Pagina 1 di 1

Giappone: ferma l'industria motociclistica

MessaggioInviato: 16 mar 2011, 22:48
da jenk
Honda, Yamaha e Suzuki fermano la produzione e il Tokyo Motorcycles Show, in programma il 25 Marzo a Tokyo, viene annullato

Immagine

Gli eventi catastrofici degli ultimi giorni sono stati un durissimo colpo per il Paese del Sol Levante.
Impossibile quantificare l'entità del danno provocato dal sisma e dal conseguente tsunami.

Anche il mercato motociclistico giapponese ha subito un duro colpo.

Honda, l'azienda più colpita, ha perso un suo dipendente per un crollo della parete nello stabilimento di Tochigi; alti 30 lavoratori sono rimasti feriti.
La Casa alata ha deciso di fermare la produzione fino al 20 Marzo.

Anche Yamaha ferma la produzione in tutti gli stabilimenti giapponesi dal 15 al 17 Marzo e c'è possibilità che tale termine venga prolungato.
Così come Honda, anche la Casa dei tre diapason ha disposto un piano di aiuto alla popolazione: fornirà 500 generatori per i soccorritori, 4.000 bottiglie di acqua potabile, 5.000 razioni alimentari di emergenza, e 300.000 mascherine chirurgiche.

Suzuki ferma la produzione nei suoi stabilimenti dal 15 al 17 Marzo, salvo nuovi comunicati.

Anche il Tokyo Motorcycles Show, grande evento motociclistico in programma per il 25 Marzo a Tokyo, è stato ovviamente annullato.

fonte moto.it

Re: Giappone: ferma l'industria motociclistica

MessaggioInviato: 16 mar 2011, 22:52
da trivella
sono dispiaciuto per tutto ma soprattutto per il cataclisma che è successo al popolo giapponese, gli sono vicino

Re: Giappone: ferma l'industria motociclistica

MessaggioInviato: 16 mar 2011, 23:52
da Patacca
:idol:

Re: Giappone: ferma l'industria motociclistica

MessaggioInviato: 18 mar 2011, 11:51
da francosuper
Sono vicino alle famiglie delle vittime e a tutta la popolazione Giapponese che reputo un grandissimo popolo per cultura e senso del dovere!
Sono nati con il senso del sacrificio per aiutare il loro prossimo... basta vedere gli operai che son rimasti dentro la centrale nucleare di loro iniziativa
mettendo in secondo piano la loro vita per cercare di salvare quella degli altri...

Re: Giappone: ferma l'industria motociclistica

MessaggioInviato: 18 mar 2011, 12:41
da mr tonino
se succedeva una cosa del genere in italia la fiat chiudeva per 5 anni e chiedeva solo soldi allo stato per pagare la cassa integrazione!

Re: Giappone: ferma l'industria motociclistica

MessaggioInviato: 18 mar 2011, 17:52
da jenk
Giappone: nessun danno allo stabilimento Kawasaki di Akashi A seguito di verifiche da parte del personale del grande complesso industriale, l'impianto di produzione principale dei motocicli Kawasaki di Akashi, risulta non essere stato coinvolto dal terremoto della scorsa settimana


Immagine

Approviggionandosi da un gran numero di fornitori da tutto il Giappone, l’azienda ha in questi giorni organizzato un piano per sopperire alle problematiche che si potranno verificare per il ritardo delle consegne delle parti, solitamente giornaliere.

Con la produzione rimasta a target fino al 16 marzo, la fabbrica sospenderà temporaneamente la produzione su tutte le linee meno una il 17 e il 18. Il giorno 21 marzo la produzione sarà fermata in concomitanza con una festività nazionale in Giappone. La produzione di moto Kawasaki di media cilindrata, presso la fabbrica in Thailandia, rimarrà inalterata e a pieno regime.

Le carenze di produzione saranno risolte con dei lavori straordinari durante il resto del mese, l'azienda sta facendo del suo meglio per conciliare la necessità di continuare nel normale svolgimento delle attività produttive con le comprensibili questioni umanitarie che richiedono interventi urgenti nelle regioni devastate del Giappone .

"Auspichiamo che non ci siano importati ritardi nella produzione e che la fornitura di moto e ricambi non rimanga eccessivamente coinvolta dai fermi previsti", ha detto Yasushi Kawakami, Managing Director di Kawasaki Motors Europe, che si trova in fabbrica questa settimana per una serie di incontri già in programma. "Il personale Kawasaki in Giappone, e in tutto il mondo, vuole estendere la sua più profonda solidarietà a coloro che continuano ad essere coinvolti in questo terribile evento".

fonte moto.it