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team bordone e ferrari, a gambe all'aria?

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jenk
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Re: team bordone e ferrari, a gambe all'aria?

Messaggioda jenk » 6 nov 2012, 19:14

Bordone-Ferrari Racing Team

Intervista a Renato Ferrari
L'intervista al General Manager del Team dopo gli ultimi avvenimenti che hanno portato al sequestro preventivo di parte del materiale della squadra


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Architetto, siamo alla fine del sogno? È vero quanto urlano gli scandalisti attorno alla storia del Bordone-Ferrari Racing Team?
RF. No, non è vero. Il sogno del Bordone-Ferrari Racing Team è sempre vivo. In un certo senso può essere considerato alla fine, ma solo perché dal sogno di due persone, Nicoletta Elisa Altieri Bordone ed io, Renato Ferrari, si è passati ad una realtà concreta che vive operativamente nel nostro quotidiano.

Perché tanta animosità nei vostri confronti, allora?
RF. Perché abbiamo fatto degli errori e c'è sempre un "nemico" pronto a calare la scure sugli errori altrui considerandoli premeditati.

Quali errori?
RF. Sono stati fatti errori di due tipi, entrambi legati al nemico numero 1 dell'imprenditoria: la passione. Se non ci fosse un briciolo di passione progetti come il nostro non potrebbero nascere, e non ne nascono perché sono irrazionali in rapporto con la realtà economica e sociale dei nostri tempi. Bisogna ricordare che siamo nati con il progetto di un piccolo Team per avvicinarci al mondo dei Rally. Abbiamo immediatamente suscitato un enorme entusiasmo, che abbiamo alimentato con la nostra passione costruendo un Team Rally come non se ne vedevano da tempo. Gli appassionati ci hanno chiesto una Dakar in grande, e abbiamo costruito la formazione che ha portato quattro Piloti nei primi dieci alla Dakar. Ci hanno chiesto l'Enduro, e in men che non si dica abbiamo creato la Squadra di Enduro, senza indugi. Abbiamo le risorse economiche per farlo e l'abbiamo fatto rispondendo sì alla nostra passione ed a quella dei tifosi.
L'errore principale che abbiamo fatto è stato quello di non considerare che ad una forza economica reale non ha corrisposto la necessaria fluidità finanziaria per tenere fede agli impegni presi nei tempi previsti. L'errore secondario, strettamente legato a quello principale, è stato quello di coinvolgere i nostri collaboratori in quella rincorsa che non è ancora finita, e che è stata resa difficile dall'entusiasmo che vi abbiamo posto portandoci ad essere spesso troppo ottimisti nella scelta dei tempi. Adesso che siamo in dirittura d'arrivo e stiamo raggiungendo l'obiettivo, il clima di sfiducia tende a prendere il sopravvento sulla realtà delle cose, generando le reazioni sbagliate e sensazionaliste che leggiamo in questi giorni.

Si parla di "maxi sequestro", il genere di titoli che le prime pagine sono solite associare all'attività criminale.
RF. È il genere di sensazioni che fanno male, soprattutto quando vengono da quelle persone che in realtà sono informate e che potrebbero alzare il telefono e chiedere direttamente, prima di lanciarsi alla cieca nella ricerca del titolo da prima pagina. Uno dei nostri fornitori si è arrabbiato, giustamente, ed ha fermato il materiale della nostra Squadra di Enduro. È un provvedimento provvisorio, che non ha impedito la ricerca di una soluzione amichevole, nel frattempo avviata, e che non coinvolge, come azzardatamente scritto, l'intera struttura del Bordone-Ferrari Racing Team di Milano. Ed è pura fantasia l'illazione secondo la quale staremmo "nascondendo" il materiale della Squadra Rally altrove.

Si parla anche del coinvolgimento dei Piloti e dei Tecnici nella crisi.
RF. Tutti sono coinvolti, anche noi personalmente, così come è giusto considerare che dobbiamo operare scelte atte a razionalizzare l'intero Progetto, proprio per eliminare i problemi di crescita che abbiamo avuto. Ci dispiace enormemente, soprattutto per gli Uomini che sono al nostro fianco e che sono rimasti fedeli alla causa non ostante le difficoltà di questi mesi. A tutti loro va la nostra eterna riconoscenza e tutta la nostra stima. Adesso siamo in una fase delicata. Abbiamo provveduto a regolarizzare tutte le posizioni personali e stiamo facendo la stessa cosa con i fornitori, a capo dei quali ci sono Uomini veri che hanno capito la situazione e che non ci hanno voltato le spalle. Sono giorni, ore concitate, nelle quali tutto può ancora succedere, ma crediamo di aver fatto le cose giuste, e proprio i prossimi giorni lo dimostreranno.

In concreto, qual è la situazione, oggi?
RF. Per prima cosa abbiamo provveduto ai pagamenti delle prestazioni dei nostri Piloti e dei nostri Tecnici. Parallelamente abbiamo iscritto la Squadra Rally alla Dakar, con tre Piloti ed un organico di 15 uomini. Il quarto Pilota parteciperà all'Africa Eco Race. Abbiamo razionalizzato anche la Squadra di Enduro, che conterà ancora di più sulle forze emergenti dell'Enduro Italiano, con l'inserimento di altri due giovani. Globalmente è un impegno colossale, e crediamo che da solo possa dimostrare la nostra sincerità d'intenti e la lungimiranza del Progetto. Fossimo, come qualcuno prova ad insinuare, dei "banditi" non avremmo certo fatto tutto questo. Un "bandito" non porta risorse e non ha progetti, si limita a scappare con la valigia piena di soldi. Noi siamo qui, presenti e raggiungibili in qualsiasi momento, abbiamo concretamente portato nuove risorse al Team, ai suoi progetti ed alla gente che collabora con noi.

Il tempo gioca un ruolo fondamentale.
RF. È il minore dei problemi, quando c'è la volontà di arrivare e di centrare gli obiettivi. Lo dimostrano i risultati che abbiamo ottenuto, la grandezza raggiunta dal nostro Progetto e le opportunità che abbiamo dato, e che continuiamo a dare, ai nostri Piloti.
Certamente è una corsa contro il tempo. Abbiamo venti giorni per imbarcare i nostri mezzi a Le Havre in partenza per la Dakar. Le moto arriveranno a Lima più tardi, in aereo, così abbiamo più tempo per rifinire la loro preparazione e per consentire ai Piloti di effettuare tutti i test necessari prima del Rally.

Lei è fiducioso, insomma?
RF. Molto di più, oso essere certo. Non per ambizione o presunzione, ma per il fatto che, esattamente come tutti quelli che ci hanno seguito, soffriamo delle stesse problematiche. Siamo con loro e come loro, e lottiamo per raggiungere gli obiettivi, questi sì ambiziosi e un po' presuntuosi, che ci siamo prefissati insieme a Piloti e Tecnici.

fonte xoffroad.it
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Re: team bordone e ferrari, a gambe all'aria?

Messaggioda jenk » 6 nov 2012, 19:15

Bordone-Ferrari, sequestrate le moto. Renato Ferrari: “Il team non si ferma”
Renato Ferrari replica a Moto.it sullo stato di crisi del team. I creditori hanno messo sotto sequestro i beni, ma la squadra si sta impegnando a pagare i debiti per far ripartire l’attività sportiva


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Bordone-Ferrari: sotto sequestro le moto e i mezzi del team
Questi i fatti. Al rientro dal Marocco, a fine ottobre, l’ufficiale giudiziario ha posto sotto sequestro il materiale del Team Bordone-Ferrari ospitato nei capannoni milanesi di Viale Forlanini.
Il sequestro posto in essere dagli agenti è stato richiesto dai creditori del team, che avrebbe contratto debiti per diverse decine di migliaia di euro con alcuni fornitori. In particolare verso la Casa di Pesaro TM, che ha fornito i motori e da cui sarebbe partita la richiesta di pignoramento.
L’iter giudiziario prevede che i beni vengano ceduti all’asta per soddisfare la richiesta dei creditori. In questo modo cesserebbe l’attività sportiva della squadra, sia nell’enduro che nei rally. Proprio per far cadere questa drammatica ipotesi, ci sono trattative in corso per arrivare a una soluzione extra-giudiziale che porti al dissequestro delle moto e dei mezzi per consentire a Bordone- Ferrari di riprendere a correre.

Renato Ferrari: “Abbiamo commesso degli errori per eccesso di entusiasmo, ma la nostra attività non si ferma”
Abbiamo contattato al telefono Renato Ferrari, team manager e proprietario della squadra milanese, per sapere direttamente da lui qual è la situazione partrimoniale del team e quali ripercussioni ci saranno sull’attività sportiva.

Renato Ferrari, come è nata questa situazione?
«Andiamo per sommi capi. La nostra squadra esiste da un anno, un anno soltanto in cui abbiamo fatto tantissime cose con una passione immensa. Abbiamo detto “sì” a numerosi progetti con il cuore. In questo modo però abbiamo superato il budget iniziale. Abbiamo commesso errori di gioventù, che però non ci fanno venire meno dagli impegni assunti con i fornitori. Ci è servito tempo per rifinanziarci. Non c’è alcun impedimento nei pagamenti, piuttosto dei problemi tecnici nell’adempiere agli stessi nei tempi dovuti».

Come si è arrivati al sequestro?
«La cosa è partita dalla TM (che fornisce i motori da rally al Bordone-Ferrari. Ndr), che a nostra insaputa ha fatto in via cautelativa un decreto ingiuntivo che ha bloccato le nostre moto. Avevamo concordato due tranche di pagamenti e non c’era alcuna intenzione da parte nostra di eludere gli impegni assunti. Nei prossimi giorni salderemo il debito con la TM».

Siete esposti con KTM Farioli, come qualcuno ha sostenuto?
«Con Farioli e la KTM abbiamo degli ottimi rapporti commerciali da tempo e non c’è alcuna esposizione finanziaria».

Di questa situazione hanno sofferto i piloti e i meccanici del team?
«I nostri piloti e meccanici sono stati tutti pagati. La scorsa settimana abbiamo ordinato alla banca 72 bonifici. I ritardi che ci sono stati sono imputabili ai tempi tecnici legati al rifinanziamento del team. Come ho detto più volte, abbiamo le spalle larghe e non soffriamo di problemi finanziari».

Ci parli dell’attività sportiva. Ne risentirà l’impegno nei rally? La Dakar è vicina.
«Saremo al via della Dakar con tre piloti molto forti: Viladoms, Botturi e Lopez. Paolo Ceci non sarà al via perché preferiamo, in accordo col pilota, che porti i colori del team nell’Africa Race, la corsa che si svolge in Africa».

Con che moto correrete la Dakar? Con la vostra motorizzata TM o con le KTM Rally?
«Correremo ancora con la KTM Rally. Sono un sognatore entusiasta e avrei voluto partecipare con la nostra moto, ma ho dato ascolto ai consigli dei piloti e dei meccanici. Mi hanno convinto a proseguire con le KTM, in attesa che la nostra moto svolga ulteriori collaudi il prossimo anno. E’ una saggia decisione, anche in considerazione dei costi che comporta correre alla Dakar con una squadra come la nostra. Ci vogliono circa 500/600.000 euro e non si possono correre rischi di natura meccanica».

Proseguirete a correre anche nell’enduro?
«Certo, a breve presenteremo il nostro nuovo team. Sono confermati Manzi e D’ambrosio, a loro si affiancheranno due giovani italiani perché è nostra intenzione creare un bel vivaio di talenti in Italia. Correremo con le KTM 125, ma anche con moto di altre marche. Visto che le moto le compriamo, vogliamo usare il meglio».

Dopo il primo anno senza aiuti esterni, nel 2013 avrete anche finanziatori in appoggio al team?
«Faremo ancora affidamento alle risorse interne. Però vi anticipo che abbiamo raggiunto un bellissimo accordo con Leika. Avremo il loro logo sulle moto della Dakar e realizzeremo nel mese di novembre una mostra fotografica sull’Africa insieme a questo prestigioso marchio».

fonte moto.it
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Re: team bordone e ferrari, a gambe all'aria?

Messaggioda jenk » 6 nov 2012, 19:17

Renato Ferrari risponde ufficialmente: debiti saldati !

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Una telefonata nella mattinata e una lunga chiacchierata con Renato Ferrari arriva a dissipare tutte le nubi, o quasi, che avevano oscurato l'orizzonte. Ferrari parla del team di enduro, dei pagamenti sospesi e di quelli fatti, delle moto bloccate per sicurezza e della squadra di rally che non è affatto al Merzouga Rally, come scritto sul sito della gara http://www.merzougarally.com/wp-content ... 012/10/E... (ed erroneamente anche da questo blog, non essendo personalmente sul posto)!




"E' vero - comincia a dire Renato Ferrari, deus ex machina del team Bordone Ferrari - abbiamo avuto problemi con i pagamenti arretrati e siamo rimasti in sospeso con diverse cose ma questo è accaduto per una crescita esagerata..."
In effetti queste parole Renato Ferrari le aveva usate già in passato, quando più di qualcuno, dai piloti ai meccanici lamentava qualche arretrato di stipendio e si era mormorato nell'ambiente di una ricapitalizzazione dei fondi economici, appunto. Sono poi intervenuti altri problemi "aspetti che hanno toccato la parte finanziaria" li definisce Ferrari, ed ecco spiegato il blocco dei pagamenti.
Poi enumera le date e le scadenze. "Con TM avevamo stabilito una serie di scadenze di pagamento e una di queste era prevista al 26 di ottobre, non capisco perchè il giorno 22 loro si siano presentati con l'ufficiale giudiziario; posso pensare che la loro sia stata un'azione preventiva, ma davvero non ne capisco il motivo. Con loro avevamo stabilito due scadenze, se ricordo bene, una a ottobre appunto e l'altra al 15 di novembre".
Le moto quindi, ora, sono state bloccate in misura cautelativa e "nessuo può toccarle o accedervi, ma questo non significa che ci siano i sigilli" ha sottolineato Ferrari. E poi parliamo di pagamenti. "Mercoledì scorso abbiamo emesso ben 72 bonifici ! Abbiamo pagato tutti quelli che avanzavano da noi: piloti, meccanici, fornitori, e poi ancora i sottofornitori dei fornitori, ecc ecc".
A questo punto parliamo di futuro. Lasciamo stare l'enduro e pensiamo, e concentriamoci, sui rally che sono molto più vicini.
Nonostante quello che sta scritto sul sito del Merzouga Rally nella lista dei partenti, non c'è nessun elemento del Bordone Ferrari presente alla gara ! Nè Ceci che doveva avere il numero 1, nè Botturi, nè Viladoms che era il numero 2 ! Nè tantomeno Renato Ferrari che invece è qui a casa a sistemare un po' di cose. "Abbiamo deciso di non andare in Marocco per varie ragioni, in accordo con il team manager Jordi Arcarons. I ragazzi stanno preparandosi in modo diverso al momento e non è escluso che si vada in Marocco prima di partire per la gara di gennaio".
Ma il team da chi sarà formato? "Ci sarà il nostro Alessandro Botturi, insieme a Chaleco Lopez e Jordi Viladoms". E gli altri? "Gerard Farres non fa più parte della nostra squadra, ha preso una via diversa e ora è nelle fila di un altro team, mentre Paolo Ceci correrà all'Africa Race. Lui non aveva mai provato l'esperienza di una Dakar in Africa e così abbiamo pensato - visto che l'organizzazione dell'Africa Race ce lo ha chiesto - di mandarlo a correre lì a fine dicembre, cosa alla quale lui teneva particolarmente".
E infine la domanda tanto attesa: con che moto correrete alla Dakar? "Useremo ancora la Ktm 450. Abbiamo deciso di non utilizzare la nostra moto, quella nuova, perchè sarebbe troppo rischioso. Il mio sogno di sviluppare una moto completamente nuova in così poco tempo non è realizzabile, me ne sono reso conto, e quindi non vogliamo rischiare. Non potrei mai permettere, nè accettare che uno dei nostri piloti resti a piedi alla Dakar per un contatto elettrico o per una sciocchezza simile. Non voglio rischiare, e per questo andremo con le Ktm classiche". E in futuro? "Continuiamo a lavorare sulla nostra moto allo scopo di renderla affidabile e nella prossima stagione, spero, potremo usarla in tutte le gare".

fonte quellidellafrica.myblog
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Re: team bordone e ferrari, a gambe all'aria?

Messaggioda jenk » 6 nov 2012, 19:22

Aspetto di capire meglio la faccenda, visto che gli ultimi tre articoli (interviste) me li hanno confusi ancor di più.

Prima di arrivare ad un decreto ingiuntivo che autorizza un giudice, ci sono molti passaggi che non vengono menzionati e non potevano essere all'oscuro di cosa stava succedendo :roll:
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Re: team bordone e ferrari, a gambe all'aria?

Messaggioda wave75 » 6 nov 2012, 20:01

jenk ha scritto:Aspetto di capire meglio la faccenda, visto che gli ultimi tre articoli (interviste) me li hanno confusi ancor di più.

Prima di arrivare ad un decreto ingiuntivo che autorizza un giudice, ci sono molti passaggi che non vengono menzionati e non potevano essere all'oscuro di cosa stava succedendo :roll:


sicuramente la situazione è complessa...
emotivamente spero solo che sia solo un brutto incidente di percorso e che il team continui per la sua strada.

Di sicuro un team che nasce dal nulla e nel giro di un anno mette in piedi una roba del genere deve far parecchia invidia a diversi concorrenti.
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Re: team bordone e ferrari, a gambe all'aria?

Messaggioda miscelatore » 6 nov 2012, 23:20

jenk ha scritto:...Il sequestro posto in essere dagli agenti è stato richiesto dai creditori del team, che avrebbe contratto debiti per diverse decine di migliaia di euro con alcuni fornitori. In particolare.....
fonte moto.it


tutto questo casino, solo per qualche decina di migliaia di euro?


comunque, anch'io non ci sto capendo più niente...

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Re: team bordone e ferrari, a gambe all'aria?

Messaggioda thecapitan » 6 nov 2012, 23:49

E' logico e normale non avere ben a fuoco la situazione,
del resto come potremmo dall'esterno avere piena cognizione di cio' che
e' accaduto e che sta' accadendo tutt'ora quando la vicenda e' di difficile interpreazione
anche per chi magari e' ben piu' addentro di noi ?
Per esperienza (e non mi riferisco solo a questa vicenda) trarre conclusioni azzardate
senza basi concrete ma su sensazioni e sentito dire, porta spesso a svarioni colossali.
Per questo credo sia meglio limitarsi ad osservare sperando per il bene di tutti e del nostro sport
che tutto si risolva per il meglio. :wink:
"L'unico limite a quanto in alto possiamo andare e' quanto crediamo di poter salire."
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Re: team bordone e ferrari, a gambe all'aria?

Messaggioda lucajudoka » 7 nov 2012, 9:40

Jenk concordo con te pienamente. Il decreto ingiuntivo è una cosa e il pignoramento è un'altra e in mezzo ci sono un casino di passaggi tutti UFFICIALISSIMI. Dire che hanno fatto (TM) a loro insaputa (BF) è proprio grossa assai.
Mi sembra ancora più assurdo che uno che sottoscrive un piano di rientro con il cliente, prima della scadenza di quanto concordato, mette in atto un sequestro (con tutti i tempi poi che la cosa richiede per diventare operativa con tanto di ufficiale giudiziario).
Messa così non ha alcun senso.
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Re: team bordone e ferrari, a gambe all'aria?

Messaggioda superclod » 9 nov 2012, 19:33

Jordi Viladoms lascia il team Bordone-Ferrari

A poche settimane dal via della Dakar 2013 si fa difficile la situazione del team italiano. Il forte pilota spagnolo lascia la squadra, smentendo di fatto quanto dichiarato dal manager del Bordone-Ferrari a Moto.it negli scorsi giorni.
Viladoms è già alla ricerca di una squadra con cui partire per il Sud America. Si tratta, visti i tempi davvero ristretti, di un'impresa nell'impresa. Jordi ha conquistato il secondo posto nel Mondiale Rally Cross Country con il team Bordone-Ferrari nel 2012, una stagione che l'ha visto competere con i più forti specialisti al mondo.
Lo spagnolo ringrazia quindi pubblicamente Renato Ferrari e lo staff italiano, ma preferisce separarsi a causa delle incertezze legate alla continuità del progetto. Incertezze che dipendono dalla difficile situazione finanziaria e dal rapporto coi fornitori del team, come vi abbiamo spiegato in questi giorni nell'intervista realizzata al proprietario del team.
Viladoms è già alla ricerca di moto e sponsor con cui schierarsi alla Dakar 2013 che parte a gennaio. Da parte sua va un grande in bocca al lupo alla sua vecchia squadra, affinché possa risolvere in tempo i problemi in cui è incappata e schierare, come annunciato, Botturi e Lopez al via della corsa.

da moto.it
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Re: team bordone e ferrari, a gambe all'aria?

Messaggioda wave75 » 9 nov 2012, 20:05

io non vorrei fare congetture ma... ricapitolando

Bordone e ferrari prende i motori da TM
TM schiera zanotti alla dakar con un team
Bordone e ferrari poteva dire davvero la sua a livello di classifica
TM è il fornitore che ha messo i bastoni fra le ruote a BF....

ma non è che le due cose.... mah.... certo qualche dubbio
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Re: team bordone e ferrari, a gambe all'aria?

Messaggioda superclod » 9 nov 2012, 21:03

wave75 ha scritto:io non vorrei fare congetture ma... ricapitolando

Bordone e ferrari prende i motori da TM
TM schiera zanotti alla dakar con un team
Bordone e ferrari poteva dire davvero la sua a livello di classifica
TM è il fornitore che ha messo i bastoni fra le ruote a BF....

ma non è che le due cose.... mah.... certo qualche dubbio



Il problema è che BF ha ricevuto i motori da TM e non li ha pagati (così come ha fatto anche con altri fornitori e con i piloti). E' per questo che c'è stato il sequestro.
Poi, tutto è possibile...
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Re: team bordone e ferrari, a gambe all'aria?

Messaggioda fedster73 » 9 nov 2012, 21:24

Piccolo chiarimento procedurale:
Richiesta decreto ingiuntivo --> concessione decreto e sua notifica. Da questa, devono passare 40 giorni quale termine per l'eventuale opposizione ( salva la provvisoria esecutorietà). In mancanza di opposizione, si richiede l'opposizione della formula esecutiva, che implica la tassazione del DI presso l'agenzia entrate ( che richiede almeno una diecina di giorni. Quindi si può procedere esecutivamente con la notifica dell'atto di precetto e quindi, non prima di 10 gg dalla notifica di questo ( e non dopo 90), con il pignoramento, nelle sue varie forme.
Ciò, peraltro, tenendo presenti i termini di sospensione feriale dell'attività giudiziaria tra il 01/08 ed il 15/09.
In questa parentesi temporale non e'astrattamente possibile ottenere un decreto ingiuntivo.

Un pignoramento del 22 ottobre, deve quindi esser partito almeno 60 gg prima, ossia in agosto, ma questo implica che sia partito l'Iter a luglio.

Insomma.. Bordone e Ferrari verosimilmente in vacanza..
Notifica presso la sede legale del team dove , visto il periodo estivo/feriale, e' verosimile che le informazioni siano arrivate tardi ai titolari..
Ci sta che i passaggi c.d. Ufficiali, ossia le notifiche, siano rimaste non subito recepite e le cose siano precipitate..

Fa specie, quanto meno a me, che posto un piano dilazionato di pagamento, dato per rispettato, il giudice abbia concesso il DI(ci sta se lo concede per il residuo, ma non per l'intero).
Inoltre fa specie un pignoramento di tutto il possibile ( immagino un valore molto elevato) a fronte di un debito di " poche decine di migliaia di euro"..
Boh, staremo a vedere..

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