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Isny. La Woodstock dell'Enduro

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jenk
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Isny. La Woodstock dell'Enduro

Messaggioda jenk » 11 ago 2009, 10:58

Internazionale Classic Gelaende a Isny, nel cuore della Germania per un tuffo nel passato della Regolarità d'epoca

Oltre 350 iscritti al tradizionale appuntamento con la gara - raduno nell'Allgau, tra ex piloti e marchi che hanno fatto la storia della disciplina in Europa


Isny (Germania) - L'aria è frizzante, la temperatura primaverile. Il caldo l'abbiamo lasciato a casa, sapendo che in Allgau se piove ci vuole la giacca, la felpa. Di sera ci sono 15 gradi anche se è fine luglio.
Ogni due anni siamo a Isny, in Germania, una delle culle del fuoristrada d'epoca. E' la Woodstock della motoregolarità, una sorta di happening di vecchie glorie e nuovi adepti della moto con due ammortizzatori e i freni a tamburo. Anche se le eccezioni non mancano.
C'è la classifica, ma alla fine ci badano solo quelli che vincono, perché quello che conta è l'atmosfera. Fatta di birra, salsicce, carne, odore di olio vecchia maniera, che ti riporta indietro a quegli anni '70 che, per chi scrive, vivevi a bordo pista sognando un cinquantino col Sachs mentre facevi le impennate con la Saltafoss.

Internationale Classic-Gelande Zuverlassigkeitsfahrt
Così si chiama la gara, è un tuffo nel passato che gli amici del motoclub Isny, in collaborazione con lo Spruchbeutel Team, offrono ogni anno dispari: oltre 350 iscritti, un vero record rispetto alle edizioni precedenti, con età comprese tra 18 e i 77 anni di Karl Knoke, pilota di casa con un Maico 175. Tedeschi e italiani i più numerosi, poi francesi, belgi, svizzeri, olandesi. E così, il venerdì pomeriggio, quando cominciano ad affluire i partecipanti più o meno con famiglie al seguito, inizia il rito al campo di gara.
C'è il tempo per piazzare camper, furgoni e auto con il carrello. Nel kit di ogni iscritto c'è già il trofeo ricordo, poi un sacchetto di plastica, per non sporcare se la moto perde olio. Durante la gara la zona di assistenza, infatti, è sull'asfalto, guai a sporcare la zona dei camper, sabbiosa, normalmente usata dai cavalli. Poi, il sabato, dopo il consueto briefing, via con la prova di accelerazione old style e la prova di trial.
Il rito si consuma piano piano, mentre scorazzi su e giù per il "fahrerlager", il campo di gara, per le ultime messe a punto, tra una Stolz e una "steak", tra gli sguardi curiosi, tra chi apprezza cosa cavalchi e chi curiosa indistintamente perché le moto "vecchie" attirano la simpatia di tutti.
Il buonumore cresce, e iniziano gli sfottò, qui si è tutti amici: gruppi, "pezzi" di motoclub in trasferta. Chi viene dall'Italia è rapito dalle varie Mz, Simson, Zundapp, Hercules, Sachs e Jawa, per non parlare delle innumerevoli BMW; noi, che a fare gli "sboroni" non siamo secondi a nessuno, facciamo vedere i nostri Fantic, i Gilera, i Puch Frigerio, gli Swm e gli Ancillotti.

Piove quasi sempre a Isny, ma stavolta siamo stati graziati: sabato sole e la domenica, il giorno della gara, l'acqua è arrivata al terzo e ultimo giro, giusto a rendere viscidi quei sottoboschi pieni di radici e terra scura buona da piantare i gerani. C'è il percorso rosso, dichiarato difficile nel corso del briefing; poi, la variante gialla, per chi ha compiuto 60 anni o ha un coefficiente pari a 100 calcolato tra età del pilota e della moto, e quella verde per i sidecar, che da queste parti sono una vera e propria tradizione.
Il rito prosegue, la domenica, andando al parco chiuso a prendere la moto per partire: nascondi l'ansia per l'attesa confrontando l'abbigliamento col tuo vicino di tabella.
Facce note e meno note: assenti quest'anno i nostri nomi più famosi, a partire da Alessandro Gritti, insieme a un bel po' di bergamaschi. A tenere alto l'onore degli ex campioni nostrani solo Gualtiero Brissoni, ovviamente vincitore di classe. Immancabile, invece, Herbert Scheck, 76 anni: un po' acciaccato dopo tante Dakar e ben 25 Sei Giorni, ma mai domo sulla sua Bmw Gs 800 del '77.

Bello e alla portata di tutti il giro, 35 chilometri, da ripetere tre volte, con due prove speciali cronometrate (la prima, come al solito, è libera): per un giorno l'enduro è padrone di un ambiente spettacolare, curato, prestato con gioia dai residenti che non lesinano un saluto al tuo passaggio.
Non è tutto oro, però, anche qui: stavolta ci si è messa anche la lega protezione uccelli a impedire un passaggio utilizzato due anni fa. Anche gli aquilotti vogliono rispetto. Ma ce n'è per tutti i gusti da quelle parti: prati che sembrano pettinati, tanto sottobosco, con le radici che si scoprono come tentacoli, giro dopo giro, tra canali sempre più profondi. Qualche bella salita che si apre all'improvviso entrando quasi al buio nel sottobosco.
Se non hai almeno un 175 fai fatica se è bagnato, la frizione "urla" vendetta. Poi qualche discesa impegnativa e veloce: l'altra volta ricordo il Gritti passarmi di slancio, con una facilità disarmante. Neanche sull'asfalto gli stavo dietro.
Di solito, tra le nostre valli, viviamo da fuorilegge quando si va a girare in fuoristrada, perciò fa un certo effetto vedere un contadino che ti fotografa mentre passi attraversi il suo prato liscio come un biliardo. O trovare la solita famigliola quando passi nell'aia di una fattoria lungo il giro. Qui il fuoristrada è vietatissimo, ogni stradina, asfaltata o no, ha il suo bel cartello di divieto per le due ruote: per un giorno, però, la festa è per tutti, per chi guarda e chi dà del gas. Il "giochino" volge al termine, è ora di fare armi e bagagli.
Ti accorgi di far parte di un bel movimento, grazie alla tua "vecchietta" che hai curato amorevolmente tutto l'anno. La protagonista è lei, col suo carico di storia: l'appuntamento è per il 2011. Mogli, amiche e sorelle stanno lì, in un angolo: la regina è la moto, per due giorni si può sopportare tutto. In fondo ogni due anni è un piccolo sacrificio.

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Re: Isny. La Woodstock dell'Enduro

Messaggioda bradipo ita » 11 ago 2009, 11:02

vaa,che bello!
Jenk...mi porti in giro col sidecar-cross.....che fico!!!! :mrgreen:
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Re: Isny. La Woodstock dell'Enduro

Messaggioda trivella » 11 ago 2009, 15:26

Jenk mi hai fatto tornare indietro nel tempo quando sbavavo vedendo le SWM, MAICO e le KTM ecc ecc.
che bello grazie sarebbe da andare a vederla
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