Salve.
Do la mia opinione sulle ultime cose emerse.
I piani sono molto intersecati tra di loro, come una matassa inestricabile..e quando tiri su un capo, gli altri seguono e non c’e’ modo dipanarla se non si parte da zero. Ci provo, brevemente, a dire come la vedo. Ovvio che ognuno la vedra’ a modo suo, per come e’ fatto, per la sua unica e irripetibile e magica esperienza che si chiama Vita. E nessuno, me compreso, ha la verita’ in tasca perchè nelle cose umane, l’oggetto del pensiero (e della discussione) non e’ del tutto scisso da colui che pensa.
E ogni pensante ha una sua verita’, riferita al suo mondo che in qualche modo si e’ costruito per vivere. Questo, tenetelo e teniamolo a mente sempre. Un mondo uguale , come una testa e una verita uguale per tutti, non esite ed e’ una chimera ricercarla e in questa affondare le ns. certezze.
Terminata la digressione di stampo leggermente filosofico, eccomi ai temi
1) Come gia scritto, e’ vano opporsi alla tecnologia. Questa sara’ sempre piu presente nelle nostre vite e nella nostra visione del mondo. Non c’e’ nulla da fare. Che ci piaccia o no. Cercare di opporvisi e’ come fermare il mare con la schiena. Questo NON significa che il futuro sara’ migliore del presente, ne’ che il presente lo sia rispetto a passato. Significa solo che la corsa in avanti e’ ineluttabile. E’ pero’ giusto e anzi DOVEROSO prendere coscienza e discutere di queste variazioni e di come stanno incindendo e incideranno sulla nostra vita. Almeno per cercare , ove servissero, ripari e contro misure.
2) Che una moto moderna sia piu semplice da guidare e sia piu sicura di una vecchia, tanto che un conducente meno esperto possa affidarvisi con piu tranquillita’, forse e’ un dato di fatto. Prendiamo uno che passa dal ciao (accidenti, il ciao non c’e’ piu’), e monta su una moto, su quella moderna si sentira’ piu a suo agio.
Andra’ piu forte di un pilota esperto di un ferro vecchio? No di certo.
Il pilota esperto di ferri vecchi, andra piu forte sulla moto moderna?
Difficile a dirsi.
3) Forse per dirimere la questione potrebbe fare cosi =
Prendiamo 1000 conducenti che passano dal ciao ad una moto. A 500 diamo un ferro vecchio, a 500 una moto moderna. (o meglio 10.000 e 5.000)
Dopo 3 anni, quale gruppo statisticamente andra piu forte??
Forse il secondo. Ma e’ questione da dibattere, io penso. Non sono un esperto.
Ma fare considerazioni su un caso singolo e\o addirituttura sulla propria esperienza, senza uno studio statistico, e’ fuorviante.
Fatto il test, avremmo una risposta. Ma che faremmo di questa? Il brodo?
Che senso avrebbe alla fine sulle nostre scelte, sulle nostre preferenze?
Mah.
3b) Altra prova potrebbe essere questa.
Prendere 1000 piloti di ferri vecchi, prenderne i tempi divisi a gruppi alti, medi, bassi. Fornire a 500 di loro moto diciamo elettroniche con potenze simili a ferri vecchi degli altri 500, aspettare un po’ di mesi, fare i raffronti con gli equivalenti gruppi.
Ma alla fine sia la prova a che la prova b, benché capaci di darci delle indicazioni forse affidabili, ci darebbero la risposta che cerchiamo?
Cioè se sia “meglio” la moto con elettronica o senza.
No certo. Non c’è la darebbe.
Come un computer può con facilità dimostrare complicatissimi teoremi matematici ma è incapace di capirne il senso, di discernere tra i teoremi significativi e fecondi da quelli banali e quindi ben presto si arena in vicoli vuoti e ciechi, così quel test ci lascerebbe nel dubbio.
Perché avviluppata alla questione c’è una tematica sottile che concerne il significato dell’andare in moto, senza prendere in conto il quale, ogni discussione è sterile.
Poiché solo avendo chiaro questo si potrebbe analizzare l’incidenza dell’elettronica (non sulla moto in se che non serve a una mazza), ma sulla assieme moto-pilota e desideri / aspirazioni di quest’ultimo.
Lo so, sembra tutto complesso e farraginoso, ma non lo é. Basta scendere nella pratica con qualche esempio così che ognuno sarà capace di estrarne le implicazioni implicite delle quali sto parlando.
Questa breve casistica non è esaustiva, ovvio. E ognuno può ricadere in un mix di questi. Inoltre tale mix, sempre unico e variegato, può cambiare in funzione del tempo e della maturita, anche all’interno del medesimo pilota.
Bene, ok, si parte allora.
Ah prima di questo : a mio avviso non c’è scala di valori tra un modo o l altro. Ognuno fa e pensa quello che vuole, quello che fa star meglio il suo corpo e la sua psiche e la sua storia.
A. Usi la moto come un arma? Vedi nell’altro sempre un rivale? Un concorrente, un avversario da schiacciare? Desideri esprimerti al massimo nelle gara o garelle?
Beh per te, se l elettronica da anche piccolo margine di vantaggio, allora è un buon affare di sicuro.
Fa nulla se la guida diventa monotona o se ti espropria del tuo tocco personale. Se vinci… hai vinto.
B. Usi la moto per metterti alla prova? Per scoprire i tuoi limiti? Per vedere dove puoi arrivare, quanto puoi spingere, come puoi migliorarti giorno per giorno?
Beh a mio avviso non ti serve. Anzi.
È più avventuroso e quindi gratificante scalare il k2 senza bombole e con poca attrezzatura o con tute spaziali che nemmeno per esplorare Marte?
Se ti misuri con te stesso e non con un altro o un sterile rapporto spazio tempo, l’aiutino elettronico che c@zzo serve? A nulla.
C. Usi la moto per andare al mare con la tua bella? O per prendere le sigarette? c@zzo ti rompi le palle con questi casini e con mappature ecc ecc, sofismi, ricercatezze. Non ti serve tutta questa complicazione. Metti in marcia il ferro vecchio e divertiti senza pensarci su, lascia tutte queste menate agli sfigati mentre te sei sicuro piu furbo e non ti fai tante pippe. Un giro di chiave e vai. Fan culo a tutti quanti.
D. Hai una vita un po piatta? Sei un buon marito, ti prendi cura dei figli, lavori sodo? Però a un certo punto ti sembra che tutto questo non sia tutto? Hai l’impressione che vorresti di piu?
Sogni di essere un cavaliere e non un impiegato? Un guerriero e non un consumatore? Un poeta e non un funzionario?
Hai bisogno di piu P (Piccantezza e Poesia – no no non puttane), e meno B (Bollette e Batoste) nella tua vita?
Senti che una volta in sella puoi lasciarti dietro il grigiore della tua routine ed immergerti in una fiaba dove te sei il protagonista e puoi lottare con i draghi?
Vuoi essere e sentirti RUDE E POTENTE come Annibale e non FREDDO E CALCOLATORE come un transistor?
No no.. non ti serve l’elettronica, anzi. Basta una buona dotazione di cavalli poderosi , un buon ringhio rabbioso e profondo da far impallidire, due fari come gli occhi di bragia di Caronte per spedirti in luoghi magici ed incantati dove vivere immense avventure, rutilanti e spensierate peripezie.
E. Hai tanti amici al bar che, ben vesititi e ben pensanti, si radunano alle 7 per un aperitivo e due sgranocchini a 15 euro?
Ti piace la compagnia ridente, parlare di moda, di fighe, di macchine , di moto , di orologi e di vacanze ? Hai preso quindi la moto piu accessoriata e costosa per non essere da meno?
Bene. Allora si che ti servono i gingilli. Piu ne metti e meglio e’. Cosi tutti rimarranno a bocca aperta!! Sai che figurone che farai..e magari rimorchi anche la tipa e te la sbatti su a casa, quando la moglie è via! Alla fin fine, te la sei cavata (e chiavata) con poco..
Servono altri esempi?
Ovvio c’e’ ne sono, milioni di altri, ma e’ vano inseguirli tutti..
Cosi come la luce bianca che entra in un caleidoscopio si tinge di mille colori cangianti e infiniti ed e’ bello perdersi in questi anzichè classificarli, quando la vita astratta e impersonale diventa sempre nuova, diversa e irripetibile entro la realta’ di ognuno di noi, trasformandosi all’infinito, non serve studiarla oltre per comprenderne il mistero.
Che sempre ci sfuggira’ comunque.
Talvolta basta guardarsi dentro e attorno per scoprire il balenare di immensi bagliori e solo bearsi di questi per sentirsi sereni.
Saluti Tancredi