Dico la mia… pronto ad essere smentito naturalmente.
Sono anni ormai che le case costruttrici “pagano” (non necessariamente in denaro sonante, ma con moto a comodato gratuito in prova di durata e in esclusiva per la recensione) per una buona recensione, soprattutto a fronte di comparative dirette, infatti mi interessano poco.
Preferisco leggere la recensione singola sul singolo mezzo, come comunque, bisogna saper interpretare.
Tutte le moto di nuova commercializzazione infatti pare siano quasi sempre esenti da difetti pesanti, e probabilmente è proprio così, ma chissà perchè, quando esce il modello successivo della stessa identica moto, saltano fuori dicendo che “colma i difetti della precedente” seppur intenzionalmente non evidenziati.
In breve, se in una recensione dicono che “la moto ha un po’ di sovrasterzo” stanno dicendo che non gira neanche se la torci fisicamente, “frenata spugnosa” significa che non frena, “sospensioni non regolabili ma ben settate” significa che vanno bene se sei alto come il tester, pesi come il tester e vai esclusivamente all’andatura del tester, sennò ti cappotti al primo tornante in discesa… e via dicendo di tutte quelle “lievi imperfezioni” che poi tanto lievi non sono, ma per la regola non scritta del politicamente corretto non esprimono platealmente.