Da quando ero ragazzo, e ho passato i 51, mi hanno detto con la moto andiamo a fare un po' di casino. Ma quando arrivi in un paesino togli gas e vai piano, i bambini e gli abitanti sono molto più importanti di un cojone tutto nero con la tuta il casco e i guanti. Se ti rompono le ossa non mi dispiace poi per niente, una cosa però è sicura: il motociclista è tutt'altra gente.
Vorrei proporre azioni di "redenzione"
mirata per questi soggetti ai quali dobbiamo una cattiva reputazione dei motociclisti e azioni mirate contro gli stessi. Anche oggi ho avuto il "piacere" di incontrare uno di questi esseri acefali.M.G. Capre Diem!