da Misterkap » 1 feb 2019, 18:07
Intanto voglio farti sentire il mio abbraccio personale,seppur da remoto.
Condivido in pieno il tuo punto di vista, che richiede coraggiose e chiare scelte di vita. Soprattutto in un' epoca dove sembra che la vita di una persona debba essere scandita solo dagli aspetti economici. Pare che ognuno debba essere misurato e valutato solo per quel che guadagna o fa guadagnare. Già, ma nessuno chiede mai a quella persona: sei felice? Ti piace e gratifica il tuo lavoro? Sono contenti nella tua famiglia?
Niente. Si considera ogni uomo, non una persona, ma solo una unità produttiva.
E i media propongono i modelli vincenti cui fare riferimento, uomini freddi , devoti solo al "capitale ", cui sacrificare ogni cosa. Uno di questi era un celeberrimo manager, "malato di capitale " come amava definirsi, che procurando grande arricchimento a coloro già ricchissimi, si era ( giustamente ) procurato per sé stesso una invidiabile fortuna. Invidiabile?
A quale prezzo? Al prezzo della propria esistenza, alienando ogni momento di umano relax,da condividere con chi ti ama veramente. Davanti a tutto il lavoro, il profitto smisurato ad ogni costo, ignorando ogni necessità di umano e fisiologico riposo. Stressando sé stesso fino allo spasimo.
Poi quando sopravviene la malattia e la morte, ci si accorge quanto eri considerato in questo tipo di prospettiva. Nulla. Una unità produttiva dismessa. Liquidata con poche parole di circostanza. Avanti un altro!
Credo di aver fatto capire a chi mi sono riferito. Quella vicenda mi ha fatto tanto riflettere sulla vanità ed assurdità di modelli di comportamento che vogliono propinarci come esemplari.
Trovo tutto questo francamente non disumano, bensì contro l'uomo.
Voglio finire il mio "sproloquio" col dire al mio sconosciuto amico: ti voglio bene e ti ringrazio per la tua testimonianza.
Ciao!
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