La legge di conservazione dell'energia impone che la potenza in uscita da un treno di ingranaggi sia uguale a quella entrante, meno le perdite per attrito.
La trasmissione di un qualunque autoveicolo è niente di più che un Treno di ingranaggi (il concetto è identico anche per trasmissioni a cinghia o catena) , questo fantomatico sistema rivoluzionario altro non fa che aggiungene altri, peggiorando quindi il rendimento globale.
(esempio: 1 ingranaggio ha un rendimento diciamo n=0,95, due ingranaggi in serie, identici al precedente, avranno rendimento n1=0,95x0,95=0,90, se ne aggiungiamo un altro il rendimento diverrà n2=0,95x0,95x0,95=0,86)
E' quindi estremamente improbabile che sia vero quanto promettono.
oltre alla teoria ci sono anche rilevanti problemi pratici a tale soluzione:
- la soluzione proposta presuppone una ruota dentata circonferenziale solidale al cerchio, che aumenta le masse non sospese, quindi inerzie, problemi di assetto e di ammortizzazione, maggiore effetto giroscopico.
- Inoltre un ingranaggio del genere non può girare in aria libera ma va protetto e lubrificato... altro peso. Per non parlare della complicazione nello smontaggio di una ruota.
Curiosià:
L'idea di decentrare il semiasse dall'asse ruota non è nuova, per applicazioni particolari ove è necessaria molta luce libera sotto il veicolo sono stati usati dei ponti detti "a portale", vedi mercedes Unimog o Hummer
ma la potenza viene comunque applicata sull'asse di ratazione.
... per me è una stronzata bella e buona!
(ma i giornalisti che parlano di meccanica studiare no eh?)
Lamps!
Ing. Bomber