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La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Tutto... proprio tutto quello che non ha sezioni dedicate.

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Tancrediprato
 
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La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Messaggioda Tancrediprato » 17 giu 2023, 6:15

Sara’ lungo, immagino. Spero non noioso in quanto parla di cose che possono accadere normalmente a tutti ma che hanno destato qualche riflessione extra - come spesso mi succede-.

Cominciamo.

Ho partecipato ad una fiera a Milano. Durata ben 9 gironi. Arrivo presto per evitare la ressa ed in effetti non c’e’ nessuno! In macchina al gate, mostro il badge ad una signora carina che mi sorride e mi da il buongiorno. Lei scannerizza con un bip e le porte si aprono.

Giorno dopo lo stesso. Stessa signora, stesso sorriso, stessi auguri di buona fiera che non mi sembrano nemmeno ipocriti.

Giorno dopo c’e’ una macchina nella postazione della signora, mentre in quella accanto non c’e’ nessuno. Mi metto dietro la macchina e attendo, contento di rivedere e salutare la signora. Che ripete i modi carini e gentili.

Il tutto mi mette di buon umore e mi vien voglia di essere gentile con lei ma anche con gli altri. Piccole cose in un mondo difficile e falso che brillano come pepite d’oro in una scura caverna. Bastano a gettare luce sulla via? No, ma aiutano.

Sesto giorno, tutto si ripete. Ormai ci conosciamo bene e ripetiamo il rito - entrambi - con piacere. Oggi c’erano due macchine davanti e nessuna dall’altra fila. Non mi interessa attendo quasi contento pregustando l’incontro!

Settimo giorno. Accade l’imprevisto che causera’ poi questo scritto. Mi dimentico a casa il badge! La signora non puo’ scannerizzare, nessun bip, nessuna porta che si apre.
E’ contraddetta. Le spiego gentilmente che ho cambiato il vestito e il badge e’ a casa e che mi potrebbe anche far entrare visto che mi conosce e mi vede tutti i giorni e il badge e’ valido tutta la fiera.

Rimane perplessa, avverto una tensione, un controsenso, una disputa interna.

Di colpo l’avverto anche io e con questa si scatenano una serie di pensieri, veloci come ratti in un vicolo, che mi attraversano il cervello al pari di saette guizzanti.

Analizzo la situazione : Il suo compito e’ di scannerizzare i badge e aprire a quelli che lo portano. Niente di piu’. Questo compito e’ la sua regola di ingaggio ed e’ determinata dal sistema centrale come un algoritmo semplice : Uomo+badge=Passa. Uomo senza bagde= Non passa. Sembra un filtro polaroid sulla cui superficie si imbatte un fascio di luce a 90 o a 0 gradi. Passa\non passa. Semplice, rapido , efficace, algoritmico.

Ma chi utilizza lo scanner e’ un essere umano, non un robot. Un essere umano che, a differenza della macchina, non usa l’AI ma il suo cervello con il suo insondabile modus operandi che aggiunge alla modalita’ algoritmica una seconda modalita’ che chiamero’ teleonomica, da telos : scopo, fine.
Negli atti che compiamo noi esseri umani tendiamo a cercare e a trovare un fine, uno scopo, una direzione, un senso. Questo e’ insito nella nostra natura. Ci e’ estraneo compiere azioni senza capire dove queste portano e ci e’ naturale (in condizioni normali e non patologiche) assumere e ricoprire il potere sociale che queste determinano. La societa’ industriale e post industriale invece ci ha spinto e ci spinge ad una separazione totale e ci costringe a comportamenti , ad azioni, a stili di vita, dei quali ci sfugge il senso e il cui potere e’ confiscato all’origine (ben piu’ del plusvalore!). Tanto più il lavoratore compie azioni per lui insensate, come un mulo che tira in tondo la ruota del mulino, tanto piu’ e’ considerato efficiente. Mi fermo qua su questo.

La signora quindi percepisce pienamente il fine delle sue azioni e della sua regola di ingaggio che e’ quello di far entrare solo gli autorizzati. Ma e’ adesso in un impasse, in un cul de sac, bloccata da una contraddizione non bene sanabile.

Seguendo la regola algoritmica, non devo passare. Seguendo la sua sensibilita’ teleonomica posso passare. Ed il bello e’ che lei sente che entrambe le azioni sono giuste, corrette - direi matematicamente consistenti - pur portando ad esiti diversi, anzi opposti. Come possono due azioni opposte essere entrambe e contemporaneamente corrette? Come possono essere corretti sia una frase che la sua negazione?

Inoltre sente che la sua scelta come essere umano di farmi entrare non si contrapporrebbe a livello teleonomico - superiore- a quella algoritmica imposta dal sistema, che pur mi sbarra la porta.

C’e’ qua uno sfaldamento e una biforcazione nei due modi di ragionare : quello formale espresso nella formula “Uomo+badge=Passa, Uomo senza bagde= Non passa”, che non guarda la finalita’ e quella umana che vede oltre, giudica, analizza, decide altrimenti.

Chiamerò questa intelligenza umana EI= Intelligenza emotiva. Questa non si basa su algoritmi ma su un comportamento emotivo che coglie il senso nascosto delle cose (che sfugge all’AI), ne interpreta i significati ed agisce di conseguenza. Penso che l’EI, come il senso del bello e dell’armonia che guida i matematici e i fisici nelle loro scoperte incredibili dove nessuna super sofisticata AI li potrebbe portare, sia fondamentalmente emotiva e non algoritmica. Emotiva nel senso profondo: che interpreta in un certo modo una sensazione di piacere che in questo caso proviene dalle profondita’ del ventre e non dei lobi frontali.

Sara’ questa la differenza tra l’AI e il nostro modo di pensare? (Forse una delle tante? Forse la piu importante? Non so.. magari qualcuno più preparato di me ha la risposta).

Alla luce di queste frenetiche riflessioni che durano un battito di ciglia, devo prendere anche io una decisione. La gentile signora e’ bloccata e non sa che strada prendere. Io potrei arrabbiarmi, urlare, oppure andare via sottomesso alle logiche dell’AI, che pero’ non farebbero ne’ il bene mio, nè quello della signora, ma nemmeno quello del sistema.

Allora me ne esco con :
“Perche non proviamo a chiamare qualcuno della stanza dei bottoni e lasciamo a lui decidere?”

Bello, mi piace molto. Intanto il “chiamiamo” da una idea di complicita’ e condivisione.

Il “qualcuno della stanza dei bottoni” mi suona MOLTO meglio del “ Mi passi un suo superiore”. Anzi fa sembrare quello chiuso nella stanza quasi un idiota mentre noi qua in basso, a contatto con la realta’, siamo gli unici veri attori.

E il “lasciamo a lui decidere” toglie definitivamente ogni impaccio, ogni tensione alla signora che sente un probabile problema nel contravvenire la regola di ingaggio del passa-nonpassa. E in questo c’e’ pure implicita la promessa che quale che sia la decisione, mi atterro’ a questa senza discussioni.

Non l’ho pensata la frase, non ne avrei avuto la capacita’ e nemmeno il tempo.
Mi e’ venuta dai lombi, forse dall’EI.

Bene il tutto si risolve mi fanno entrare senza badge e i sorrisi aumentano.

Ho solo un dubbio che riguarda solo me che mi sento moralmente sporco e maleodorante . Se al posto della signora gentile ci fosse stato un barbuto dai modi neutri, avrei avuto tutti questi pensieri raffinati e queste cortesie? Penso di no. Forse in me agisce - sotto sotto - la PI, dove P sta per pig.

Saluti a Tutti.

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Re: La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Messaggioda Giax » 17 giu 2023, 6:56

Come sempre non banale.
Bravo per teleonomia, termine (e significato) che troppi dimenticano.
Buffo PI, ma ci sta la considerazione.
Sulla morale generale: hai letto Goleman di recente? O, meglio, Kahneman (“Thinking, fast and slow”)?

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Re: La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Messaggioda Breve58 » 17 giu 2023, 7:20

@Tancrediprato: sei stato fortunato: la nostra società si è talmente imbarbarita che di solito vige la regola del "non me ne frega un caxxo, senza badge non si entra!"

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Re: La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Messaggioda wolvie » 18 giu 2023, 17:07

mi piacerebbe sapere cosa è passato per la testa in quell'attimo alla signora carina.... :)
ti porterò dove si venera il riff….

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Re: La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Messaggioda Bat21 » 18 giu 2023, 18:31

n.d.r.

Dopo che ho coniugato azioni ripetitive sul luogo di lavoro ed AI ad utilizzo massivo, argomento peraltro riportato alla cronaca in questi giorni, mi s'è balenato di colpo un atroce dilemma :arrow:

si dice da sempre che una macchina non potrà mai sostituir in toto l'essere umano (pensante) nei lavori, ma se quest'ultimo sarà (lavorativamente) via via demansionato lasciando la creme di qualsivoglia artefatto all'AI, compresa la riparazione/riproduzione di ulteriori AI evolute ...potremo, nel futuro prossimo, ritrovarci relegati a svolger compiti dozzinali NON tanto perchè "squisitamente umani" ma più per un rifiuto delle AI nel compierli :?:

Non sarà però una "rivolta delle macchine", ma più la nostra definitiva ed incondizionata sottomissione alle stesse ...basti solo vedere quanto si dipenda, già oggi, da un semplice smartphone :|

Perdonate la disgressione ad Asimoviano sfondo.
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Re: La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Messaggioda Herr Doktor » 18 giu 2023, 18:34

Tancrediprato ha scritto:un barbuto dai modi neutri

Magari accettando un invito a cena ti avrebbe fatto entrare...

Buona domenica!

Nove giorni di fiera...che peccato dovevi scontare?

Circa meglio / peggio uomo / macchina si potrebbe fare un discorso lungo. La macchina non agisce in modo discrezionale e in tanti casi è un bene
La macchina non si alza mai con le balle girate o con il mal di testa
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Re: La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Messaggioda Bat21 » 18 giu 2023, 18:41

@Herr Doktor

...temo sia proprio la capacità di discrezione, quella che il sempre più sfrenato uniformismo stia cercando di appianare a tutti i costi ...al pari di altre (desuete) capacità che non utilizziamo più da anni, forse secoli :!:

Concordo sul fatto che il rapporto uomo/macchina sia un discorso talmente ampio ...che è meglio nemmeno iniziare ...rispengo subito la mia insignificante lampadina da 2 watt.
My little orange mustang!!

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Re: La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Messaggioda Herr Doktor » 18 giu 2023, 19:20

Non esistono macchine intelligenti ma programmatori intelligenti che hanno scritto bene il codice.

E qui casca l'asino

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Re: La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Messaggioda Paolol61 » 19 giu 2023, 18:38

Bravo Doc. LAI avrebbe chiesto 3 volte il pass e poi lo avrebbe respinto
Ma se programmata bene avrebbe letto la targa, abbinato il faccino del conducente e gli avrebbe aperto il cancello prima che tirasse fuori il badge, ma questo costa caro e quindi non può esistere

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Re: La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Messaggioda Herr Doktor » 19 giu 2023, 20:09

I banali lettori green pass con scansione volto / mascherina e abbinamento al badge facevano proprio questo

2,500 eur l'uno escluso il software, interfacciato con il controllo accessi e rilevamento presenze. Il covid un minimo di tecnologia lo ha portato
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Re: La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Messaggioda ilbampo » 20 giu 2023, 9:18

... da romano DOC, l'avrei buttata sulla simpatia più un invito a cena (rigorosamente cacio e pepe da Felice) ...
il motto è sempre quello: "siate felici" ...

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Re: La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Messaggioda TIZIANO62 » 20 giu 2023, 9:52

...occhio con gli inviti a cena....ora si rischia di passare per molestatori :D

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Re: La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Messaggioda Cesar 1 » 20 giu 2023, 10:26

Basta quisquilie...

@ ilbampo:
Parliamo di cacio e pepe...dove la migliore?
Quando andavo a Roma in Ericsson...od adesso che vado in ENAV son sempre andato a Frascati a ... magnà. Ma se mi dite un posto "da non perdere" ci vado per una settimana di seguito!

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La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Messaggioda ilbampo » 20 giu 2023, 10:51

Cesar 1 ha scritto:Basta quisquilie

Bene, parliamo di cose serie:

allora: se nn hai problemi di budget Felice a Testaccio senza ma e senza se (e prendi anche le polpette al sugo ...).
Se vuoi scendere un pò (ma veramente poco) vai al Tonnrello (occhio che da entrambi devi prenotare ABBONDANTEMENTE prima).

Per quanto riguarda Frascati li cadi pure in piedi ... ma Felice per me è insuperabile (e nn solo per me ...)
-tra l'altro hanno aperto pure a Milano, quindi adesso di cose belle a Milano ce ne sono due ... :rotlf: -

.. poi ci sono i miei amici che mi invitano apposta per farla preparare da me ... :wau:
Ultima modifica di Giax il 21 giu 2023, 6:40, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: Ridotto quote

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Re: La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Messaggioda ilbampo » 20 giu 2023, 11:01

TIZIANO62 ha scritto:...occhio con gli inviti a cena....ora si rischia di passare per molestatori :D


vabbè, vero.. però dai ... Licet quaeras, responsum est comitate

... alla fine non sà che si perde ... (ovviamente parliamo della cacio&pepe) ... :rotlf:

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Re: La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Messaggioda Cesar 1 » 20 giu 2023, 13:52

Chiederei al mod di evidenziare questo thread....mi riferisco alla parte del cacio e pepe!

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Re: La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Messaggioda ilbampo » 20 giu 2023, 14:19

:s-quoto2:
Cesar 1 ha scritto:Chiederei al mod di evidenziare questo thread....mi riferisco alla parte del cacio e pepe!

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Re: La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Messaggioda Tancrediprato » 21 ott 2023, 6:50

Non cerchero di spiegare e\o giustificare il ritardo nel quale ripondo, perchè non saprei che dire.
Rispondo e basta.

Giax
Non ho letto i testi che menzioni.
Il termine teleonomia me lo porto dai mei 19 quando lessi Jacques Monod, Caso e Necessita. Mi sembra che sia lui ad aver inventato il termine. Bei tempi. Il mio cervello poteva divorare libri come panini imbottiti e trattenerne i nutrienti per tutta la vita. Adesso a fine lettura non ricordo nemmeno chi ha scritto il libro che ho appena letto. Spesso me lo scordo pure durante la lettura.
Mi e’ pure successo di ricomprare il solito libro due volte perchè mi ero scordato di averlo già letto.
E con il tablet le cose peggiorano ancor piu.
Ormai son da buttare, come carne avariata non la vuole nemmeno il cane. Le cose che penso e scrivo (raramente) non le progetto nè le controllo. Vengono su da sole affondando le radici nelle profondita’ mnesiche, consciamente non raggiungibili. A che servono quindi?

Breve 58.
Certo.. hai ragione.

Wolvie.
Pure a me. Non ho piu modo di saperlo cmq.

Bat e altri su questo.
Non e’ nelle nostre possiblita’ entrare correttamente e capire le differenze tra la ns. intelligenza e l’AI. Gia’ e’ estremamente difficile capire la nostra di intelligenza, ma confrontarla con una di tipo artificiale e’ compito improbo per i comuni mortali. Servono competenze e cervelli mostruosi da premio Nobel in campi umanistico, logico e matematico , linguistico ecc e pure quelli falliscono su questo e spesso si assiste ad una guerra di religione in favore di una o dell’altra.
Per gente come noi -umili mortali- pero’, si puo’ sperare di intuire qualcosa con la pancia e le emozioni. A tal guisa, suggerisco a tutti di vedersi (sicuramente per tanti ri-vedersi) il secondo colloquio, quello al lago, tra Robin Wiliams (Lo psicanalista, che poi rappresenta noialtri) e Matt Damon (Il genio, che rappresenta l’AI nella mia suggestione) nel film Will Hunting - Genio Ribelle. Da vedersi con calma e poi riflettere. Meglio vedere tutto il film dall’inizio alla fine. Strepitoso, Inarrivabile.

Her Doctor.
Dopo mi e’ toccato di peggio. 7 Giorni di Cina.

Paolo61.
Forse per quanto ben programmata, l’Ai non avrebbe compreso la finalita’ e sarebbe stata incapace di adattamenti se non quelli gia previsti e correttamente codificati. Forse pero’, perche potrebbe forse immaginarsi un sistema autoadattivo capace di comportamenti non previsti ne codificati, ma come dire, emergenti. Chi ha voglia di approfondire, vada a cercarsi “il gioco della vita” or life, un semplice codice con pochissime regole capace di generare in automatico figure “vive” (alianti, barche ecc) che si muovono e riproducono nello spazio.
Nulla che fosse prevedibile nelle regole di programma stabilite.

E si alla fine avete ragione, meglio parlare di Cacio e Pepe.
Nemmeno io conosco le ragioni ne tantomeno la veridicita’ dei miei pensieri.
E dunque al posto del cartesiano cogito ergo sum, preferisco l’agostiniano si fallor sum. Dove fallor sta anche per sbagliare. Chi puo’ capire, capisca.


Saluti Tancredi

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Re: La Signora, il Badge, L'AI, L'EI.

Messaggioda Giax » 21 ott 2023, 10:04

OT
Tancrediprato ha scritto:Jacques Monod, Caso e Necessita.

Primo anno di facoltà balzavo aula nella mia, prendevo da Milano Centrale il treno per Principe e seguivo quel che potevo di filosofia in via Balbi a Genova. Accompagnavo il mio migliore amico, entravo e ascoltavo.
Lui si è laureato lì, con me presente, a 22 anni (mai meno di un 30&lode) con indovina che tesi?: “Caso e necessità nel Novecento”… Numero uno.
[io mi sono laureato un anno fuoricorso LOL]


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