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Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 17:10
da robi950rally
Ragazzi, ho un peso terribile da ieri sera e se non ne parlo con qualcuno penso che mi partirà un embolo. Uso il forum per liberarmi, abbiate pazienza se vi uso come spalla... ma ieri un motociclista mi è morto tra le mani e ancora una volta per colpa di un automobilista incosciente.

Ieri era il mio ultimo giorno di ferie e ho pensato di fare un giro pomeridiano in moto nell'alto varesotto / Svizzera con la mia SMR. Sulla via del ritorno, sulla strada provinciale che porta da Brinzio a Varese, un'Alfa mi si è immessa da un parcheggio sterrato di una pizzeria alzando una nuvola di polvere. Dentro di me penso "guarda che coglione". Proseguiamo entrambi nella stessa direzione, io viaggio sui 70/80 kmh e la macchina mi distanzia tagliando netta tutte le curve come se fosse in pista. Dentro di me penso di nuovo "guarda che coglione".

Dopo due chilometri la macchina è ormai davanti a me di un 200/300 metri e in corrispondenza di una curva vedo dei pezzi che rotolano per strada, dietro alla curva una nuvola di polvere illuminata dalla luce della sera. In un secondo durato un eternità penso che la macchina sia andata a sbattere sul lato sinistro della strada perdendo dei pezzi. Mi immagino di vedere la macchina ribaltata dietro la curva, ma subito dopo mi accorgo che i pezzi sono in realtà un bauletto, c'è un uomo sdraiato per terra, la macchina è disintegrata, il motore sfondato, tetto piegato... mi batte il cuore all'impazzata. Una BMW GS1200 è 20 metri più indietro, scagliata là dalla violenza dell'impatto.

Scendo dalla moto, corro dal motociclista e mi sembra subito senza speranza. Spero nel miracolo, dell'intervento dal cielo (o l'angelo dei motociclisti o un elicottero) di qualcuno che gli attacchi una macchinetta magica e che lo faccia vivere. Corro alla automobile dove alla guida trovo una donna rantolante con la faccia tumefatta e piena di sangue. La porta non si apre. Ho paura che la macchina possa prendere fuoco e voglio essere pronto in caso di urgenza a tirarla fuori sapendo che quella deve essere solo l'azione estrema. C'è fumo e odore di liquidi vari, ma non c'è odore di benzina. Mi tranquillizzo. Però devo scegliere comunque cosa fare, lei mi sembra meno grave, la lascio lì. Urlo a chi è sopraggiunto di telefonare al 118 e di prestare aiuto alla donna al volante. La mia mente è veloce e netta nei ragionamenti. Il tempo è dilatato e i secondi durano minuti. Grido a chi è al telefono col 118 di spiegare che ci vuole una rianimazione urgente. Cerco di prestare soccorso al motociclista, cerco di ricordare quello che ho sentito al corso di primo soccorso, cerco di liberare le vie respiratorie, slaccio il casco senza toglierlo, gli apro la camicia, sento il polso che non c'è, cerco di fare qualcosa... mi maledico per non sapere fare nulla di rilevante, mi sento impotente. Finalmente una donna esce da una casa, è un medico. Cerchiamo di fargli un massaggio cardiaco. Nessuno ha una cannula per fare la respirazione.

Decido di tenergli la mano e di urlare di tenere duro. Lui mi guarda fisso, forse già senza vita.

A questo punto la concitazione si è trasformata in silenzio, siamo diventati molti e siamo tutti in attesa dei soccorsi che arrivano in pochi minuti. Nel frattempo arriva un padre con due figli di circa 10 anni, sono agghiacciato da questo stronzo che gira curioso di vedere il dolore altrui coi propri figli, come se fossero in gita allo zoo. La cosa mi disgusta al punto che non ci voglio fare neppure attenzione. Nel frattempo i soccorsi ci provano col defibrillatore, lo portano sull'ambulanza. Stanno fermi dentro il mezzo per tanto tempo, troppo tempo penso io...

Cammino sul luogo dell'incidente, ho uno strano desiderio di insultare l'automobilista, solo le condizioni in cui versa mi fanno tenere la bocca chiusa. Allo stesso tempo mi vergogno perchè, quando ho dovuto scegliere chi soccorrere per primo, ho pensato che la donna oltre ad essere meno grave, essendo colpevole del disastro meritava cure solo dopo aver pensato al motociclista... questo ho pensato e non so se è giusto.

Oggi ho contattato i familiari per offrire la mia testimonianza ed essere sicuro che venga riportato il fatto che l'automobilista guidava in maniera molto azzardata. La mia segnalazione alla Polizia Locale infatti non è stata annotata. Mi hanno solo preso il numero di cellulare dopo che io glielo ho offerto nel caso avessero bisogno. Una vita si è spezzata ed una famiglia non avrà più un uomo in casa, un amico con cui parlare, un fratello sul quale fare affidamento. Dei sensi di colpa dell'automobilista francamente non ho voglia di pensare, avrà modo di conviverci spero per molto molto tempo prima di andare a pagare il conto all'inferno.

Perdonatemi lo sfogo, ma sono molto arrabbiato, svuotato, pensieroso, segnato da questo fatto.

Re: Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 17:37
da Helmut
Onore a te,non devi farti delle colpe,anzi.

R.I.P.

Re: Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 17:48
da tocram
Mi hai fatto venire i brividi.... ti abbraccio virtualmente!

Hai fatto il possibile e secondo me ha vatto scelte e valutazioni giuste.

Un saluto al motociclista che ci ha lasciato!! :giorno:

Re: Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 18:03
da jenk
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R: Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 18:06
da ebano
Senza parole

Inviato dal mio GT-I9100 con Tapatalk 2

Re: Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 18:10
da elleR
sono senza parole...

hai fatto le uniche cose che potevi fare, non devi avere nessun senso di colpa.

ciao

Re: Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 18:15
da matt
potevi finirla, l'automobilista.......

dobbiamo sempre essere vigili, ed avere tanta fortuna,

sempre.....

Re: Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 18:18
da Ste Bolzo
Ciao, in maniera diversa ho vissuto un episodio simile, quindi ti capisco e ti sono vicino...

Re: Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 18:32
da gms
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Re: Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 18:37
da gms

Re: Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 18:49
da Kla
Ti ammiro tanto

Sei stato grande

UN pensiero al povero motociclista.....

R: Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 18:52
da ebano
Il tuo racconto corrisponde a quanto scritto...tagliava le curve e hanno fatto un frontale...

Inviato dal mio GT-I9100 con Tapatalk 2

Re: Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 19:04
da MasterOfPuppets
Io avrei fatto esattamente i tuoi regionamenti, ma, sinceramente, non sarei stato altrettanto pronto, forse avrei solo chiamto i soccorsi non sapendo esattamente dove mettere le mani, per cui ti ammiro davvero molto e ti abbraccio forte, la mia spalla è qui!!!

Un pensiero anche per il fratello centauro e per i suoi cari, naturalmente. R.I.P.

Re: Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 19:14
da bradipo ita
Hai fatto bene a sfogarti.
Ti ringrazio per aver condiviso questa lezione di vita che nel bene o nel
male ci ricorda quanto breve e precaria sia la nosta vita e dovremmo tutti
soffermarci di piu' a stare con chi vogliamo bene piuttosto che perder tempo a
portare rancori o a fare scalate sociali inutili alla salute.
Grazie per le tue parole che hanno toccato il profondo dell'animo.
Un grande abbraccio da parte mia, sei stato bravo, hai fatto del tuo meglio, sei in pace.
Alla famiglia del centauro vanno le mie condoglianze.

Re: Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 20:14
da thecapitan
E' impressionante leggere cio' che e' accaduto,
mi immagino cosa significhi viverlo in prima persona come e' capitato a Roberto.
Le mie condoglianze piu' sentite alla famiglia del motociclista ed un abbraccione a Roby.

Re: Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 20:16
da fedster73
Roby .. Veramente chapeau!
Ci vogliono dei coglioni ad esser così pronto in una situazione com'e quella.
Onore a te che ne sei stato capace.
Rip per chi non c'è più..

Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 20:56
da Don
Naturalmente al posto di quel GS ci poteva essere chiunque di noi.

Essere stato li deve essere stato sconvolgente.



BlackBerry

Re: Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 22:52
da vare
Robi fai bene a sfogarti, fai bene a parlarne. Per lavoro mi tocca arrivare sovente su scenari simili a quelli che hai descritto, ma vederli accadere è ancora peggio. Qualcuno mi chiede se dopo un po' certi ricordi passano. Ma alla fine quegli occhi rimangono sempre lì. Puoi imparare a rimanere lucido nel momento del bisogno, ma è difficilissimo imparare a dimenticare. Bisogna parlarne con chi può capire, condividere con chi vuole ascoltare.
Una vita spezzata in un attimo in questo modo suscita rabbia, rancore, senso di impotenza, fame di una giustizia che non si trova. Sei stato pronto e coraggioso.
Un abbraccio
Andrea

Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 22:58
da fedbernacca
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Re: Quando una vita si spezza e tu sei spettatore impotente

MessaggioInviato: 28 ago 2012, 23:10
da Raph69
r.i.p. :(