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Messaggioda matt » 2 ott 2012, 9:28

bèin, e di questa non scrivete nulla o siete diventati tutti ducatisti sfigatati??????????

:rotlf:

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Don
 
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Re: bmw

Messaggioda Don » 2 ott 2012, 9:51

matt ha scritto:bèin, e di questa non scrivete nulla o siete diventati tutti ducatisti sfigatati??????????

:rotlf:


:dade:
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Messaggioda mariospa » 2 ott 2012, 11:35

A me non tanto convinte

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Re: bmw

Messaggioda Dade » 2 ott 2012, 11:42

L'intermot inizia domani.... :wink:
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Re: bmw

Messaggioda superclod » 2 ott 2012, 20:06

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Re: bmw

Messaggioda ex-utente MyKTM » 2 ott 2012, 21:23

170.000 esemplari venduti in nove anni – un numero che da solo dà la misura del successo della BMW R1200GS, e che forse basta a spiegare perché a Monaco abbiano lavorato tanto per migliorare una moto già eccellente. Come nel 2004, sulla nuova R-GS debutta la nuova generazione di boxer, ma stavolta l’evoluzione va molto oltre, tanto da far pensare che continuare a chiamarla R1200GS non renda piena giustizia ad un modello che, di fatto, cambia molto più di quanto non fosse mai successo in precedenza. Obiettivi? Valorizzare i tanti pregi del modello precedente limando via i pochi difetti, e rendere la “Giessona” più adatta all’impiego fuoristradistico.

Il nuovo Boxer
Ancora una volta la R1200GS, da vera ammiraglia, ha l’onore di far debuttare il propulsore che passerà poi a spingere gli altri modelli della gamma boxer. Il propulsore mantiene le misure caratteristiche del precedente e dunque la cilindrata, ma le somiglianze finiscono qui. Il raffreddamento passa da aria/olio ad aria/acqua, modernizzando il propulsore senza stravolgerne la personalità. L’alimentazione avviene secondo un flusso verticale (corpi farfallati sopra, scarichi sotto) migliorando nettamente l’efficienza e dunque le prestazioni del motore – 125 cavalli e 125Nm i valori massimi di potenza e coppia – che vengono trasmesse alla ruota posteriore attraverso un’inedita frizione antisaltellamento multidisco in bagno d’olio e una trasmissione cardanica rivista.


Dal punto di vista elettronico il propulsore fa un balzo in avanti ancora più netto: finalmente arriva anche sulle bicilindriche contrapposte il comando dell’acceleratore ride-by-wire, con la possibilità quindi di gestire diversi riding mode e tre curve di progressione del gas. I riding mode qui sono addirittura cinque: Rain, Road, Dynamic, Enduro ed Enduro Pro, ovviamente con interventi di ABS e controllo di stabilità ASC, nonché risposta dell’acceleratore ma soprattutto delle sospensioni semi-attive Dynamic ESA che variano a seconda del riding mode impostato.



Dall’HP4 al Boxer
Avete letto bene: arrivano sulla GS anche le sospensioni semi-attive che hanno debuttato solo qualche settimana fa sull’ipersportiva HP4. Anche in questo caso, al di là della miglioria tecnologica singola, è la possibilità di gestire in maniera integrata il pacchetto motore-sospensioni-freni-controllo di stabilità ad alzare nettamente l’asticella prestazionale. Naturalmente, tanto le sospensioni Dynamic ESA quanto il controllo di trazione/stabilità ASC sono optional (l’ABS è invece di serie, come previsto dall’iniziativa BMW Safety 360°) e andranno acquistati a parte per godere delle massime potenzialità offerte dalla nuova GS, ma BMW ha previsto pacchetti di accessori che dovrebbero ridurre sensibilmente l’impatto sul prezzo finale. In sostanza, la nuova R1200GS mette a disposizione su queste cinque modalità di guida (selezionabili anche in movimento) una combinazione di tre curve di risposta dell’acceleratore, tre diversi livelli d’intervento dell’ABS e quattro del controllo di stabilità ASC. La Rain offre una risposta molto dolce del motore, controllo di trazione ed ABS più cautelativi, nonché una risposta più morbida delle eventuali sospensioni Dynamic ESA. In Road si ha un comportamento medio per tutti i controlli, mentre scegliendo Dynamic il motore diventa più pronto nella risposta, ABS ed ASC più permissivi e sospensioni dalla taratura più rigida nella modalità Dynamic ESA.


Le due modalità fuoristradistiche si prendono cura dei piloti di ogni capacità: la Enduro offre risposta morbida del motore, intervento prudente dell’ASC in comportamento Enduro, una ripartizione ottimale della forza frenante, nonché interventi di regolazione dell’ABS e una taratura del Dynamic ESA optional che favoriscono la trazione. Chi ci sa fare e monta pneumatici tassellati può scegliere (attraverso un’apposita chiave codificata) la Enduro Pro, in cui il motore risponde in maniera più diretta, l’ABS non interviene sull’asse posteriore, l’ASC lascia passare una buona dose di pattinamento e le sospensioni lavorano in maniera più aggressiva.



Una ciclistica tutta nuova
Il telaio a doppio trave in acciaio è completamente nuovo, ed è stato sviluppato per valorizzare le capacità sportive della R1200GS senza penalizzare il comfort: la presenza di un telaio “vero” al posto dei due telaietti imbullonati alle due estremità del motore portante (che comunque mantiene la sua funzione) aumenta la rigidità. In quest’ottica Telelever e Paralever sono stati profondamente rivisti. Il primo è stato ottimizzato nella geometria, riducendo il diametro degli steli senza sacrificare il comportamento dinamico e migliorando anzi il feedback verso il pilota – da sempre l’unico aspetto in cui l’atipica soluzione BMW pagava qualcosa rispetto alla concorrenza, mentre il secondo cambia a tal punto da fare si che la casa parli di EVO Paralever. La protezione della parte inferiore del forcellone è più efficace, e il forcellone stesso è nettamente più lungo che in precedenza (588mm contro i 535,6 della precedente GS) a parità di passo, con il risultato di una trazione nettamente migliorata tanto su asfalto che fuoristrada. E già che parliamo di fuoristrada, vale la pena di segnalare anche la maggior luce a terra: 195mm, 8 in più del precedente modello.


Diverse anche le misure degli pneumatici, volte a migliorare il comportamento sportivo della GS. Al retrotreno un cerchio in lega a 10 raggi da 4,5” calza una gomma 170/60R17 (4” e 150/70R17 sulla “vecchia” GS), mentre all’avantreno debutta un’inedita 120/70R19 su cerchio da 3” (contro il 110/70R19 su cerchio da 2,5”) che migliora precisione, tenuta e feeling in frenata, ingresso e percorrenza di curva. Migliorati anche i freni, dove arrivano le pinze Brembo monoblocco ad attacco radiale che lavorano dischi sempre contraddistinti da un diametro di 305mm. Al posteriore, invece, il disco passa da 265 a 276mm.



Ponte di comando ed ergonomia: evoluzione, non rivoluzione
Come su diverse altre novità BMW, anche sulla R1200GS debuttano i fari anabbaglianti a LED. I proiettori, unità composte da quattro elementi con sagoma a “U” che fa il verso ai due anelli luminosi della K1600GT, garantiscono un sostanziale risparmio di peso e di energia; il sistema è in grado di commutare automaticamente fra luce diurna e anabbagliante quando scende la notte o si entra in galleria. Altro vantaggio di un impianto elettrico integrato con tecnologia CAN-BUS e LIN-BUS, nonché doppia centralina ZFE.


Fra gli optional non figura l’impianto multimediale di cui sono dotate R1200RT e K1600GT, ma il sistema Multicontroller, che demanda al solo blocchetto sinistro tutti gli input di comando, debutta comunque anche sulla GS per controllare il BMW Navigator IV optional. Restando in tema di elettronica vale la pena di citare il cruise control elettronico che valorizza ulteriormente il comportamento turistico della R1200GS, nonché il computer di bordo e la nuova strumentazione completamente personalizzabile.


La nuova carenatura continua a sviluppare i temi ben cari a chi ama ed apprezza la GS attuale: i volumi restano grossomodo gli stessi, con il caratteristico “becco” frontale e il leggero codino pressoché privo di sovrastrutture. L’impatto è però più aggressivo e grintoso, con un avantreno più carico e muscoloso. Resta, ovviamente, il faro asimmetrico sia pure declinato in maniera leggermente diversa, con i due gruppi ottici che si compenetrano.


La zona “vita” della R1200GS è ora più snella, con una sella regolabile su due posizioni (850 o 870mm) e nell’angolo di inclinazione. Il parabrezza ora si può regolare con una sola mano, grazie ad un volantino montato in zona strumentazione; BMW dichiara per il nuovo cupolino una riduzione della rumorosità aerodinamica di 5db. Quattro le colorazioni disponibili: Alpinewhite, Racing Red, Blue Fire e Thundergrey metallizzato.


http://www.moto.it/news/colonia-ecco-nuovo-bmw-gs.html

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Re: bmw

Messaggioda karotènite » 2 ott 2012, 21:41

:crycry: :balls: :crycry:
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Messaggioda Don » 2 ott 2012, 22:02

Le migliorie al motore sono sostanziali...

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Re: bmw

Messaggioda andreinok » 2 ott 2012, 22:06

Sarà. una gran moto ma per me assomiglia a quella di Ken Falco... :mrgreen:

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Re: bmw

Messaggioda ex-utente MyKTM » 2 ott 2012, 22:09

Don ha scritto:Le migliorie al motore sono sostanziali...

BlackBerry


1300, 1250, anzi 1200: nei mesi scorsi le ipotesi sulle cilindrate (e sulle soluzioni) del nuovo boxer BMW si sono sprecate, tanto da lasciare quasi straniti nel constatare che le misure caratteristiche del “contrapposto” di Monaco sono rimaste assolutamente identiche: alesaggio di 101mm, corsa di 73, cilindrata complessiva 1170cc. Ma attorno tutto è cambiato, tanto da poter far parlare a buona ragione di un motore completamente nuovo - possiamo dire senza timore di smentita che un’evoluzione di questa portata non si è mai vista nella storia del boxer BMW fin da quando la R32 del 1923 diede origine alla stirpe ormai novant’anni fa.


Gli obiettivi della casa di Monaco erano chiari: migliorare ancora la regolarità dell’erogazione, aumentare la potenza massima, facilitare la guida. Il tutto rendendo il propulsore “a prova di futuro”, tanto da un punto di vista tecnologico quanto da quello delle normative anti-inquinamento sempre più stringenti. In attesa di toccare con mano, sulla carta la missione pare ampiamente riuscita.



Raffreddamento ad acqua, o quasi
Il sistema di raffreddamento aria/olio utilizzato sul boxer attuale iniziava a mostrare la corda – non tanto sul piano prestazionale, dove offriva comunque risultati più che apprezzabili, quanto su quello del contenimento delle emissioni sonore ed inquinanti, dove la stabilità termica del motore è fondamentale per ottimizzare la combustione e ridurre dunque la presenza di incombusti allo scarico. BMW è però andata ancora una volta controcorrente, sostituendo l’acqua all’olio nel circuito di raffreddamento, ma continuando a limitarne l’impiego sulle testate. Seguendo infatti la filosofia del raffreddamento di precisione (o raffreddamento mirato) tanto cara alla F1, il boxer BMW mantiene il raffreddamento ad aria per i cilindri (da qui l’alettatura ancora visibile) con evidenti benefici di peso, dimensioni (la larghezza resta di 750mm) e… rispetto della tradizione, utilizzando però l’acqua nella zona maggiormente soggetta a riscaldamento: le testate. Il circuito può contare su due radiatori nascosti all’interno dei convogliatori, con elettroventola ausiliaria controllata da termostato dietro l’unità destra. Rispetto alla precedente unità, contraddistinta da una ripartizione del raffreddamento fra liquido e aria di 22/78, l’attuale aumenta il contributo del liquido spostando il bilanciamento a 35/65 migliorando sensibilmente l’efficacia del raffreddamento. Il tutto porta ad un sacrificio in termini di peso di 2,7kg, ampiamente compensato però dalla maggior efficienza del propulsore.



Teste girate
Il boxer attuale è contraddistinto da un flusso orizzontale – per intenderci, i corpi farfallati dietro ai cilindri immettevano miscela all’interno dei cilindri che la facevano poi uscire dagli scarichi posizionati anteriormente. Nel nuovo boxer il flusso diventa verticale, con condotti d’aspirazione rettilinei posizionati sopra ai cilindri che consentono non solo un posizionamento ottimale degli iniettori, ma anche la realizzazione di condotti di identica lunghezza con notevoli benefici sulla sincronizzazione dei corpi farfallati. Risultato: più potenza ed erogazione più regolare.

Questa rivoluzione copernicana – ovvero quella cha a tutti gli effetti si può considerare una rotazione in avanti dei cilindri – consente inoltre di ottimizzare il comando della distribuzione secondo uno schema più tradizionale, mantenendo comunque il comando a catena. Nel precedente bialbero, infatti, curiosamente ogni albero attuava una valvola di aspirazione ed una di scarico; nel nuovo boxer invece ogni asse comanda le valvole di aspirazione o di scarico. La fasatura è stata ovviamente modificata, riducendo sensibilmente l’incrocio delle valvole con benefici per potenza, erogazione e consumi. In attesa della prossima evoluzione, già dichiarata da BMW, che doterà il boxer di fasatura variabile!


E’ stato quindi possibile abbandonare la configurazione radiale per le valvole (il cui angolo compreso “crolla” a soli 8° lato aspirazione e 10° per lo scarico, con diametri rispettivamente di 40 e 34mm), con notevoli benefici in termini di disegno della camera di combustione che risulta più compatto e, velocizzando la combustione della miscela consente a sua volta di aumentare il rapporto di compressione di mezzo punto – da 12 a 12,5:1. La miglior combustione consente inoltre di continuare ad utilizzare carburante a 95 ottani senza dover però fare ricorso al sistema antibattito. Gli alberi a camme di scarico sono inoltre dotati di decompressore automatico che riduce lo sforzo necessario per l’avviamento, e consente quindi di risparmiare peso su motorino d’avviamento e batteria, aumentando nel contempo l’affidabilità complessiva.



Elettronica: benvenuti nel futuro
Sarebbe stato quasi impossibile che BMW, pioniera nella gestione elettronica dei propri motori, resistesse alla tentazione di imbottirne il nuovo boxer. Debutta quindi anche sul boxer l’acceleratore ride-by-wire con tutto quanto ne consegue, nella fattispecie riding modes integrati con la gestione delle sospensioni Dynamic ESA e controllo di trazione di nuova generazione – finalmente anche la famiglia boxer riceve le meravigliose innovazioni già viste su S1000RR e K1600GT e GTL.


Tutto l’impianto d’alimentazione è stato rivisto, con corpi farfallati da 52mm invece dei precedenti 50, cornetti d’aspirazione ridisegnati e un airbox di maggiori dimensioni con un inedito filtro dell’aria “a piastre”. Anche lo scarico è stato totalmente ridisegnato, con evidenti diversità nell’andamento e nei volumi di collettori e silenziatore, con una valvola allo scarico all’interno che contiene la rumorosità entro i limiti di legge, pur conferendo al boxer una sonorità grintosa e dinamica.


Basamento open deck
Un’altra “prima” per il boxer è lo schema open deck, con carter in alluminio diviso verticalmente e cilindri (con canne rivestite di una lega ferro/carbonio a bassa usura ed attrito attraverso un processo di spruzzatura termica ad arco elettrico a filo) integrati nei due semigusci. All’interno del carter gira il nuovo albero motore, più compatto grazie a cuscinetti di banco il cui diametro passa da 60 a 55m e perni di biella più stretti ma dal diametro maggiorato. Aumenta così la rigidità e calano le dimensioni globali nonché il disassamento fra i cilindri tipico della vista superiore del propulsore boxer.

Le vibrazioni diminuiscono a loro volta, ma in BMW hanno comunque preferito mantenere il contralbero di equilibratura che, grazie ad una struttura cava, ospita al suo interno l’alberino della frizione contenendo così le dimensioni generali. Grande novità anche in zona trasmissione: per la prima volta una BMW boxer adotta una frizione in bagno d’olio (minor rumorosità e maggior regolarità d’impiego) al posto della precedente monodisco a secco. Inoltre l’unità impiegata svolge funzione antisaltellamento – contributo fondamentale, considerando la rigidità della trasmissione cardanica e la grande cilindrata unitaria del boxer BMW.


La finale, integrata nel sistema Paralever EVO di terza generazione, è stata spostata sul lato sinistro (ora il cerchio posteriore è perfettamente visibile quando la moto è ferma sul cavalletto laterale) ed ovviamente ridisegnata per gestire al meglio le nuove caratteristiche di coppia del motore

http://www.moto.it/news/intermot-2012-boxer-futuro.html

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Re: bmw

Messaggioda tambu » 2 ott 2012, 22:23

Vedo la sella molto bassa ed il serbatoio molto alto... per il resto... rimane il GS, una moto che spopola.
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Re: bmw

Messaggioda fedro » 3 ott 2012, 0:23

Finchè la si può solo guardare bisogna fidarsi delle (esageratissime) cartelle stampa del costruttore. :rotlf:

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Re: bmw

Messaggioda matt » 3 ott 2012, 7:34

alla faccia di chi sosteneva che il design della 990 fosse stato realizzato grazie all'uso dell'accetta,
bè, qui hanno usato il cutter.........

cruscotto e marmitta bellissimi, il resto è quasi il solito,
nonostante la crisi ne venderanno tantetante!
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Re: bmw

Messaggioda Don » 3 ott 2012, 7:52

tambu ha scritto:Vedo la sella molto bassa ed il serbatoio molto alto...


in effetti sbalzo notevole, nel mezzo del design pasticciato del testo
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Re: bmw

Messaggioda wave75 » 3 ott 2012, 13:55

matt ha scritto:alla faccia di chi sosteneva che il design della 990 fosse stato realizzato grazie all'uso dell'accetta,
bè, qui hanno usato il cutter.........

cruscotto e marmitta bellissimi, il resto è quasi il solito,
nonostante la crisi ne venderanno tantetante!

:s-quoto2: :s-quoto2: :s-quoto2:
l'800 nuovo è carino, questa va vomitare ....
...ESTICAZZI!!!

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Re: bmw

Messaggioda Tomac » 3 ott 2012, 14:39

La solita moto da dentisti....... :roll: :roll:
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Re: bmw

Messaggioda blackman » 3 ott 2012, 16:59

orrenda, ma tanto ci sarà la fila come con laifon per accappararsela per primi :shock:
www.endurostradali.it
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Re: bmw

Messaggioda bschenker » 3 ott 2012, 17:13

Gusti sono gusti percio per ogni una a piacere suo.

.

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Re: bmw

Messaggioda ex-utente MyKTM » 16 ott 2012, 9:18

Il materiale foto/video ufficiale BMW è stato raccolto durante un viaggio che gli uomini di Monaco hanno fatto in Africa, Paese d’elezione per una moto che deve le proprie fortune anche ai successi alla Dakar e ai numerosissimi tour che i proprietari di GS hanno negli anni fatto nel Continente Nero. Nei due video che seguono, la nuova BMW R 1200 GS è ripresa nei luoghi che, nonostante il suo target ultimamente sia parecchio cambiato, le sono rimasti nel DNA. Niente fuoristrada estremo, dune o pietraie, solo un bel viaggio tra paesaggi fenomenali, natura ancora incontaminata e culture antiche e nobili.


http://www.motociclismo.it/la-bmw-r-1200-gs-2013-in-viaggio-in-africa-moto-52973

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Re: bmw

Messaggioda trivella » 16 ott 2012, 9:46

Si la solita moto da bar che a vederla a mio avviso e piu' brutta della vecchia.....se dovessi decidere su una BMW sicuramente l'800
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