stereoby ha scritto:Io sono dell'idea che la strada sua di tutti e con rispetto e buon senso ci si può stare tutti (ovviamente se la legge lo permette).
Purtroppo ho visto troppo spesso scene "che voi umani" anche per quanto riguarda certi motociclisti, quindi per qualcuno probabilmente dovremmo stare a casa anche noi.
Vero. Ma magari, visto che mi capita spesso di incrociare ciclisti che vengono giù dalle discese come se fossero in gara, oppure gruppetti con i manubri da record dell'ora che ovviamente non hanno le leve dei freni a portata di mano, viene da pensare che forsei quei motociclisti fossero impegnati nella stessa identica attività dei suddetti ciclisti: allenamento.
Ovvio che la mia è una provocazione, ma sinceramente non si capisce per quale motivo un banalissimo amatore, che magare non parteciperà mai a gare di nessun genere, debba avere il diritto di fare cose differenti d tutti gli altri utenti della strada che, oltretutto, per poterla utilizzare pagano priori tasse su tasse.
Se consideriamo che ormai tra ciclisti, monopattinisti, hanbikisti e chi più ne ha più ne metta ce ne è uno 50 mt a qualsiasi ora del giorno e della notte, e che una certa stampa (oltre che i cartelli affissi da una regione specifica) sembra abbiano imposto che dal ciclista bisogna star lontano almeno 1,5 mt, si rischia di essere centrati da chi per superarli invade nettamente l'altra corsia.
Molto francamente, credo si sia superato il limite della pacifica convivenza da diverso tempo. I ciclisti sono spesso arroganti e pretendono senza rispettare nulla e nessuno. Settimana scorsa in ciclopedonale a Bussolengo, in fil per due a chiacchierare, velocità elevatissime per una strada larga poco più di due mt e dove trovi gente che cammina o corre a piedi, ma anche bambini di pochi anni che non hanno, chiaramente, capacità di giudicare la loro velocità e loro direzione di marcia, figuriamoci quella degli altri. E quando fa buio continuano - mi ci sono trovato martedì scorso - ad andare, senza luci e senza ritegno.
Noi in moto ormai abbiamo la nomea di cattivi - purtroppo giustamente - e non andrà mai via ma, IMHO, i ciclisti sono tutto tranne che utenti rispettosi del codice della strada e di chi in bici non ci va.