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Prova gamma Husaberg 2012

MessaggioInviato: 5 dic 2011, 22:39
da jenk
Mezzogiorno di fuoco

Sfida tra 2 e 4 tempi. Una guerra al centesimo di secondo per stabilire la supremazia all'interno della famiglia


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Gamma Husaberg model year 2012: dal 125 2T alla poderosa 570 4T, ce n'è per tutti i gusti e per tutte le manette. Visto che si parla tanto di capire qual è la moto giusta per le proprie esigenze, abbiamo pensato di farle scontrare tutte, crono alla mano, per decretare la migliore della gamma, senza distinzioni di classe o cilindrata.

SEI ATTRICI SUL SET
La pista da Cross di Gorla Minore (VA) si trasforma per un giorno in una specie di set cinematografico. Una sorta di "Husaberg sequel", dove gli attori candidati all'Oscar - o le attrici se per voi la moto è femmina - sono le sei TE/FE. Il regista, seduto sulla sua classica sedia pieghevole in legno, ha in mano un cronometro e, il tester, è lo stesso per tutte le sei protagoniste. La location del film ha il fondo viscido, bagnato in profondità dalle pesanti piogge dei giorni precedenti. Tre, due, uno: ciak, si gira! Il rumore della "claquette" significa gas a manciate, roba da Tom Cruise in Mission Impossible o, meglio, roba da Cross Test in stile mondiale Enduro, dove devi avere tanta manetta e tanto motore. Dopo la lotta contro il cronometro, abbiamo cambiato la scenografia, infilando le sei attrici dentro un umido sottobosco attraversato da torrenti e segnato da fradicie caregge come neanche "Indiana Jones e il tempio maledetto". È giusto cambiare luoghi e ambientazioni: non vogliamo essere monotoni, perché i nostri spettatori devono uscire dalla sala con la convinzione di avere speso bene il loro tempo, di non avere buttato via una serata quando se ne potevano rimanere tranquillamente adagiati al bancone del bar sotto casa a sorseggiare rum invecchiato e whisky torbato.

ACTION MOVIE
Bene. Non vogliamo tenervi sulle spine, il finale del film ve lo sveliamo subito, che mica siamo Francis Ford Coppola e James Cameron noi. La scena più bella, il miglior crono della giornata per capirci, l'ha messo a segno la TE 300, di certo una delle attrici più apprezzate nel suo genere. Dopo di lei la 250, sempre 2T. A seguire le tre 4T, dalla più grande, la 570, alla più piccola, la 390. A chiudere, la piccola 125 due tempi, capace di una grandissima performance a solo mezzo secondo dalla 390. Una sfida all'ultimo sangue, a colpi di centesimi di secondo, roba che neanche in "Fight Club" si era ancora osato tanto. Come avrete già capito gli attori, o le attrici, hanno background differenti: le 4T sono figlie della cultura più commerciale del cinema, quella dei cinepanettoni e delle commedie inglesi strappalacrime. Le due tempi, invece, derivano dai mitici action movie americani e delle infinite saghe anni Ottanta in stile A-Team, Hazzard e Magnum P.I.

UNA STATUETTA PER LA TRECENTO
Non ci sono dubbi, l'Oscar come miglior Husaberg dell'anno va alla TE 300. Tanti i motivi che le hanno permesso di portarsi a casa la statuetta. In generale, però, è tutta la famiglia delle due tempi a convincere di più il nostro tester Angelo Maggi. Andiamo a vederne i motivi. Le sospensioni piacciono, perché non sono esageratamente morbide come il cinema Enduro ormai ci ha abituato. Soprattutto, rispetto alle sorelle a 4T, le due tempi godono già di un assetto più bilanciato e più orientato al racing. Con molta probabilità, il loro comportamento positivo è da imputare al minore peso che forcella e mono sono costretti a sopportare. Sia la 250, sia la 300 sono ben bilanciate e, anche sui salti, si comportano con una certa disinvoltura. Insomma, un'ottima base di partenza per chi inizia ad avere qualche prurito agonistico. Del resto, avevamo già scoperto davvero al top le KTM due tempi 2012 e queste Husaberg non sono altro che delle Kappa gialle e blu... Se sul fronte della ciclistica le due TE 250/300 sono uguali, i motori hanno invece caratteri diversi, nonostante i solo cinquanta centimetri cubi di differenza. Su entrambe la prima marcia è inutilizzabile. Le curve strette sul duemmezzo si fanno in seconda ma, in generale, la moto sembra essere un po' lunga di rapporti. Sul cambio marcia, infatti, tende un attimo a sedersi: per ovviare a questo inconveniente bisogna insistere con lo stesso rapporto ma, al contrario lo stesso vigore. Ma torniamo alle Husaberg. La TE 300 dal lato motore si merita un punticino in più, perché ha molta più coppia. Un dato la dice lunga sulla sua corposità: nella pista di Gorla Minore il nostro tester Angelo Maggi ha usato solo la terza e, solo nel breve rettilineo, appoggiato la quarta. Moto o scooter? Senz'altro moto, ma in seconda la ruota posteriore inizia a pattinare e si perde un sacco di tempo. Certo, curvare in terza richiede grande agilità in sella e stanca non poco... però che figata mettere dentro una marcia e non cambiare mai. Chiaro, bisogna lavorare di frizione nel lento ma, alla fine, si diventa molto efficaci. Nel concludere lo spezzone del film dedicato ai due tempi sono necessarie ancora due scene da girare con la più piccola delle protagoniste: la TE 125. Come la KTM, che ricopia fedelmente con l'aggiunta di qualcosa che la va impreziosire - serbatoio maggiorato da 11 litri, piastre di sterzo ricavate dal pieno, forcella WP con cartuccia sigillata e switch per la doppia mappatura - ha un grandissimo potenziale per chi decide di utilizzarla per correrci, ma è anche un ottimo strumento per tutti quelli che la scelgono per la girata. Certo, se vuoi fare il tempo la devi scannare come un ossesso, ma la sfruttabilità di questo motore KTM, ops Husaberg, ha davvero raggiunto un equilibrio invidiabile. Ci puoi andare a scuola e non fa un plissé.

IL QUATTRO TEMPI DAVANTI ALLA CINEPRESA
La 570 per certi versi ricorda la 300 2T: anche con lei, infatti, butti dentro una marcia e non ci pensi più. Certo è bestiale nella potenza pura che è capace di esprimere, ma il suo è un propulsore che si apprezza anche per la rotondità, nonostante un freno motore esagerato. Ecco, la cosa che ci ha un po' sorpreso è che la FE 570, a dispetto della cilindrata, ha un motore più godibile rispetto alla 450 che, a sua volta, si fa preferire rispetto alla 390. Parlando di ciclistica, tutte le tre FE quattro tempi hanno come limite un feeling con l'anteriore sicuramente migliorabile. Se da un lato si dimostrano molto maneggevoli e leggere davanti quando bisogna superare un ostacolo, dall'altro lato - quando davanti alla macchina da presa si girano le scene più pericolose e si inizia a forzare il ritmo alla ricerca del tempo - non trasmettono una fiducia totale in inserimento e percorrenza curva. Fiducia che, invece, assicurano le TE a due tempi, trecentona in testa.

LA NOTTE DEGLI OSCAR
In generale, dopo questa pellicola agostana destinata a traghettarci come Caronte verso la fine dell'estate, le nomination agli Oscar sono andate alle attrici della vecchia guardia a miscela, più convincenti e più divertenti rispetto alle sorelle a quattro tempi. Per di più, in ogni categoria, le figlie degli action movie, le 2T, battono le 4T, sia a livello di crono, sia di incisività di guida. Ma la statuetta per il miglior tempo sul giro, interpretazione e libidine alla guida va a lei, la TE 300 due tempi. La neonata 125, invece, si aggiudica l'Oscar come miglior attrice non protagonista... solo per il fatto di avere preso quasi quattro secondi dal trecentone, ma ci stanno tutti. La pellicola è già nelle sale e il prezzo del biglietto ormai lo conoscete da un pezzo. Buona visione a tutti.

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fonte xoffroad.it