2035 fine del termico?

[Misterkap]

@pave : anche questo forse fa parte della " cancel culture " oggi tanto in voga... anche se sono sicuro che qualcuno sarà pronto a raccogliere la salma europea prima che sia tumulata.
Continuiamo così, facciamoci del male...
Ma qui non è in ballo la sacher torte, ahimé



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[Herr Doktor]

Bene, cosa porta continuare a ripetere che gli asiatici emettono più degli europei ?
Cioè gli altri

[pave]

Porta il fatto che forse sarebbe ora di iniziare a rendersi conto che stiamo volontariamente per pagare un prezzo sociale ed economico altissimo per ottenere un risultato al limite dell'inutile. Ma va bene così, il lavaggio del cervello ormai è totale, e non solo su questo tema.

Lamps

[Seb1979]

Se nessuno comincia, non cambierà mai nulla.

E' vero che l'Europa produce una minima parte delle emissioni globali ma da qualche parte bisogna pure iniziare.

A me basta che non obblighino i produttori a installare quel sistema che riduce la velocità quando si supera il limite anche sulle moto. Una moto elettrica ora pare uno scandalo ma fra una decina d'anni sarà la normalità e, me lo auguro, il peso si ridurrà drasticamente.

[Kinobi]

Vi scrivo da MUC, aereoporto di Monaco di Baviera dove ho avuto il "bentornato" dalla patria. Bloccato dagli scioperi. In maniche corte quando fuori, c'erano 11 gradi due ore fa. Alla fine, tra coincidenze all'andata perse per ritardi (36 ore di viaggio), non so bene quando torno oggi (sono partito 18 ore fa, e se ho fortuna sono a casa all'una di mattina di domani). Questo meeting precedente lo avevo fatto, mentre mia moglie guidava il furgone, per fare capire, dove sono gli sprechi, e da dove parte questa frenesia... Questo per una ditta che parla del Sustainibility come primo argomento di vendita.

Comunque... sono dovuto stare circa 5 giorni in Colorado tra Aspes e Vail, e ho visto 2 (due) Tesla e 1 (una) Prius. Un bus elettrico a Vail in panne.
Punto.
I ghiacciai in Ottobre del Rocky Mountain National Park, presi peggio della Marmolada. Una strada che passa a 3600 metri di quota, che da noi sarebbe una tangenziale ad alto scorrimento.
4.30 dollari per un gallone di Benzina.
L'elettrico non esiste.

Non servivano conferme, ma alla fine in alcune parti del mondo, fotte una sega di tutto.
Credo a noi europei piaccia prenderlo nel didietro.

[Misterkap]

...c'è a chi piace e vorrebbe che piacesse a tutti...

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[topo78]

In Cina le missioni sono aumentate più di quanto in tutto il mondo sono diminuite.
L'unica soluzione per risolvere il problema sarebbe un sorta di tasse ecologica sui prodotti che arrivano dalle Nazioni dove non vengono rispettati certi parametri.
Ma non voglio raccontare barzellette perché visto che noi dipendiamo in tutto e per tutto dalla Cina e dai suoi prodotti se provassimo a fare una cosa del genere ci ritroveremo il medioevo in meno di 5 anni.
Basta pensare la crisi economica dovuta ai embarghi alla Russia e considerato che non è che dipendiamo al 100% da loro come invece dipendiamo dalla Cina.
E non provate a dire che non dipendiamo dalla Cina basta guardare gli oggetti che ci circondano.... E se non lo sono gli oggetti lo sono stati i macchinari per produrli

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[Herr Doktor]

Quindi ciascuno per la sua strada. Come dei lemming ma solo per strade parallele e tempi leggermente sfasati

[pave]

Se nessuno comincia, non cambierà mai nulla.

Si su questo sono d'accordo con te. Quello che mi fa girare gli zebedei è il voler imporre a se stessi (cioè a noi europei) dei provvedimenti ad altissimo impatto sociale ed economico, a fronte di risultati positivi che se va bene sono su scala mondiale quasi nulli. Va bene andare in una certa direzione, ma i latini dicevano "cum grano salis" non in modo del tutto ideologico e scollegato dalla realtà, quasi fosse una crociata.

Lamps

[matteo67]

@pave

ti quoto......i romani, inoltre, dicevano "primum vivere, deinde......" ecc.ecc.

[Misterkap]

https://youtu.be/8w-7sTFknvE
....Armata Brancaleone
Durante gli ultimi anni ci hanno fatto due ️️ così sull'inquinamento metropolitano imponendo l'uso del catalizzatore e poi a seguire martellando sullo switch delle vetture per cambiare auto...euro 1 , 2, 3, 4, 5 ...
Io sono arrivato fino alla euro 5 . Ora ho anche una ibrida.
Ma non per fanatismo ambientalista.
Ho dovuto sempre lavorare fuori Roma e ho macinato km come non ci fosse un domani. E certo non per mio diletto.
Quindi ho dovuto stressare notevolmente me stesso e le mie automobili .
Con le moto da me possedute ho totalizzato kilometraggi risibili.
In città ho sempre preferito muovermi con mezzi pubblici per evitare le assurde congestioni di traffico.
I livello di questi servizi pubblici è sempre rimasto mediocre per fare un complimento. E mi fermo qui per non trascendere. Io credo che la quasi totalità degli automobilisti che impegnano la viabilità fino dal mattino farebbero volentieri a meno di usare i propri automezzi per andare al lavoro.
Non mi pare sia stata mai fatta una proposta politica per favorire il lavoro a km 0 o quasi. Si vuole fare credere che una sostituzione di un parco auto odierno con uno totalmente elettrico possa risolvere tali problematiche.
A parte la fattibilità anche economica di una cosa del genere, ma la vera perversione della viabilità odierna è il numero esagerato dei mezzi che si muovono ogni giorno. Francamente mi fregherebbe una cippa stare imbottigliato in una macchina elettrica in mezzo ad una marmellata di vetture analoghe. Sempre smadonammenti ci sarebbero. Datemi la possibilità di lavorare vicino casa e si offrino servizi di mobilità pubblica degna di questo nome . Allora sì che lasceremmo quasi tutti queste scatole di latta andare in malora.
Abito a Roma. Per lavoro sono dovuto sempre andare fuori: tivoli, rieti, Civitavecchia, Subiaco, Velletri, Viterbo... e altro. Tutto questo per quasi 30 anni.
Comunque prendo atto della tragica situazione, mi batterò il petto per invocare il perdono per aver inquinato per questi 30 anni.
Ora sono convertito e ho deciso di non lavarmi più di 2 volte al mese. Ho deciso di non indossare più le mutande per risparmiare acqua per il loro lavaggio. Quando mancheranno pochi mesi alla pensione mi recherò al lavoro a piedi, come in un pellegrinaggio profano portando nelle tasche il santino della greta.. essa mi darà la forza nello spirito per questo duro cimento. Rottamerò poi le mie adorate moto con la veemenza iconoclasta di chi vuole distruggere questi idoli perniciosi.
Quindi chiedo a voi fratelli e sodali del mondo motociclistico di non voler più parlare di nuovi modelli o viaggi meravigliosi da fare per il mondo.
Per non cadere in tentazione e peccare miseramente!


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[giordano]

Ci sono troppi controsensi, a partire da chi vuole imporre le regole.

[Giax]

La penso più o meno nel Tuo modo Topo78.
Imporre regole UE è relativamente facile.
La forza vera da esercitare sarebbe quella commerciale internazionale (quote, dazi et cetera), per cui quando le moto cinesi costano 12.000 euro anziché 4.000 euro e in UE non ne vendono più - la musica inizia a cambiare (poco, ma cambia). Ma bisogna avere la forza di impegnarsi in una battaglia del genere, con tutto ciò che comporta. Come dicono gli inglesi, you’ve got to have you minerals… los huevos cuadratos, direbbero gli spagnoli. Perché quelli sono mercati da cui per altro dipendiamo per le materie prime (a iniziare da quelle necessarie per le batterie dei veicoli elettrici…) e sono anche destinazioni per molti prodotti “Made in Italy / France / Germany &c”.
Ma se vuoi DAVVERO che ci sia un impatto utile a qualcosa allora quello sì che è un gesto coraggioso - e coerente.
Tirarsi delle piccole martellate sul prepuzio, per la gioia di morire con la febbre a 39.5 anziché a 40, tutti orgogliosi di “almeno aver fatto qualcosa” o “che poco sia meglio di nulla” è un argomento che non mi convince affatto.
Qui o si interviene drammaticamente oppure piccoli sforzi non impattano apprezzabilmente.
Quando produci 430mil tons anziché 570mil hai compiuto uno sforzo pazzesco (del -20%, partendo da una situazione tutto sommato modestamente virtuosa), e nel frattempo hai consegnato definitivamente l’economia a chi ne produce comunque abbondantemente più del limite utile a sopravvivere in prospettiva.
Allora preferisco fottermene anche io e andare con la EURO0, tanto cambia nulla COMUNQUE. Non è che con la EURO9 invece salvo (o contribuisco a salvare) il mondo. Non c’è una progressività. O si rientra, veloci, nei parametri a livello globale, oppure che cambia per i miei nipoti?

[pave]

Applausi !!!

Lamps

[klw]

Se la Cina aumenta la produzione di CO2 di 750 milioni di tonnellate e il resto del mondo le riduce di 570 il saldo è negativo.
Dunque la soluzione prospettata è fregarsene e mettere nell'ambiente 750 milioni + 570 milioni. Ottimo! Chi offre di più?

Alla Cina possiamo fare gran poco ormai. Controllano in via diretta o indiretta (Africa) gran parte delle materie prime senza le quali tutte le nostre economie vanno a zampe all'aria e consentono di tenere i prezzi al pubblico "bassi" grazie alla delocalizzazione dei nostri siti produttivi. In pratica ci tengono per le palle perché affrancarci da loro presuppone un ritorno al passato difficile e doloroso, eventualmente possibile solo in tempi lunghi.

[Giax]

affrancarci da loro presuppone un ritorno al passato difficile e doloroso

È ciò che ho scritto.
Le alternative sono:
- non fare nulla, e va come va;
- fare cose, poco difficili e poco dolorose, e va comunque come va, ma magari con qualche anno di differenza (forse) e mentre “gli altri” banchettano sugli asseviti;
- fare cose difficili e dolorose, ma che magari hanno un impatto significativo = che serve effettivamente a qualcosa.
Tu sei per la seconda, e lo rispetto.
Io sono per le terza. E, se non si può o non si vuole, piuttosto la prima.
Di solito a questo punto parte la seconda retorica: “noi” abbiamo inquinato e sfruttato per decenni, quindi ora tocca a “gli altri”.
Argomento che vedo insieme a “basta! Voi avete abolito la schiavitù ma adesso è il nostro turno!” o “basta! Voi avete vietato il fumo nei pubblici esercizi etc ma adesso è il nostro turno di farci venire il tumore ai polmoni!” o “basta! Voi siete contro il femminicidio e la società patriarcale, ma adesso è il nostro turno di lapidare le donne!” o “basta! Voi contrastate il lavoro minorile e in nero e sottopagato e senza sicurezza, ma adesso è il nostro turno di maltrattare i lavoratori!” e così avanti e così via. Purtroppo il fatto che qualcuno abbia commesso errori nel passato, e ne abbia in qualche modo profittato, non rende equo il farlo da parte di chi non aveva potuto ai tempi…
Gli argomenti “meglio qualcosa che niente” e “adesso tocca a loro” proprio non mi convincono zero.

[Giax]

D’altronde è di sicuro più semplice sentirsi un eroe perché si tiene il catalizzatore EURO7, e di sicuro si inquina meno, anche se non cambierà nulla nel disastro ecologico - piuttosto che la via “difficile e dolorosa”… che nessuno vuole intraprendere, alla Commissione UE ancor meno.

[Giax]

Io sono per il boicottaggio totale di quanto viene prodotto in Cina. Quello che facciamo da noi avrebbe senso se si abbinassero sanzioni/dazi pesantissimi verso chi continua ad inquinare fregandosene di tutto e tutti. Il problema è che la Cina si è comprata letteralmente il mondo (o meglio i politici di mezzo mondo) e fa quello che vuole.

[pave]

Bello, ma totalmente irrealizzabile. Abbiamo bisogno di loro, e loro lo sanno benissimo. Per dirla in altro modo, ci tengono per le palle.

Lamps

[topo78]

2 cose che mi sono venute in mente:
L'aumento sproporzionato di emissione della Cina non sarà dovuto in parte alla nostra diminuzione?
Delocalizzare le lavorazioni più impattanti dove sono ancora premesse è tipico.
Magari con la differenza che se da noi prima c'era cmq un minimo di controllo mentre la si inquina senza decenza?
L'altra... Non esiste la possibilità di un embargo, perché se anche computer made in Italy tutto, componentistica e macchinari sono probabilmente in parte se non totalmente made in china
In falegnameria posso farti un tavolo di legno massello tagliato da un bosco qui vicino, ma per esempio la nuova carteggiatrice che abbiamo comprato è made in china...

Mi domando come sia possibile la totale assenza di coscienza ecologica e ignorare totalmente le conseguenze a lungo termine di una politica simile. Non siamo parlando una nazione del terzo mondo ma di una che manda i suoi migliori giovani a studiare nelle migliori università mondiali per importare il know how occidentale. Fin che sono in Cina magari non conoscono la realtà, ma quando escono?

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