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E nata l'Associazione Team Supermoto

MessaggioInviato: 11 lug 2009, 16:57
da jenk
Marco Rigo nominato Presidente
Si chiamerà TAS (Team Associati Supermoto) e riunirà i maggiori team del supermotard


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Il 9 luglio 2009 in Carpi (MO) si sono riuniti i team impegnati nel supermotard agonistico ed hanno fondato l'associazione denominata TAS (Team Associati Supermoto).
Lo scopo sociale della TAS è di unire i team in un progetto costruttivo, ed affrontare o proporre cambiamenti e miglioramenti ai promoter e alle Federazioni di riferimento.
La sinergia che si cercherà di instaurare con i principali organizzatori di eventi o di campionati, servirà per far crescere o migliorare il supermotard, recependo e tenendo presente le necessità dei mercati e degli addetti ai lavori quali piloti, team ed organizzatori.
In tale sede sono stati nominati il Presidente sig. Marco Rigo ed il Vice Presidente sig. Giovanni Bussei

Alla riunione iniziata alle 17.30 e terminata alle 22.00 si sono incontrati per firmare gli accordi i sig.:
Franco Mollo - KTM Motoracing
Fabrizio Azzalin - CH Racing Husqvarna
Alfredo Bevilacqua - HM Honda Racing
Marco Rigo - Team Rigo Moto Suzuki
Davide Bacci - Lux Performance Suzuki Valenti
Massimo Migliorati - KTM Miglioracing
Simone Girolami - 747 TM Factory
Fabio Logi - H2O
Domenico Corbo - Nastedo Team KL
Giovanni Bussei
Marcellino Bivio - Cross 2R Husqvarna
Francesco Boselli - Team Magic Bike Evolution
Enzo Pergetti
Lorenzo Marchini - New team
Roberto Torriani - TDS
Maurizio Lucarini - Lucarini racing

fonte xoffroad.it

Re: E nata l'Associazione Team Supermoto

MessaggioInviato: 11 lug 2009, 21:11
da trivella
Miiiiii... il Rigo si fa avanti....
lo conosco e una persona fuori dal comune......
Il mio TTR cmq lo ha fatto andare forte con i suoi lavoretti :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Re: E nata l'Associazione Team Supermoto

MessaggioInviato: 11 lug 2009, 23:14
da bradipo ita
Se non sbaglio Bussei correva in SBK col team Bertocchi.

Comunque e' cosa buona e giusta questa associazione. :D

Re: E nata l'Associazione Team Supermoto

MessaggioInviato: 12 lug 2009, 10:28
da alfus2verdi
si correva in superbike con kawasaki....
se non erro bussei è pure nipote degli agnelli....
la leggenda narra che lui faceva tutte le trasferte(essendo privato) con un furgone adattato a camera da letto....hihihihihi

Re: E nata l'Associazione Team Supermoto

MessaggioInviato: 13 lug 2009, 10:47
da brontolo950
Mattia ha corso con un TTR250 di Rigo, veramente fantastica :idol:

Re: E nata l'Associazione Team Supermoto

MessaggioInviato: 5 ago 2009, 17:39
da jenk
Uniti per salvare il Motard

Come già accade in Formula Uno, i team del mondiale Supermoto si associano per risollevare la disciplina. La nostra intervista a Marco Rigo, presidente della nuova associazione



Team Associati Supermoto
E' questo il nome della neonata associazione che riunisce le principali squadre che partecipano al Mondiale Supermoto e che rappresentano le case costruttrici e gli importatori. L'adesione è aperta anche ai team privati minori, forse quelli che maggiormente patiscono la crisi della disciplina. L'associazione ha il chiaro obiettivo di dare voce alle richieste di chi, sino ad oggi, ha tenuto in piedi la "giostra" del Supermotard a suon di investimenti. Investimenti che di rado hanno portato il giusto ritorno alle aziende impegnate e agli stessi piloti. La nuova associazione ha eletto i suoi rappresentanti: Marco Rigo (presidente), Giovanni Bussei (vice presidente) e Alfredo Bevilacqua (segretario).

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Partiamo dai massimi sistemi. Il Supermotard è arrivato a un punto di non ritorno, c'è ancora il modo di raddrizzare questa situazione (assenza di pubblico, fuga degli sponsor, abbandono da parte di alcuni team)?
M.R.: "Ci siamo organizzati in un'associazione proprio perché crediamo che la situazione sia risolvibile. Ma ci vuole l'impegno di tutti, a partire dalla Federazione Internazionale (FIM) e dall'organizzatore Youthstream nel Mondiale, per arrivare alla DBO e alla Federazione Motociclistica Italiana (FMI) nell'Italiano. Il Supermotard è il nostro lavoro, ma anche la nostra passione più grande, a cui dedichiamo tempo e denaro. Ma, come per ogni lavoro, ci deve essere un ritorno economico. Che oggi purtroppo non c'è più".

Eppure l'attività di base non va male. I campionati regionali riscuotono un grande successo.
M.R.: "Appunto. Gli appassionati amano - e praticano - il Supermotard. E' ai piani alti, quelli del Mondiale e dell'Italiano, che la situazione va corretta. Manca il pubblico, non se ne parla, i costi sono diventati davvero troppo alti e le gare hanno perso la spettacolarità che aveva fatto la fortuna del Supermotard".

Questi i problemi. E la soluzione? Avete già in mente qualche proposta?
M.R.: "Partiamo dal monogomma. O lo togliamo e si torna al passato o modifichiamo le condizioni di fornitura delle gomme. Oggi ci costano uno sproposito e le mescole morbide durano pochi giri, creando un pesante aggravio di costi ai team, ma anche ai semplici appassionati. E' diventato tutto eccessivo: a un pilota ufficiale un treno di gomme dura 20 minuti, mentre un pilota amatoriale arriva a girare per un'ora. Non si può andare avanti così. Proponiamo che le gomme ci siano fornite al prezzo di costo. Altrimenti andrebbe valutata seriamente la possibilità di eliminare il monogomma".

Il monogomma ha tolto spettacolarità?
M.R.: "Dico di sì. Il grip elevatissimo costringe i piloti a percorrere traiettorie obbligate, i sorpassi sono più difficili e le derapate chilometriche appartengono all'amarcord. Con mescole più dure - e più durature - prenderemmo due piccioni con una fava: più spettacolo e sorpassi, meno soldi buttati in gomme. Se riusciamo ad abbattere la spesa per gli pneumatici, ne gioverà anche l'attività di base, vale a dire di tutti gli appassionati che corrono la domenica. E dobbiamo riconsiderare il tratto di fuoristrada. Negli ultimi anni è stato svilito ed è un gravissimo errore, perché il fuoristrada dovrebbe regalarci sorpassi, numeri e improvvisazione. Tutti ingredienti essenziali per creare lo spettacolo che il pubblico e gli sponsor ci chiedono. Abbiamo allo studio alcuni progetti per modificare radicalmente la parte off-road, li proporremo presto alle federazioni".

A proposito di spettacolo: manca il pubblico, eppure stiamo parlando di un Mondiale.
M.R.: "Ti dico una cosa banale. Quando arriviamo in prossimità dei circuiti che ospitano le gare, non troviamo più le locandine, gli striscioni che annunciano l'evento. È un peccato, perché la comunicazione va fatta sul territorio; se vai in un tal posto a correre un Gran Premio del Campionato del Mondo, la gente del luogo in primis deve essere informata. Altrimenti ritroveremo alle gare solo gli addetti ai lavori".

Il prossimo passo del Team Associati Supermoto?
M.R.: "Sarà quello di creare un tavolo di lavoro costruttivo con Youthstream, DBO e le federazioni per valutare insieme le proposte delle squadre impegnate nell'attività di vertice. I problemi oggi li conosciamo bene, è ora di metterci mano".

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fonte moto.it