Kenzo ha scritto:Io non ho mai avuto la fortuna di avere un figlio disabile, si avete capito, fortuna, e sapete perchè ? Perchè sono sicuro che sarebbe l'unica persona che ha qualcosa da insegnarmi, e qualcosa di prezioso.
so che i disabili "insegnano" molto – mi ricordo dei compagni con cui facevo volontariato o che ho conosciuto mentre lo facevano – ma pur senza "rimanere così" non mi trovo d'accordo, per due motivi:
1) primo perché non mi sembra giusto pensare che qualcuno possa/debba/ sarebbe bello se gli accadesse di (mi sono capito?) nascere disabile, non sappiamo che cosa prova e deve passare nella vita.
2) secondo perché preferisco augurarti di imparare dalle piccole cose della vita, che nascondono tutto quello di prezioso che c'è anche senza disabili. I disabili ci costringono però a fermarci, a prendere più tempo per guardarci intorno e per osservare le cose. Tuttavia ho visto troppe persone che non lo fanno comunque, non basta il disabile. Penso a certe mamme che non capiscono cosa "ha" il proprio bambino, che solo perché non parla non si farebbe capire; agli amanti che non sanno conoscere il cuore dell'«amato/a»; ai medici che non vogliono vedere oltre quello che fa male; agli insegnanti che non riescono a vedere oltre quello che loro stessi sanno o conoscono. Ma vedo pure tanti che invece sanno riconoscere tutto il bello della vita, sia esso dietro qualcosa di brillante, oppure di nebbioso.
PS ma quanti soldi si devono avere e quanto paziente deve essere la moglie per potere allenarsi in quel modo per un Ironman?