gixxxer ha scritto:Comunque il discorso omologazione era noto - almeno a me - da una ventina d'anni. In italia, che io sappia, tuttora non esiste un centro per la taratura periodica di questi strumenti. Non ci voleva un giudice per capire che, in caso di difformità della base misurata, viene meno il corretto calcolo della velocità.
E' il mio stesso caso.
Lavoravo in una azienda di telecomunicazioni che periodicamente faceva collaudi di apparati ed antenne per i maggiori broadcaster italiani; tra i documenti da allegare ai collaudi richiedevano esplicitamente i certificati di calibrazione e taratura periodici degli strumenti utilizzati; certificati che, per quegli strumenti, ovviamente esistevano così come esistevano i centri di calibrazione e taratura autorizzati.
Infatti il mio ricorso velox verteva esclusivamente sulla richiesta di produrre i certificati di omologazione e taratura da parte delle autorità sanzionanti, tanto che le mie parole sia al GdP che al Prefetto furono "Se mi dimostrate che lo strumento era tarato e omologato, io la multa la pago perchè lo strumento ha misurato realmente una velocità superiore al limite" al che sia GdP che Prefetto si stupirono della mia posizione.
Ma la doccia fredda, come scritto prima, arrivò quando il GdP rigettò il mio ricorso con la frase (quasi) beffarda "Gli autovelox non devono essere tarati e omologati, lo ha detto anche Report, non ha visto quella trasmissione?"
Da quanto ho sentito oggi in radio, ma mi riprometto di approfondire ulteriormente con altri mezzi di informazione, pressochè tutti gli autovelox installati in Italia NON sono omologati e quindi l'eventuale ricorso dovrebbe essere accettato senza fiatare.
L'ottimista dice: "Il bicchiere è mezzo pieno".
Il pessimista dice: "Il bicchiere è mezzo vuoto".
L'ingegnere dice: "Il bicchiere è progettato male perchè ha capacità doppia rispetto a quella necessaria!!!".
Federico