassa da terra che mi permette di tenere entrambi i piedi a terra e con le ginocchia anche un po’ piegate (con la mia statura di 180 cm) ed il manubrio piuttosto largo ed alto rispetto al piano sella, posizione che sulle prime può risultare un po’ strana ma ci si abitua subito e si percepisce un ottimo controllo della moto. La moto in prova aveva il cambio “tradizionale” senza il quickshift, peccato, ma devo dire che funziona comunque molto bene, ottima anche la frizione, solo all’inserimento della prima marcia da fermo si avverte un “clock” piuttosto marcato: veramente “inavvertibile” il cardano dal funzionamento praticamente perfetto e ben spaziati i 6 rapporti del cambio, il motore poi ha un funzionamento molto “dolce” che permette di usare la sesta marcia anche a 60 km/h senza strappare riprendendo poi velocità in maniera fluida. E parliamo quindi del motore che in realtà poco mi era piaciuto sulla “Mandello” e che qui invece mi è parso adeguato, non un “mostro di potenza” ma molto piacevole da usare ai bassi/medi giri, almeno tra i 3000 e 5000/5500 RPM dove offre una buona coppia e poi, dopo un minimo di “incertezza” (devo dire) tra 5500 e 6000 rpm, allunga anche discretamente fino a oltre 9000 giri/min (inutile ovviamente fare “paragoni impietosi” con il motore della mia KTM SADV 1290 ma comunque un buon motore considerando anche la cilindrata di poco superiore al litro).
Il motore poi dispone, naturalmente, di diverse mappe preimpostate (strada, pioggia, sport…) ma completamente personalizzabili sia come risposta al gas che come traction control etc, ma io ho utilizzato sempre la mappa Sport con il T.C. al livello 1 (il più basso) che a proposito mi è piaciuto come funzionamento, praticamente inavvertibile ma che permette un certo “grado di libertà” (almeno a livello 1) per poter eseguire delle leggere derapate controllate.
E parliamo ora di ciclistica, ottima, veramente ottima anticipo… Si vede che è stata sviluppata dai tecnici e collaudatori Aprilia a Noale, la moto restituisce subito un ottimo feeling alla guida risultando precisa, stabile ma anche maneggevole nel misto stretto, un lavoro egregio fino a che non gli si chiede quello che non può dare… Ovvero di viaggiare a ritmi molto ma molto sportivi guidando “col coltello fra i denti” dove allora si arriva a “grattare” le pedane sull’asfalto e insistendo si inizia a “scomporre” l’assetto… Insomma per essere chiari, io porterei tranquillamente la mia SADV-S in pista sapendo che si comporterebbe più che adeguatamente ma una Stelvio non ce la vedrei…..
Frenata….. Davvero potente ma non troppo aggressiva all’anteriore (per un confronto, frena bene almeno quanto la mia KTM adesso, dopo che gli ho montato le pastiglie Racing Zcoo e i dischi Brembo serie oro! L’impianto di serie della “K” non reggerebbe il confronto) e nessun appunto da fare anche al disco posteriore e al funzionamento dell’Abs, praticamente inavvertibile.
E non ho parlato ancora delle sospensioni… Non elettroniche ma dal funzionamento che, devo dire, mi ha sorpreso: forcella molto scorrevole che non affonda troppo in frenata, da fermo mi pareva un po’ morbida ma su strada il funzionamento è ineccepibile, ammortizzatore posteriore piuttosto “sostenuto” ma non rigido. Sono sospensioni che funzionano benissimo praticamente in ogni circostanza e le ho provate anche su asfalti a dir poco sconnessi nei pressi di Villamagna e non hanno mai mostrato il fianco ad alcuna critica (solo in un frangente ho veramente esagerato io…. “Sfrizionando” in terza marcia dopo un dosso la moto si è praticamente “messa a candela” e al “riatterraggio” la forcella è “andata a pacco”…).
Concludo parlando,della protezione aerodinamica, ottima anch’essa con il cupolino in posizione alta che è facilissimo da regolare rapidamente elettricamente con il comando sul blocchetto sinistro.
Alla fine è una moto che consiglierei? Assolutamente sì senza alcuna incertezza a meno che non si abbia intenzione di portarla in pista o si pretenda di viaggiare su strada a ritmi “indiavolati” da super naked! Non mi pronuncio per la guida con il passeggero, o turistica, naturalmente… Non è il mio “campo”….