Husky chiude

[bschenker]

Al fine cosa ha fatto la BMW con Rover, un raggiro per non dire loro hano fatto falliere, pero Rover e fallito.

A proposito dopo aver staccato fuori del gruppo il MINI.

Alla Sauber, se non era il orgoglio di Peter Sauber, cosa sarebbe stato il risultato? E pure era un anno positivo, sepliciamente a Monaco hanno deciso di non piu essere interessato nella F1.

Il marchio Husqvarna a mio parere grazia a Pieren o KTM sopravivera, se anche la attuale sede di fabbricazione dipendera molto della politica Italiano.

So che non si dovrebbe parlare di politica pero penso che la maggior parte dei Italiani non hanno ancora capito la reale situazione del loro paese. Ce qualcuno che non parla con la stampa interno, pero sentire cosa ha da dire a quella estera farebbe cambiare a molti la loro idea.

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[Vincenzo]

Purtroppo non si fà niente per favorire gli investimenti esteri nel nostro paese, scappano anche gli investitori e le aziende italiane. Il costo del lavoro come manodopera è la solita favoletta all'italiana, la dimostrazione stà nelle riforme del lavoro che sono state fatte, sono un fallimento totale ed una beffa per i lavoratori, il risultato è stato piu licenziamenti, piu precariato e meno assunzioni. Dati riferiti all'andamento degli ultimi due anni.
Sono state tutelate troppo le banche a discapito delle aziende, e questo non può che portare al fallimento dello stato Italia.

[ex-utente MyKTM]

Si è CEO di KTM ma i soldi non li ha tirati fuori KTM, e non gli ha fatto un prestito, anche perchè non credo che si sarebbe fatta problemi a dichiarare l'acquisizione se fosse stata direttamente iteressata.

credo, ma è solo una mia supposizione, ke se l'acquisto fosse stato fatto direttamente da ktm, l'antitrust europea poteva bloccare l'acquisizione o porre dei paletti.

[jenk]

Ma soprattutto perché, differentemente da quanto prospettato dai più, a comprare non è direttamente KTM, bensì Pierer Industrie AG, altra società che insieme a KTM è controllata da colui che ormai potremmo chiamare “il boss del fuoristrada”, ossia Stefan Pierer.
Il particolare fa una bella differenza, soprattutto a livello di scenari prospettici. Non bisogna dimenticare infatti che KTM è solo una della società che fanno capo alla galassia di Pierer Industrie AG, gruppo che vanta numerose attività che spaziano dall’immobiliare alle aziende meccaniche.
Pierer controlla direttamente anche Pankl (azienda che produce bielle, fra le più note al mondo), possiede WP (sospensioni) e molte altre società.

fonte auto-moto.it

Spero che questo anno difficile che si prospetta, serva a "ripulire" l'azienda (nel senso che parti BMW mi sembra ovvio non vengano più usate) e serva al rilancio dei nuovi modelli .... costruiti in Italia e parallelamente nuovi modelli di altra destinazione in India (come avviene da qualche anno per KTM).

Insomma, tutto e il contrario di tutto è possibile ....

[Arthur Fonzarelli]

Il risultato sarebbe stato al massimo che si trovava un acguirente asiatico, e dove sarebbe andato finire tutto, vedi fra i esempi Zundapp, Kreidler, Benelli ecc.

Meglio i cinesi con tutti i dubbi che si portano appresso che la certezza di una cassa integrazione anticamera della disoccupazione!
Comprare la Husky significava per Ktm prendere qualcosa che, se comprato da altri, avrebbe potuto funzionare e mettere in crisi in qualche modo il mercato KTM.
La sensazione è che lo hanno fatto proprio per togliersi di torno un probabile concorrente e che altri avrebbero potuto, evidentemente, acquisire e far funzionare.
Bella mossa da spietato assassino!

Se avesse avuto un minimo di possibilità BMW non avrebbe venduto.

Scopro con piacere che bshenker oltre che grande conoscitore delle nostre moto sa anche parecchio di economia!!!

[bschenker]

In fondo non so niente, pero ci sono qualche logiche che di insegnano la vita.

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[ex-utente MyKTM]

Le allarmanti notizie che riguardano il marchio Husqvarna stanno rimbalzando quotidianamente sugli organi di informazione. Dopo il passaggio della Casa di Cassinetta dalle mani di BMW a quelle di Pierer, invece che un rilancio si prospetta un futuro decisamente poco roseo. Anzi, proprio nero (cliccate qui). A noi le sorti del marchio varesino stanno a cuore e abbiamo lanciato un sondaggio per cercare di trovare spunti di riflessione sulla situazione presente e futura. A seguito di questo sondaggio, Giovanni Castiglioni ci ha scritto per farci conoscere il proprio pensiero e per raccontarci la storia dei 20 anni in cui il marchio ex svedese ha fatto parte del Gruppo Cagiva/MV Agusta. Pubblichiamo la lettera di Castiglioni, ovviamente in versione integrale.


Cari Lettori di Motociclismo,

Ieri sono stato informato dell'articolo presente sul sito www.motociclismo.it inerente alla cessione del marchio Husqvarna da BMW a KTM e al sondaggio.
Prima di tutto, ma questo è un pensiero prettamente personale, ritengo che sia totalmente stupido fare un sondaggio sul futuro di un'azienda quando ci sono più di 250 famiglie che da qui a qualche mese, probabilmente, non avranno più un posto di lavoro, ma dovranno continuare a mantenere una famiglia, una casa, una vita.

Nell'articolo, viene citata la mia famiglia, in verità mio papà (ma forse scrivere Claudio Castiglioni sarebbe stato troppo offensivo visto che ormai lui non c'è più), che è stata proprietaria di Husqvarna dal 1987 al 2007, come possibile causa del tracollo che ha avuto l'azienda.
Riporto il paragrafo integralmente: “C’è invece chi ritiene che la “vecchia” gestione Castiglioni abbia eroso, anno dopo anno, il patrimonio tecnico e di immagine di un brand fortissimo come quello di Husqvarna, e che BMW, pur non essendo riuscita nell’operazione di rilancio, non abbia alcuna colpa in quella di affossamento”.
Visto che sono una persona che si prende a cuore tutto ciò che ruota intorno al proprio lavoro, soprattutto quando lo si svolge con grande passione ed amore, ritengo sia giusto raccontarvi esattamente, seppur brevemente, la nostra storia di Husqvarna.

Quando mio papà lanciò il marchio Cagiva, si entrò in vari segmenti tra i quali anche il segmento fuoristrada. E il tutto con grande successo, portando Cagiva a vincere titoli mondiali negli anni 85 e 86 (Motocross), 90 e 94 (Parigi Dakar).
In quell'epoca in Svezia un vecchio marchio di fuoristrada, Husqvarna stava avendo difficoltà, con mancanza di prodotti e produzione ferma.
Era il 1987 quando Husqvarna diventò parte del Gruppo Cagiva insieme al marchio Ducati.
Dal 1987 al 2007 il Gruppo Cagiva (oggi MV Agusta) ha investito in modo importante in Husqvarna. Il brand, al tempo poco noto, e l'azienda non esistevano, i modelli non c'erano così come i motori, il marketing, le corse. In 20 anni di gestione è cresciuto in modo esponenziale, diventando un marchio internazionale conosciuto in tutto il mondo, dando lavoro a tante famiglie. Sotto la nostra gestione, Husqvarna ha vinto numerosi titoli mondiali (3 Motocross, 20 Enduro e 2 Supermotard).
Husqvarna ha anche inventato il segmento Supermotard, al tempo sconosciuto, diventandone leader.

Nel 2007 BMW ci ha avvicinato per acquisire il marchio Husqvarna con l'interesse ad entrare nel mondo del fuoristrada e anche per avvicinare la giovane clientela al proprio segmento motociclistico.
Dopo pochi mesi, BMW acquistò il marchio per un importo davvero importante, quasi a due zeri, in milioni di euro, (era stato acquistato per 1ml nel 1987), e ciò a inconfutabile dimostrazione di quanto, a tale data, valesse Husqvarna (basterebbe questo per dare una risposta tombale al quesito di Motociclismo).
Quindi, se un Gruppo come BMW, leader mondiale nella produzione auto e moto, abbia in primis valutato di acquisire il marchio Husqvarna e poi abbia concluso l'operazione con un valore di acquisto così elevato, probabilmente significa che la gestione "Castiglioni" ha apportato un notevole valore aggiunto.
Non sono la persona giusta per giudicare le scelte aziendali, il prodotto o le strategie, ma il risultato, dal 2007 a ieri (proprietà BMW), è abbastanza visibile a tutti.

Ci tenevo a raccontarvi questa storia; forse invece di fare sondaggi dovremmo riflettere su come un paese come il nostro permetta facilmente di chiudere un pezzo di storia e lasciare che ce la portino via.


Giovanni Castiglioni
fonte motociclismo.it

[bschenker]

Per me il problema non era la gestione Castiglione era la condizione nel quale dovevano operare. Se ditte sul campo moto o auto pagano dei stipendi (netti) superiore che quelli in Italia e pure i costi di produzione in Italia sono cosi alto che non si fa profitto, mentre i altri si, e relativamente facile a capire dove e il problema di tutte imprese in Italia.

Certamente una grande parte del problema Husqvarna (oltre i costi di produzioni) e stato causato da BMW (citto, citto perdiamo pubblicita) un freguente cambio dei dirigenti, ogni uno con idee differente come si dovrebbe seguire non e proprio il terreno ideale.

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[commandor]

ma avete letto questo articolo....
m.motociclismo.it/stop-di-husqvarna-la-parola-a-un-dipendente-moto-54782

http://www3.varesenews.it/lavoro/husqva ... 61083.html
é come se bmw avvesse avuto qualche accordo ancor prima con ktm x sbaragliare la concorrenza.
ke schifo....bmw

[stefano76]

Quoto bschenker. Agli italiani non piace sentirsi dire la verità, specie se fa male, ma questa è.

[lucajudoka]

Mi piace che Castiglioni, fustigando chi ha denigrato il loro lavoro, conclude dicendo che gli italiani permettono agli stranieri di chiudere un pezzo di storia.
Dimenticando quello che ha appena scritto! Se è vero che erano così bravi a realizzare moto vincenti e tutto andava a gonfie vele, perchè han venduto e SOPRATUTTO, perchè han venduto agli stranieri dimenticando per primi LORO un pezzo di storia? Se tanto ci teneva al suo pezzo di storia, se tanto ci teneva al vessillo della italianità, se tanto erano belle e brave le sue moto, se tanto bisognava impedire agli stranieri di comportarsi così, allora perché cedere di fronte ad un misero assegnino dal doppio zero? Ha chiesto quale piano industriale avessero i crucchi? si sono impegnati con lui, tanto italiano, a non cedere mai la sua preziosa azienda?
Tutti proitalia, l'importante è non toccargli i soldi..

[thecapitan]

Come al solito le situazioni possono essere viste e interpretate da punti di vista differenti
Di sicuro la famiglia Castiglioni ha significativamente contribuito a scrivere un glorioso pezzo di
storia nel motociclismo nazionale e non.
Tuttavia e' inconfutabile che Husqvarna navigasse in acque perigliose anche prima del passaggio a Bmw.
Davvero complicato capire qualcosa in questa ingarbugliatissima situazione, dall'esterno poi direi che e'
davvero impossibile.