Netta presa di posizione della Infront Motor Sport sull'ipotesi di motori derivati di serie mescolati ai prototipi: "Chi è in difficoltà deve trovare la soluzione nel suo giardino, non nel nostro"
Brno – "I motori 1000 derivati dalla serie in MotoGP? Non ci provino!". Paolo Flammini, amministratore delegato della Infront Motor Sport, emanazione del gigante svizzero che detiene, tra l'altro i diritti dei Mondiali di Calcio, sbarra la strada al progetto che circola da qualche tempo nel paddock del campionato concorrente. "Non è una buona idea, per diversi motivi" spiega il manager romano. "Primo: il contratto con la FIM prevede che i motori derivati dalla serie possano gareggiare solo in Superbike, mentre la MotoGP è riservata ai propulsori prototipo. Secondo: una simile idea sarebbe contro la logica: il pubblico della MotoGP e la commistione tra 800 prototipi e le 1000 derivate dalla serie. Terzo: la MotoGP ha il problema di aumentare i partecipanti ma anche la SBK nel 2002 era in crisi profonda. Noi non abbiamo pensato neanche un momento di introdurre moto prototipo, quindi è bene che anche la MotoGP cerchi di risolvere le difficoltà guardando nel proprio giardino. Quarto: se la Dorna dovesse andare avanti in questo progetto, cosa che ci auguriamo non succeda, difenderemo i nostri diritti e l'esclusiva garantita dal contratto con la FIM in ogni sede possibile, anche legale. Questo per tutelare gli interessi di Infront, delle Case costruttrici che corrono in Superbike, dei team, dei media e degli appassionati".
fonte motonline.com