Nuovo sciopero dei benzinai
Inviato: 8 lug 2009, 11:07
Arrivano due giorni di agitazione per i distributori di carburante. Il Governo dice che è tutto a posto, ma i gestori sembrano insistere e rilanciano anticipando future nuove proteste
Due giorni di sciopero dei benzinai di strade e autostrade, l'8 e il 9 luglio.
Li hanno proclamati tre fra le più importanti sigle sindacali dei gestori (Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio).
Il motivo sarebbe nel mancato dialogo con le compagnie, alle quali i gestori chiedono margini di guadagno più alti, condizioni comparabili a quelle delle pompe non legate ad alcuna compagnia e maggiore sicurezza del lavoro.
Ma la protesta è rivolta anche contro lo scarso impegno del Governo, che da tempo non mette mano al rinnovo contrattuale e, più in generale, alle regole di un settore che sembra avere sempre più paura della concorrenza.
E anche se il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, dice che è tutto a posto e che i benzinai otterranno gli sgravi fiscali richiesti, per ora lo sciopero resta confermato.
Così, a meno di cambiamenti dell'ultim'ora, le pompe sulla normale rete stradale chiuderanno alle 19.30 del 7 luglio per riaprire alle 7 del 10. Sulle autostrade, invece, dalle 22 del 7 alla stessa ora del 9.
Più che critici i consumatori: l'Adiconsum in particolare, ricorda come il margine del gestore sia di soli 4 centesimi al litro, mentre le autostrade per il carburante venduto sulla loro rete possono arrivare ad intascarne 20 al litro.
"Basterebbe cancellare questo privilegio delle autostrade -dice l'Associazione dei consumatori- per poter andare incontro alle richieste dei gestori".
Con l'occasione i consumatori non perdono l'occasione per denunciare una volta di più la speculazione, che vede il prezzo alla pompa continuare a salire, nonostante quello del greggio sia sceso di nuovo a 64 dollari.
Per questo servono adeguamenti trasparenti da parte delle compagnie petrolifere e, soprattutto, con cadenza settimanale piuttosto che giornaliera, in modo da poter controllare meglio l'andamento dell'inflazione.
fonte motonline.com
Due giorni di sciopero dei benzinai di strade e autostrade, l'8 e il 9 luglio.
Li hanno proclamati tre fra le più importanti sigle sindacali dei gestori (Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio).
Il motivo sarebbe nel mancato dialogo con le compagnie, alle quali i gestori chiedono margini di guadagno più alti, condizioni comparabili a quelle delle pompe non legate ad alcuna compagnia e maggiore sicurezza del lavoro.
Ma la protesta è rivolta anche contro lo scarso impegno del Governo, che da tempo non mette mano al rinnovo contrattuale e, più in generale, alle regole di un settore che sembra avere sempre più paura della concorrenza.
E anche se il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, dice che è tutto a posto e che i benzinai otterranno gli sgravi fiscali richiesti, per ora lo sciopero resta confermato.
Così, a meno di cambiamenti dell'ultim'ora, le pompe sulla normale rete stradale chiuderanno alle 19.30 del 7 luglio per riaprire alle 7 del 10. Sulle autostrade, invece, dalle 22 del 7 alla stessa ora del 9.
Più che critici i consumatori: l'Adiconsum in particolare, ricorda come il margine del gestore sia di soli 4 centesimi al litro, mentre le autostrade per il carburante venduto sulla loro rete possono arrivare ad intascarne 20 al litro.
"Basterebbe cancellare questo privilegio delle autostrade -dice l'Associazione dei consumatori- per poter andare incontro alle richieste dei gestori".
Con l'occasione i consumatori non perdono l'occasione per denunciare una volta di più la speculazione, che vede il prezzo alla pompa continuare a salire, nonostante quello del greggio sia sceso di nuovo a 64 dollari.
Per questo servono adeguamenti trasparenti da parte delle compagnie petrolifere e, soprattutto, con cadenza settimanale piuttosto che giornaliera, in modo da poter controllare meglio l'andamento dell'inflazione.
fonte motonline.com