Jules ha scritto:Per quanto riguarda la sentenza della Corte di Cassazione: non è che se la mia moto vale 2.500 euro io posso pretendere che sia ripristinata come prima dell'incidente se le riparazioni superano il valore del mezzo, per esempio di 4.000 euro.
Perché è il codice civile a dirlo. Con i soldi del risarcimento posso comprarmene una usata identica.
Commento alla tua frase in grassetto; "Ma manco per il ca...".
Ti riporto il mio esempio pratico.
2019 - incidente con ragione al 100%:, un vecchietto in auto mi centra e fa "parcheggiare" la mia Ducati 996 tra i pali della segnaletica stradale.
Preventivo del concessionario: circa 9000 € di danni (il solo serbatoio costa 2mila e rotti €).
Telefonata del perito: "il preventivo è esagerato, la sua moto ha 20 anni, ha 55mila Km, posso darle 1000 € (MILLE euro) perchè sono buono."
Valore moto assicurata nel periodo del sinistro: circa 3000 €, ma mi dicono essere il valore risarcibile in caso di incendio/furto, non quello dei danni per incidente.
Qualche giorno dopo mi arriva un assegno del valore di 1000 € con motivazione "costo riparazione superiore al valore del mezzo" e l'assicurazione ritiene chiusa la pratica; non io, che chiamo il mio avvocato: ho dovuto accettare qualche compromesso nelle riparazioni e alla fine ne sono uscito alla pari, considerando anche un piede rotto...
Seguendo quello che dici, avrebbero dovuto darmi circa 3000 € non di più, giusto?
PECCATO che moto usate come la mia (stesso modello e stesse condizioni meccanico-estetiche) sono in vendita ad almeno 6500 euro...
E quindi? Come la mettiamo?
L'ottimista dice: "Il bicchiere è mezzo pieno".
Il pessimista dice: "Il bicchiere è mezzo vuoto".
L'ingegnere dice: "Il bicchiere è progettato male perchè ha capacità doppia rispetto a quella necessaria!!!".
Federico