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Io sarò anche un perfezionista, mi piacciono le cose fatte bene..
Ho capito con l’età che un po’ di stile e tecnica fanno risparmiare un sacco di fatica…

Incominciai a fare off 3 anni fà, per sbaglio portando mio figlio di 6 anni ad un corso di minicross e da buon pistaiolo grattugia saponette ho sentito l’esigenza di avere una “guida” per impostarmi nel modo corretto guidando le cavallette.

Lavorandoci un po’ su’, non togliendo nulla al divertimento, ritengo di aver raggiunto un livello medio di preparazione che mi permette di affrontare in relativa tranquillità quasi tutti i tracciati sia con il mono che con il bicilindrico.

Continuo regolarmente ad investire quelle 70/90 Euro al giorno per uscire con un istruttore e migliorare continuamente o rimediare a posture di abitudine non corrette che tendo ad assumere.
Questo mi permette di avere sempre più controllo del mezzo e tramutare con la tecnica la fatica in divertimento e di andare in sicurezza a godermi tracciati sconosciuti dalla Sardegna alla Toscana alla Tunisia.

Parlando con il mio amico istruttore mi dice che l’endurista, al contrario del crossita o del pistaiolo tende a rifiutare l’idea di un corso anche se l’investimento è modesto…. La mia esperienza purtroppo mi dice che ha ragione.

Quello che non riesco a spiegarmi, è il perché!

E solo una questione di soldi?
Gli enduristi sono tutti fighissimi e bravissimi e non hanno bisogno di migliorare?
Fare una giornata di Giro scuola è limitante?
Fare una giornata senza sedersi a tavola a rimpinzarsi è impensabile?

Io non penso che siano problemi di questo tipo, piuttosto che sia un problema di offerta che non soddisfa il potenziale cliente.

Chiedo allora aiuto a voi, quali sono i problemi che vi frenano ad usufruire di un istruttore per un oneday o per un fine settimana con un giroscuola?

Cosa desiderereste da un corso o da un we di questo tipo?
Cosa vorreste imparare ?
In cosa vorreste migliorare?
oppure semplicemente non avete ambizioni?

Chi risponde vince una birretta al primo giro offerta dal sottoscritto.

Io il corso lo farei eccome.
Ma dovere fare 300km o più di traferta per partecipare a un corso.. mi porta la pigrizia a galla.
se ci fosse qualcosa vicino lo farei molto volentieri (appena mi danno l'idoneità alla schiena...)

io,che in off non ci sono mai andato,un corso lo farei volentieri.
l'anno scorso mi inizia a guardare intorno e trovai anche chi li organizzava...per ora è rinviato,ma appena metto,soprattutto,le mani su una adv,il corso è d'obbligo...

Io invece complice il fatto di essere nato a Bobbio (Val trebbia) sono nato su moto da enduro . Sono partico con il caballero 50 e poi ne ho fatte passere un bel po', e quindi in mulattiera o comunque fuoristrada con un mono diciamo che mi difendo bene ( anzi piu' che bene ). Adesso con il kappone 990 mi viene voglia di buttarlo in fuoristrada (serio) ma con una moto da 200+ kg non ci trovo quel gran sugo. Pero' un corso su sabbia mi piacerebbe e ci vedrei bene anche la moto...

Dipende uno come vede l'andar in fuoristrada.
Io lo faccio da quando avevo 13 anni e rubavo il motorino di nascosto dai miei e da allora ne ho fatto tanto. Certo, tanti piccoli trucchi non li so e magari farei delle cose migliori seguendo un corso, ma io il fuoristrada lo vedo come uno svago, uno star in compania con amici e stare in mezzo alla natura dove pochi (e si spera buoni) arrivano.
Certo un corso magari ti fa faticare meno, ma io mi diverto anche quando fatico!
Ogniuno è libero di fare come vuole

Premetto che anche da crossista di corsi non ne ho fatti ....
ma di suggerimenti ne ho avuti a vagonate.

L'enduro (definito pensione per gli ex crossisti) lo vedo alla mia maniera ....
visto che la manetta è solo un ricordo (troppo condizionata dagli infortuni stradali).

Preferisco girare con amici, dove chi ne sa di più si mette a disposizione degli altri con suggerimenti e qualche sano sfottò..
L'idea di pagare un istruttore, non mi piace, anche se potrebbe essere utile.

Due concetti differenti di vivere l'enduro.

beh, però va detto che se uno è come me che ha fatto forse 20 km di sterrato in tutta la sua vita... due lezioncine non sarebbero male.
Non si tratta di volere guidare come Sala.. basta poter portare la moto fuoristrada con la sicurezza con cui lo si fa sull'asfalto (e anche lì ci sarebbe da dire....)

arzach ha scritto:beh, però va detto che se uno è come me che ha fatto forse 20 km di sterrato in tutta la sua vita... due lezioncine non sarebbero male.
Non si tratta di volere guidare come Sala.. basta poter portare la moto fuoristrada con la sicurezza con cui lo si fa sull'asfalto (e anche lì ci sarebbe da dire....)

Allora come dice Jenk trovati qualcuno con cui iniziare a far off e poi a forza si sbagliare e esser preso in giro impari....
o pensi che io a 13 anni guidassi come adesso?

io usavo il TGM a 16anni per andare a bagnare i campi e tagliare le rive dei fossi , sempre di corsa sempre stanco morto, saltavo i ponti e i fossi per far prima, da li odiai il fuoristrada e la palta e amai l'asfalto nero pulito e gripposo .

Mi ricollego al pensiero di Jenk,
meglio uscire con che ne sa di piu' e imparare copiando la strada e rubando con l'occhio.
Se poi non si conosce nessuno....vada per il corso a pagamento.

Eddy ha scritto:Allora come dice Jenk trovati qualcuno con cui iniziare a far off e poi a forza si sbagliare e esser preso in giro impari....
o pensi che io a 13 anni guidassi come adesso?

Però un conto è imparare a 13 con un cinquantino, la (poca) prudenza di quell'età e tutto il tempo libero del mondo.
Diverso è cominciare da zero a 30-40 anni con una moto da 200kg (e 13k €) e solamente uno o due giorni la settimana a disposizione.

Caro Fabio (Maidiremai) hai fatto un arguta osservazione sulla quale da diversi anni
spesso e volentieri mi soffermo.
Per la verita' le mie osservazioni erano un tantino piu' generiche, nel senso che
senza distinzioni tra endurista, crossista o pistaiolo constatavo che molto spesso
un motociclista era disposto a spendere cifre importanti per uno scarico, una centralina
o per altri accessori (spesso non indispensabili per usare un eufemismo) destinati
alla propria moto ed invece quando si trattava di investire qualche soldo sul proprio
miglioramento e apprendimendo circa le tecniche di guida, lo stesso diventava improvvisamente
molto ma molto diffidente e restio, come se fosse un atto di lesa maesta'.
Curioso vero, magari la stessa persona era disposta ad accettare di buon grado il concetto che
per migliorarsi tecnicamente nello ski dovesse prendere qualche lezione da un maestro competente,
ma con la moto proprio no. (caspita, siamo tutti supermanici del resto vero?? )
Io credo che in molti casi non si trattasse di mancanza di offerta, ma di un certo tipo di mentalita' che
finalmente sta' cambiando, anche a beneficio della sicurezza del biker e di tutta la collettivita'.
Ovviamente non mi riferisco certo a chi gia' sa' condurre il mezzo e preferisce arricchire man mano
la sua tecnica facendo pratica nelle uscite con amici magari piu' esperti.
Ritengo per esperienza che se un corso viene tenuto da persone esperte e capaci rappresenta
un fondamento importantissimo su cui poi costruire e migliorare con la pratica e la costanza.
Alcuni erudimenti, soprattutto quelli base possono venire trasmessi ed appresi con una logica,
in modo che "l'allievo" capisca per esempio che un dato movimento inneschi nel mezzo una reazione
di un determinato tipo. Le stesse cose potrebbero venire certamente apprese anche in altro modo,
ma chissa' in quanto tempo e con quanti rischi e capitomboli facilmente evitabili.
La situazione comunque sta' decisamente migliorando, i motociclisti in generale sono decisamente
piu' consapevoli che per gestire al meglio e in sicurezza il proprio bolide (aumentando oltretutto il proprio divertimento) e' consigliabile seguire un corso dedicato e cio' non rappresenta certo un atto di "pubblica umiliazione" ma anzi un "valore aggiunto" al proprio status di centauro.
Attualmente poi, il mercato offre una grandissima scelta di scuole e corsi di vario genere, livello e costo.
Personalmente da una dozzina d'anni un corso di "richiamo" almeno una volta all'anno me lo faccio senza
indugi per mia "cultura personale".
Nella vita non si finisce mai di imparare

anche io come arzac, sto pensando di fare un corso, per eliminare migliorare la guida sia in on sia in off, ma continuo a pensarci e non mi decido mai.

in off leggero, ci vado e mi diverto, ma vado con molta attenzione perchè i 200kg si sentono soprattutto perchè non sono un esperto.

anche solo a guardare dei filmati su youtube su corsi x bicilindrici, capisci qualche trucchetto utile, ma certamente avere un'instruttore che ti vede e ti corregge è tutta un'altra cosa.

in un manuale reperito in rete, avevo letto questa considerazione, che chi è abituato ad andare in bici in fuoristrada, è avvantaggiato nel guidare la moto in fuoristrada, perchè le reazioni sono simili, accelerazione a parte. forse sarà per quello, perchè da ragazzino facevo le gare in BMX e anche adesso in MTB vado per le rive del ticino

uh...
Azzardo:
Probabilmente l'endurista non ha la neccessità di migliorarsi in generale sulla tecnica, perchè pensa che siano "finezze" per togliere secondi al giro e non per raggiungere posti inculati... (mule\pietraie\guadi impestati).
Magari l'endurista è più spostato verso un corso di navigazione, dove della tecnica di guida si parla meno, e magari insegnato a seguire un roadbook per fare qualche raid o il motorallly.

Io non sono un endurista e nemmeno un crossita, ho 2 moto da fuoristrada: exc200 e l'africatwin.
E' po' più di un annetto che mi son buttata nel fango, e inizio adesso ad avere un minimo di padronanza dei mezzi per permettermi di divertirmi in sicurezza (fango, sabbia etc..) senza dover vivere tutto con troppa fatica, ma io sento la sento eccome l'esigenza di migliorarmi

Cosi' come quando impari a sciare, mi viene naturale pensare che "guardare e copiare" non basta... un istruttore che ti corregga che ti dia qualche bastonata ci vuole. Sarà che sono alle prima armi, e ho ancora "l'umiltà" di pensare che -ad ogni uscita con persone competenti o meglio ancora corso- posso imparare e migliorarmi molto.

Poi, aprirei una piccola parentesi...
Magari è più un discorso da "ragazza", perchè spesso mi ritrovo a confrontarmi più con il sesso femminile sui livelli di guida:

Però parlo con alcune ragazze enduriste (amatoriali, ovvio...) e mi sento dire, <noooo, un corso in un campo da cross non lo farei mai, non mi interessa imparare a saltare avrei paura etc..etc..etc.>
Io la penso in maniera opposta, in qualsiasi caso, se fai enduro, sei fai cross, se fai motoalpinismo, per farlo bene e in sicurezza, devi avere il completo controllo del mezzo. Questo significa saper staccare le ruote da terra, saper tirare su' la ruota anteriore se ti serve a superare un ostacolo... insomma, trovarsi in qualsiasi situazione e sapertela cavare. Il campo da cross, per esempio per i salti è la palestra migliore: fai 40 volte lo stesso passaggio e dai e dai e dai e magari anche una gnucca come me impara.
Solo perchè scegli di andare per boschi, o in montagna, secondo me non significa che si è esonerati dall'imparare "tutto" su una moto da fuoristrada.

Ovvio che poi ci son un miliardo di livelli differenti,
a me di andare a zonzo per sterratoni, con l'africa o (con il 950) non mi basta più se non per turismo,
ho un 2tempi apposta per "giocare sporco" e voglio imparare e son sicura che la mia guida poi ne risentirà 100.000 volte in positivo.

Detto questo, Fabio...
me la sto facendo sotto...

Sono arrivato all'ADV che praticamente nulla sapevo di off......qualche anno fa con il DR600 ho fatto qualche esperienza....hem.. con qualche sdraiata imbarazzante, per cui arrivato alla bicilindrica ho deciso di applicarmi..
Dopo averla attrezzata per fare off (cosa per me fondamentale..) ho deciso di fare subito un corso con persona "qualificata"..da allora ogni anno faccio un w.e. sempre col medesimo istruttore...e devo dire che mi si è aperto un mondo nuovo davanti.....ora "porto" la moto come e dove voglio..ed il divertimento è aumentato esponenzialmente
Certo, non ho mai avuto compagnie di fuoristradisti..per cui la mia via è stata in un certo senso ..obbligata, però a mio avviso mi sento assolutamente di consigliare l' istruttore a chi ha intenzione di sfruttare a pieno le doti del bicilindrico in "off"

Io non ho mai voluto dire che un corso non lo farei mai e tanto meno che lo trovo umiliante come ha detto Giada, ma solo quello che è stato il mio iter per saper fare quel che faaccio (e non è un granchè). In più io l'enduro o l'off o come volete chiamarlo l'ho sempre fatto così, anzi, tutti gli sport li ho imparati così.
che sia per quello che mi son sempre fatto male!!!
Comunque io per carraie ho imparato prima coi mie amici e poi da solo quando questi hanno abbandonato le 2 ruote per le 4. Si, è vero che con un corso impari in un week-end quello che si imparerebbe in un mese o forse sei ma io ho imparato così e mi son sempre divertitissimo. Ovvio, come tutte le cose io le faccio di forza, infatti dai salti attero sempre storto, nel fango profondo spesso mi tocca metter giù i piedi. Ma son sempre arrivato d'appertutto (o dappertutto? )
Sapete cosa vi dico alla fine di tutto? Ogniuno faccia quel che vuole ma si ricordi di divertirsi e quando fa off si comporti da signore (o signora)
Un bacio a tutti e due alla Giada

Eddy ha scritto:e tanto meno che lo trovo umiliante come ha detto Giada

Non volevo assolutamente dire quello te lo assicuro... anzi!
tra quali righe l'hai interpretato?

Comunque quando si fanno dei corsi in fuoristrada, cosi' come in pista o su strada bisogna mettersi in testa una cosa secondo me:
NON ESCI IMPARATO.
Esci che hai qualche nozione in più e una solida base dove lavorare.. A distanza di tempo e assimilati i movimenti, tornare a fare il corso e rimettere a posto le cose e cosi' via. In una giornata puoi solo avere nozioni, ma prima che diventino automatiche son solo i km e il divertimento con gli amici...

Giada, una curiosità, dove fai del fuoristrada dalle tue parti? Mi piacerebbe provare ma dalle mie non ce nè, almeno non senza divieti.

che belle risposte...
sia in un senso che nell'altro, incomincio ad avere le idee un pò più chiare.

Penso che la principale differenza tra l'autodidatta e l' "allievo" sia la cognizione per cui si fanno certe cose nel primo caso la risposta più gettonata su di una domanda perchè è " boh!, lo faccio e basta..., fan tutti così!" nel secondo caso se si ha un buon istruttore il motivo è immediatamente esplicitato..
dalla posizione delle leve freno/frizione alla taratura delle sospensioni fino alla più piccola differenza delle posizioni in moto.
sarà che avendo due figli neo motociclisti il fatto di rispondere alle domande "perchè" mi dà un gran vantaggio, ma questo aspetto non lo trovo per nulla secondario.

Abitando per di più nel milanese le occasioni per fare enduro sono decisamente poche e arrivare preparato alle tanto sospirate uscite non fà guadagnare 6 mesi nella crescita del controllo della moto, ma 6 anni!

Ma l'aspetto più importante è l'osservazione da un altro punto di vista di ciò che fai.... o che pensi di fare!
E' come sentire la propria voce registrata.... è completamente diverso risentirla tanto da non sembrare noi stessi.

Quando giro e penso convinto "adesso ho i gomiti ben aperti" è qualcuno ti urla " apri di più quei gomitiiii!!!!" allora se riesci a correggerti, sei in grado di fare la differenza e di crescere.

Percorrere una mulattiera sarda o correre a 140 Km/h sulle dune Tunisine sono entrambe situazioni di enduro ma le similitudini si limitano alla parola "fuoristrada", quanto ci metteremmo a carpire le esperienze necessarie per affrontarle al meglio?

Per me un corso, una uscita nel WE con un professionista è una soddisfazione enorme perchè è un modo tangibile ed oggettivo di misurare i propri miglioramenti senza nulla togliere al divertimento, vi asssicuro che si ride anche lì ed anche molto.
Ho conosciuto persone bellissime (magari anche mediocri enduristi) che sono diventati i miei migliori amici e con i quali ho condiviso esperienze memorabili.

Aspetto con trepidazione il WE del 1° maggio dove farò addirittura due giornate, venerdì in enduro estremo (mia grande pecca e paura) affrontando quei ca@@o di gradini di pietra alti 70 cm che mi fanno morire sempre e sabato in campo da cross per diminure il tempo delle posizioni in sella nelle tre fasi di curva visto che lì la curva è sempre la stessa e la si può ripetere misurando i risultati.

E' anche bello alcune volte darsi degli obiettivi che non siano solo dei budget finanziari!!!!

Non sò se diveterò il "mago dei gradoni" o riuscirò a essere più plastico nella percorrenza in curva, ma sicuramente sarò un pilota migliore di oggi e mi godrò i progressi dei miei piccoli che passerà dallo sguardo di terrore che avranno affrontando il discesone della foto postata da Giada al sorriso per esserci riusciti.

Non voglio diventare un pilota o essere il più veloce del gruppo, lo faccio perchè mi piacciono le cose fatte bene, perchè mi diverte e perchè e bello sentire di aver fatto un passetto in avanti ripetto alla volta precedente.