KTM Forum Italia - Unofficial Italian Community

La Dakar 2012

Commenti e curiosità dalle competizioni.

Moderatore: Moderatori

Avatar utente
strydog
 
Messaggi: 1826
Iscritto il: 21 set 2009, 14:41
Località: Chiedimelo per MP, se ti conosco te lo dico :P

Re: La Dakar 2012

Messaggioda strydog » 14 gen 2012, 17:21

Secondo il sito ufficiale della dakar, causa del ritardo di Coma è un errore di navigazione al Km 207. Sportivamente parlando mi dispiace per Marc, da "tifoso" sarei contento se Despres riuscisse a vincere per distacco, almeno non gli si potrà rinfacciare che l'ASO gli ha regalato la famosa tappa del pantano.
I motociclisti cattivi quando muoiono vanno in autostrada
BlackTour2012 work in progress...
Fondatore e presidente della L.A.B. Lega Abolizione Beauty
(se anche la tua donna si porta dietro un container al posto del beauty scrivimi, sei socio anche tu! )

jenk
Fondatore
 
Messaggi: 19195
Iscritto il: 21 gen 2009, 1:26
Località: Monza (MB)

Re: La Dakar 2012

Messaggioda jenk » 14 gen 2012, 19:49

Dakar 2012, 12a Tappa: Fermi tutti, per un momento
Quello che hanno fatto Cyril Despres e Marc Coma nella 12ma tappa è una di quelle cose che meritano un momento di riverente riflessione


Immagine

Arequipa, 12 gennaio 2012
Il grande cinema della Dakar
Quello che hanno fatto Cyril Despres e Marc Coma nella 12ma tappa è una di quelle cose che meritano di essere riviste, registrate e messe in biblioteca per essere ammirate ancora, ogni volta che viene in mente di godersi un grande spettacolo. Una di quelle cose che meritano un momento di riverente riflessione. I due grandi Rivali avevano davanti a loro una tappa relativamente corta, con una parte tecnicamente davvero difficile, ed un carico di responsabilità tattica insostenibile per qualsiasi comune... Pilota. Ma il difficile, per quei due, consiste nel fatto che ogni volta che abbassano la maschera sugli occhi, hanno già alzato l'asticella di un tanto. E che sia l'uno o l'altro ad avere avuto l'idea di alzarla, magari per fare un dispetto all'avversario, l'altro lo segue, e non ci inciampa.

Despres è partito davanti, l'ombra di Coma già nella testa prima che dietro le spalle. Doveva proteggere un vantaggio risicato, ed è andato avanti come una saetta. Coma, quattro minuti più indietro, aveva un obiettivo intermedio, Farres, che avrebbe potuto aiutarlo a colmare il gap. Ma il collega spagnolo gli è stato di ben poco aiuto, ed in quattro e quattr'otto era già archiviato. A quel punto Despres e Coma hanno mandato in scena un "parallelo" da brivido. Ciascuno aveva la sua pista da scoprire davanti alle ruote, l'obbligo di forzare il ritmo ed il dovere di non sbagliare. Qui diventa difficile: riuscire a fare bene tutte le cose, e senza commette errori. Te ne basta uno, e sei cotto, hai buttato una Dakar e undici giorni. Per cento chilometri è andata avanti così. Media elevatissima, e massimo rendimento. Senza errori. Dopo cento chilometri, trenta secondi ripresi da Coma. Niente. Coma magnifico, Despres superlativo. Poi sono venuti i trenta-quaranta chilometri più difficili. Le dune, un serpente di curve disegnate sulla sabbia: Coma ha spinto forte, fortissimo, ed in quel relativamente breve tratto ha centrato il suo obiettivo, agganciando l'avversario per passarlo poco prima della linea d'arrivo. Sulle dune Despres era preda un po' più facile, bisogna ammetterlo, specialmente con il sole alto che cancella i rilievi.

Oggi le parti sono invertite. In tutti i sensi. Di classifica, di margine da recuperare, di ordine di partenza (Coma ha ancora più lavoro, secondo una logica elementare, di quello che ha avuto Despres ieri). Di certo l'asticella sarà posizionata ancora più in alto, e non vale la pena di pronosticare o di avventurarsi in una soluzione teorica. Ce lo faranno vedere loro, i due Super Campioni, come risolveranno una questione che è strettamente personale.

Loro due. Ecco il momento di riflessione. Loro due sono la Dakar. La migliore espressione pubblicitaria della corsa di ASO, tanto certa che proprio gli organizzatori ci hanno prov(oc)ato, con una campagna che paventava la fine della loro era. Immaginate per un attimo una Dakar senza uno dei due. Poca cosa, siamo d'accordo? Una passeggiata dell'unico presente, a fare il bello ed il brutto tempo tra gli aspiranti all'Olimpo dei Rally, il risultato già inciso sulla targa del trofeo. Coma, o Despres, contro i pur bravi Rodrigues, Viladoms, i Barreda o gli Svitko, o i Botturi, speriamo, che verranno. Qualsiasi ambizione "dakariana", così pure come ogni sogno, passa ancora attraverso quel Binomio, o vi si infrange. Non c'è storia, oggi. Domani, forse, dopo domani, certamente, ma non oggi e finché i due Leoni restano in circolazione e seminano il panico nella foresta. Era bello quando Francisco Lopez era a posto, come due anni fa, o come l'anno scorso. Il cileno è stato l'unico a mettere un po' di sale nel dialogo a due che dura da sette Dakar, dicendo la sua. Si può avere simpatia per l'uno e non soffrire l'altro (anche tra di loro è corso sangue non troppo buono, del resto), ritenere alternativamente l'uno e l'altro più forte, più grintoso, più astuto. Sostenere da una parte l'estetica della guida o dall'altra la "sporca" brutalità dell'efficienza. Si può forzare una "grading list", corta, eh? e preferire l'uno o l'altro, ma questa è personalizzazione del giudizio, variabile retorica di opinione. Basta invertite l'indirizzo del giudizio, e trovare che la "classifica" regge lo stesso. La verità è che entrambi sono in grado di fare cose grandi, come nessun altro. La Dakar di oggi è di quei due là, che si scannano per un minuto con un'ora di vantaggio sul resto del peloton, e che ogni volta che non vincono, perchè capita che commettano un errore e sbaglino strada, o che si tuffino inoportunamente in una piscina di fango, per qualcun altro è arrivata l'ora dell'exploit, dell'evento, del fatto inedito, dell'eccezione.

Dopodomani uno dei due passerà in vantaggio sull'avversario, per un anno. La Dakar viene una volta all'anno, e questa che si chiude a Lima è la bella che si giocano Coma e Despres dopo aver ottenuto tre vittorie ciscuno ed aver chiuso ogni porta d'ingresso al regno della Dakar dal 2005. Domenica si romperà un equilibrio perfetto, ecco perchè è bello, a due giorni di distanza, fermarsi un attimo e riflettere sulla grandezza di quella coppia di Assi, presi nell'ultimo momento in cui sono ancora perfettamente alla pari. Un momento emblematico, perchè fissa il valore atletico di due individui sensazionali, e di un'epoca che, una volta che sarà finita, passerà direttamente alla leggenda. Domani sarà il giorno di Coma o di Despres, oggi è il giorno di Coma e Despres.

Piero Batini

fonte moto.it
A dar risposte sono capaci tutti, ma a porre le vere domande ci vuole un genio..
by Oscar Wilde
KTM Race LC Carbon Limited Edition

jenk
Fondatore
 
Messaggi: 19195
Iscritto il: 21 gen 2009, 1:26
Località: Monza (MB)

Re: La Dakar 2012

Messaggioda jenk » 14 gen 2012, 19:49

Dakar 2012, 13a Tappa: Secondo posto per Despres, che prende il volo
Tappa Cruciale densa di colpi di scena. Coma avvicina l'avversario, poi sbaglia strada. A Pisco vince Helder Rodrigues, Viladoms terzo dietro a Despres.


Immagine

Pisco, 14 gennaio 2012. Penultima Tappa della dakar 2012
Cento partenti e cento chilometri scarsi di trasferimento dal bivacco di Nazca, poi dentro nella Speciale, 275 KM, tracciata tra la Pampa di Huayury e l'altopiano del Gran Tablazo de Ica, un "accidente" morfologico coperto di dune di sabbia. La Speciale costeggia l'Oceano Pacifico, passa non lontano da Punta Infiernillo (un altro nome evocativo della natura ambientale "sinistra" della Prova) e dalla citta di Ica, e si conclude in prossimità del bivacco posizionato poco a Sud di Pisco. Rifornimento e neutralizzazione al KM 120. Solo un terzo della Speciale corre su terreni più duri, il resto è sabbia, cordoni di dune isolati e in sequenza. Oltre alla tecnica pura, necessaria per non soccombere tra le "pieghe" del mare di sabbia, sono ancora una volta chiamati in causa l'istinto e l'esperienza dei "navigatori", che devono rispettare ben 35 waypoint sulla loro rotta. Come ieri, ma molto più difficile di ieri. Marc Coma ha vinto a Nazca, e parte per primo, Cyril Despres, che ha chiuso alle spalle anche di Joan Barreda e Jordi Viladoms, sei minuti dopo. L'impostazione tattica della Tappa è simile a quella della della giornata precedente, ma con ruoli invertiti per i due Piloti di testa, attesi ad un nuovo, avvincente duello, forse l'ultimo di questa Dakar.

Coma fuggitivo, con un compito difficilissimo davanti a sè, Despres inseguitore, e ulteriormente favorito dall'ordine di partenza. 50 chilometri di Speciale, ed ecco il primo waypoint di passaggio. Joan Barreda ha raggiunto Marc Coma, e lo segue da vicino, ma è Cyril Despres che prende l'iniziativa. Il francese passa con il miglior tempo, davanti ai portoghesi Helder Rodrigues e Paulo Gonçalves. Marc Coma è staccato, oltre tre minuti e mezzo, indietro in decima posizione. Despres torna virtualmente in testa al Rally. La situazione diventa ancor più cruda al CP, al rifornimento, quando il ritardo di Coma rispetto a Despres sale a più di cinque minuti. Despres è sempre il più veloce, e più rapido di Barreda, Rodrigues e Gonçalves. Non fosse una tappa con moltissima e difficile navigazione, sarebbe da rimanere sconcertati. La verità è che Despres, che corre lungo i solchi delle ruote di Coma, sta sfruttando alla perfezione una situazione logica, ed il rebus della vigilia compone pian piano, ma sempre più chiaramente, il suo nome nella soluzione finale.

Quando mancano 120 chilometri circa all'arrivo, la pista piega ad Est. Sbaglia Barreda che prosegue verso Nord, ma non Coma, né Despres, che restano sulla pista giusta, il francese navigando ormai a vista. Poi Despres rallenta per un paio di piccoli errori di navigazione, Coma riparte istataneamente all'attacco
, e la Dakar torna sul filo del rasoio dei secondi. Prima di entrare nell'ultimo, difficilissimo tratto di dune del "Tablazo", il suo ritardo da Despres scende a poco più di due minuti. Il miglior tempo parziale è quello di Helder Rodrigues.

Le dune peruviane del gran finale, nessun rimpianto per quelle africane, ed ecco il colpo di scena, che arriva quando mancano 70 chilometri al traguardo. Marc Coma parte su una direttrice sbagliata e si allontana dalla rotta ideale, quindi rientra sul tracciato del road book, ma lascia sulla pista dieci minuti, fatali. Despres, a quel punto primo davanti a Rodrigues e Ullevalseter, ha la Dakar offerta su un vassoio d'argento: il suo vantaggio nella generale sale a più di undici minuti.

Finale. Coma tira i remi in barca. Ci ha provato, ma non ci è riuscito. Helder Rodrigues taglia per primo il traguardo di Pisco. Alle spalle del Campione del Mondo portoghese Cyril Despres, quindi Viladoms e Barreda, Alessandro Botturi stratosferico al 7° posto. Coma è molto indietro, 13 minuti e mezzo dal vincitore della penultima Tappa. Di più, lo spagnolo è ora a undici minuti dal leader della Corsa, definitivamente (ora è possibile dirlo) Cyril Despres.

Classifica
Rodrigues, PRT, Yamaha, 3h 21' 16"
Despres, FR, KTM, + 0' 47"
Viladoms, ES, KTM, + 3' 00"
Barreda, ES, Husqvarna, + 5' 13"
Gonçalves, PRT, Husqvarna, + 5' 46"
Ullevalseter, NOR, KTM, + 5' 55"
Botturi, ITA, KTM, + 6' 32"
Verhoeven, NLD, Sherco, + 6' 38"
Faria, PRT, KTM, + 7' 06"
Svitko, SVK, KTM, + 10' 13"
Coma, ES, KTM, + 13' 25"


Piero Batini

fonte moto.it
A dar risposte sono capaci tutti, ma a porre le vere domande ci vuole un genio..
by Oscar Wilde
KTM Race LC Carbon Limited Edition

jenk
Fondatore
 
Messaggi: 19195
Iscritto il: 21 gen 2009, 1:26
Località: Monza (MB)

Re: La Dakar 2012

Messaggioda jenk » 14 gen 2012, 19:54

Peccato :|

Ha provato .... ha provato, tentando di far sbagliare anche l'avversario, che l'ha seguito tutto il giorno .... e non ha "abboccato".
La "carta" della disperazione possiamo definirla, l'ultima possibilità favorita dall'ordine di partenza (e dai problemi al cambio) .... è andata male ma resta il migliore, colui che inventa e osa dove gli altri non lo fanno e pensano a seguirlo (il riferimento è alla 10° tappa, dove "cirillo" poteva già chiudere la gara .... e non l'ha fatto).
L'articolo prima di quello della penultima tappa è molto vero.
Bravo Marc resti il migliore (per me) e "complimenti" a "cirillo".

Ora però difendi almeno il secondo posto (anche se "scoglionato").
A dar risposte sono capaci tutti, ma a porre le vere domande ci vuole un genio..
by Oscar Wilde
KTM Race LC Carbon Limited Edition

Avatar utente
dakanzi
 
Messaggi: 675
Iscritto il: 21 apr 2009, 17:56
Località: Palermo

Re: La Dakar 2012

Messaggioda dakanzi » 14 gen 2012, 20:08

Merd@ :cry:

Per me Coma rimane il migliore ... basta solo guardare come ha attaccato per tutta la Dakar e come attraversava i fiumi senza fermarsi mai
A volte si cambia ..... a volte in meglio .... a volte in peggio

jenk
Fondatore
 
Messaggi: 19195
Iscritto il: 21 gen 2009, 1:26
Località: Monza (MB)

Re: La Dakar 2012

Messaggioda jenk » 14 gen 2012, 20:19

strydog ha scritto:Secondo il sito ufficiale della dakar, causa del ritardo di Coma è un errore di navigazione al Km 207. Sportivamente parlando mi dispiace per Marc, da "tifoso" sarei contento se Despres riuscisse a vincere per distacco, almeno non gli si potrà rinfacciare che l'ASO gli ha regalato la famosa tappa del pantano.

Questo lo vedo difficile, nella testa degli appassionati che non leggono SOLO la classifica finale :wink:
Un conto è poter amministrare i quasi 9', tempo che con l'alternanza della partenza e il "giochetto" di prendere il primo delle ultime tappe, sarebbe stato INCOLMABILE (fino all'errore della disperazione di oggi, ultima possibilità che Marc ha tentato, dopo i problemi al cambio "come se non bastavano").
A dar risposte sono capaci tutti, ma a porre le vere domande ci vuole un genio..
by Oscar Wilde
KTM Race LC Carbon Limited Edition

Avatar utente
Vincenzo
Fondatore
 
Messaggi: 3370
Iscritto il: 21 gen 2009, 18:31

Re: La Dakar 2012

Messaggioda Vincenzo » 14 gen 2012, 21:31

I miei pensieri....
Despres ...........non l'ha meritata fino in fondo.......ci sono sempre troppi ma sulle sue spalle......colpa della ASO in primis.
Coma........... l'ha un pò regalata all'inizio quando ha sbagliato nella navigazione, comunque resta un passo avanti a Despres,è un pilota piu completo, ha sempre dimostrato di essere migliore sulla navigazione, e piu veloce sia su sabbia che sul duro.
Il rally......mi piace sempre meno, al di là della bellezza del territorio (innegabile) la manina della ASO è troppo presente, le regole sono da rivedere perchè stiamo andando sempre piu verso una gara di velocità a tappe. Poi con la regola che il vincente parte per primo il secondo per secondo e via dicendo, si creano degli strani giochetti che falsano un pò troppo la gara.
KTM......nonostante la riduzione di cilindrata, guardando la classifica generale nelle prime 20 posizioni è ancora la moto da battere, sarebbe bello che però togliessero la possibilità di cambiare il motore a piacimento, ci sarebbero piu possibilità per tutti.
Botturi.....un grande risultato.....meritatissimo
Rodriguez......meritava di piu anche se contro gli altri due c'è poco da fare......bravo
Svitko.......fantastico piazzamento, e col motore originale, complimenti
Barreda......gran manico ha dato del filo da torcere ai grandi......uno dei pretendenti alla vittoria nelle future gare....data l'eta ha tutto il tempo per farlo.
Manuel Lucchese......."uno di noi"....ci ha fatto sognare.....peccato non sia riuscito ad arrivare a Lima, ci ha provato fino alla fine percui niente rimpianti, e questo è l'importante,speriamo di rivederlo l'anno prossimo per riprovarci.
O bianco o nero...ma sempre orange...
vincenzo@myktm.it

jenk
Fondatore
 
Messaggi: 19195
Iscritto il: 21 gen 2009, 1:26
Località: Monza (MB)

Re: La Dakar 2012

Messaggioda jenk » 14 gen 2012, 22:29

Dakar 2012 - Tredicesima tappa

Despres ipoteca la vittoria finale


Immagine

Coma rompe il cambio, poi sbaglia strada lasciando la vittoria nelle mani del compagno di squadra
L'ultima vera tappa della Dakar 2012 ha raggiunto la città di Pisco, o meglio il bivacco posizionato a una ventina di chilometri, alla base di un cordone di dune dal sapore africano. Ed anche quella di oggi è stata una tappa difficile, il Perù si è rivelato la vera sorpresa della Dakar. 245 chilometri da percorrere, l'ultima fatica prima della breve prova speciale di domani, 29 chilometri, preludio all'ingresso trionfale nella capitale peruviana dei superstiti di questa massacrante maratona. Ed anche oggi la drammatica lotta tra Coma e Despres ha regalato una nuova sorpresa. Coma ha avuto prima dei problemi al cambioe poi ha commesso un errore di navigazione perdendo terreno prezioso rispetto a Despres. Il francese ha chiuso la tappa al secondo posto, a 47 secondi dal vincitore Rodrigues, ma con 13 minuti di vantaggio su Coma, mettendo così la parola fine alla lotta per la vittoria finale. Despres alla vigilia dell'ultima, breve tappa di domani, guida con oltre 11 minuti di vantaggio su Coma e ha posto una seria ipopteca sulla sua quarta vittoria alla Dakar.
Alessandro Botturi firma la sua miglior tappa, 7° a soli 6'32 dal vincitore. Il "Bottu" consolida l'ottava posizione nella generale.
E domani sarà il grande giorno: i piloti partiranno prestissimo per il trasferimento che li porterà a Lima, dove saliranno sul podio allestito nella bellissima Plaza des Armas.

Results Stage 13
1, Helder Rodrigues, Portugal, Yamaha 3 hours 21 minutes 16 seconds
2, Cyril Despres, France, KTM at 47 seconds
3, Jordi Viladoms, Spain, KTM at 3:10
4, Joan Barreda Bort, Spain, Husqvarna at 5:13
5, Paolo Goncalves, Portugal, Husqvarna at 5:45
6, Pal Anders Ullevalseter, Norway, KTM at 5:55
7, Alessandro Botturi, Italy, KTM at 6:32
...
18, Marc Coma, Spain, KTM at 13:25

Overall Results after Stage 13
1, Cyril Despres, France, KTM, 43 hours 01 minutes and 54 seconds
2, Marc Coma, Spain, KTM at 11 minutes 03
3, Helder Rodrigues, Portugal, Yamaha at 1:11:27
4, Jordi Viladoms, Spain, KTM at 1:41:12
5, Stefan Svitko, Slovakia, KTM 1:49:36
6, Pal Anders Ullevalseter, Norway, KTM at 2:15:47
7, Gerard Farres Guell, Spain, KTM at 2:16:12
8, Alessandro Botturi, Italy, KTM at 3:00:44

fonte xoffroad.it
A dar risposte sono capaci tutti, ma a porre le vere domande ci vuole un genio..
by Oscar Wilde
KTM Race LC Carbon Limited Edition

corry
 
Messaggi: 458
Iscritto il: 6 mag 2009, 15:30
Località: Abruzzo

Re: La Dakar 2012

Messaggioda corry » 14 gen 2012, 22:31

E' " quasi " tutto fatto.

... c'è ancora la tappa di domani. :roll:
Corrado ( Moto Club Sahara Project )

Giolli Joker
 
Messaggi: 814
Iscritto il: 20 set 2011, 8:50
Località: Zena - Abu Dhabi

Re: La Dakar 2012

Messaggioda Giolli Joker » 15 gen 2012, 6:12

Io non ho capito il senso delle sanzioni per il cambio motore... i piloti di punti per aver cambiato propulsore si sono presi 15' di penalizzazione...
L'ASO decide che la gara dev'essere fatta con un solo motore per mettere tutti nelle medesime condizioni e poi dà solo 15' di penalizzazione a chi lo cambia?
Se uno spacca il motore durante una speciale perde solo 15'???
Bah...

Avatar utente
Tomac
 
Messaggi: 2422
Iscritto il: 10 feb 2009, 8:28
Località: Bardolino (VR)

Re: La Dakar 2012

Messaggioda Tomac » 15 gen 2012, 8:13

Giolli Joker ha scritto:Io non ho capito il senso delle sanzioni per il cambio motore... i piloti di punti per aver cambiato propulsore si sono presi 15' di penalizzazione...
L'ASO decide che la gara dev'essere fatta con un solo motore per mettere tutti nelle medesime condizioni e poi dà solo 15' di penalizzazione a chi lo cambia?
Se uno spacca il motore durante una speciale perde solo 15'???
Bah...


Giolli, non c'è nessuna "punizione", semplicemente è il regolamento dove vengono stabiliti anche i minuti di penalità in caso di cambio del propulsore ...se non erro 15' al primo motore, 30' al secondo e 45' al terzo....
Tira........Molla........Geppo (seinovanta)

Avatar utente
Tomac
 
Messaggi: 2422
Iscritto il: 10 feb 2009, 8:28
Località: Bardolino (VR)

Re: La Dakar 2012

Messaggioda Tomac » 15 gen 2012, 8:22

Bellissima gara,avvincente e ricca di colpi di scena e i due davanti sono stati ancora immensi, anzi lo sono stati tutti i piloti, questa gara consegna dei piloti veramente completi... bravissimi ad affrontare qualsiasi tipo di terreno, dalla neve al fango....dalla sabbia a fesh-fesh più terribile..... dalle pietraie ai guadi più infami.
Personalmente la location mi piace moltissimo e spero vivamente si continui a correre in questi meravigliosi posti, ora aspetto solo l'arrivo di altre case ufficiali (il prossimo anno forse tornerà Citroen fra le auto).... magari le giapponesi (Honda in primis...) :up:
Tira........Molla........Geppo (seinovanta)

Avatar utente
evektor
 
Messaggi: 306
Iscritto il: 15 apr 2010, 9:00

Re: La Dakar 2012

Messaggioda evektor » 15 gen 2012, 11:59

Tomac ha scritto:Bellissima gara,avvincente e ricca di colpi di scena e i due davanti sono stati ancora immensi, anzi lo sono stati tutti i piloti, questa gara consegna dei piloti veramente completi... bravissimi ad affrontare qualsiasi tipo di terreno, dalla neve al fango....dalla sabbia a fesh-fesh più terribile..... dalle pietraie ai guadi più infami.
Personalmente la location mi piace moltissimo e spero vivamente si continui a correre in questi meravigliosi posti, ora aspetto solo l'arrivo di altre case ufficiali (il prossimo anno forse tornerà Citroen fra le auto).... magari le giapponesi (Honda in primis...) :up:


tomac perchè non partecipi?

jenk
Fondatore
 
Messaggi: 19195
Iscritto il: 21 gen 2009, 1:26
Località: Monza (MB)

Re: La Dakar 2012

Messaggioda jenk » 15 gen 2012, 12:32

Dakar 2012, 13a Tappa: Verso la fine
Gli ultimi 29 chilometri separano i cento concorrenti in moto dal poter accarezzare il sogno di concludere la Dakar


Immagine

Pisco, 14 gennaio 2012

Dita incrociate

Pensare che gli ultimi 29 chilometri (tanti ne restano di settore selettivo nell'ultima tappa della Dakar 2012, dopo oltre 4.000 chilometri di prove speciali, ed il doppio in totale) possano essere fatali anche ad uno solo dei cento concorrenti in moto che stanno per accarezzare il sogno di concludere la Dakar, è un abbrutimento, e pertanto non bisogna neanche parlarne. Lasciamo che sia un colpo di scena malefico ad intervenire, eventualmente, come è successo lo scorso anno a Francisco Lopez (ne abbiamo già parlato, quindi resta quello il riferimento dell'incertezza per definizione che caratterizza la regina delle maratone), ma speriamo che non succeda ed incrociamo le dita, un po' come fanno tutti da ieri sera al bivacco di Pisco. No, non succederà niente di anomalo, e per questo, poiché abbiamo le dita incrociate anche noi, viene ben poco da scrivere. Un bilancio sarebbe prematuro, come uscire dal cinema prima della parola "fine", e non c'è niente da ipotizzare su una tappa così corta. No, non resta che aspettare, un po' a malincuore, l'epilogo festoso e un po' triste, sì perchè alla Dakar ci si sta attaccati quasi giorno e notte, e di chiudere a Plaza de Armas, centro storico di Lima, dove è tutto pronto.

La chiave della 13ma
Torniamo sull'utima Tappa, la sconvolgente penultima tra Nazca e Pisco, solo per un attimo, per chiarire meglio la dinamica, abbastanza stridente, che ha frenato Marc Coma nella sua disperata rincorsa alla testa della corsa. Lo spagnolo non aveva niente da perdere, e tutto da guadagnare, e quindi non aveva scelta: attaccare, dal primo all'ultimo dei 275 chilometri della Speciale. Non sarebbe stato comunque facile, anzi, ma se la ciambella fosse riuscita con il buco la Dakar sarebbe stata incredibilmente avvincente anche oggi, con la passerella finale trasformata in una manche di motocross. Marc è partito non troppo convinto di riuscire nell'impresa, ma non di meno ha messo in campo tutte le risorse che aveva a disposizione. All'inizio ha avuto un problema al cambio, che gli ha impedito di inserire la seconda e la terza marcia, ed il fatto che sia riuscito, nella parte centrale della tappa, a mantenere il contatto, dimostra che non si è mai dato per vinto. Poi è uscito dalla pista principale, quella corretta, perchè aveva paura di non riuscire a superare una duna, che richiedeva un rapporto inferiore e probabilmente uno di quelli di cui non poteva disporre. Invece di rischiare ha preferito deviare per contornare la duna malefica, ma così facendo si è infilato in una lunga, troppo lunga digressione, ed ha lasciato lì le ultime speranze di risolvere a suo favore la questione.
Coma ha dichiarato che sono cose che possono succedere quando si stressa la meccanica oltre il limite, che sono cose della corsa, che la Dakar è anche questa. Sempre estremamente gentile con tutti, anche quando ha il magone, lo spagnolo!

Tutta Francia
Due francesi stanno per vincere la Dakar. Cyril Despres e Stephane Peterhansel. Due francesi, il Rally che è francese. Non, non sto per fare polemica. Niente fanghi, piloti che si perdono, assistenze selvagge. Troppo tardi o inutile o, peggio, irrispettoso dopo 8.000 chilometri e tredici giorni per quei cento che stanno per farcela. Volevo dire della Francia, dove è nata la specialità e dove l'interesse travolgente che ha animato quel popolo è scemato scendendo fino a livelli disarmanti. Ero in Francia nei giorni immediatamente precedenti la partenza, come altre volte, e come le altre volte sono andato a cercare notizie, giornali, riviste, libri, speciali. Niente. Una pagina scarsa con una foto gigantesca e dieci righe, sull'Equipe, la "Gazzetta" di là dalle Alpi, di proprietà di ASO. Una volta, anche quando la Dakar non partiva già più da Parigi, la Francia intera si risvegliava e si preparava per seguire il "loro" Rally. Le strade erano tappezzate di cartelloni pubblicitari. Francesi, anche sconosciuti, erano testomonial di benzine, supermercati, pneumatici. Scendevi nella metropolitana e ci trovavi Despres grande come un treno associato ad una carta di credito. Ogni concessionario di moto tirava fuori i cimeli delle edizioni precedenti ed allestiva la propria mostra-storia sui marciapiedi davanti alla vetrina. Oggi non è più così: della Dakar, in Francia, quasi ci si vergogna. Eccessivo, lo so, ma è propio questa la sensazione che si ricava. Basta domandare, ed i più fanno finta di non ricordare, o alla fine ti dicono che è una cosa passata, c'era una volta. Della Dakar parla la "media borghesia culturale", per citare questa o quella disgrazia, per fare dell'ironia o per ricordare la vittoria ambientalista e l'ambiance intellettuale che ha avuto ragione di quella cosa. Forse la duplice vittoria francese farà bene alla Francia degli appassionati, e riporterà un po' di popolarità alla corsa a casa sua. O forse farà bene per portare un maggior numero di francesi a correre, così come fecero bene gli anni d'oro italiani o i più recenti anni d'oro spagnoli. Far bene all'Europa fa bene ad una corsa che rischia, ogni anno di più, di diventare un fenomeno prettamente sudamericano. Che poi non ci sarebbe niente di male. In Sud America sta saltando fuori qualche archeologo indignato, qualche ambientalista come sempre contrario, ma l'entusiasmo per la Dakar, laggiù, è inimmaginabile. Pura passione popolare, cosa d'altri, ma altri davvero, tempi.

Piero Batini

fonte moto.it
A dar risposte sono capaci tutti, ma a porre le vere domande ci vuole un genio..
by Oscar Wilde
KTM Race LC Carbon Limited Edition

jenk
Fondatore
 
Messaggi: 19195
Iscritto il: 21 gen 2009, 1:26
Località: Monza (MB)

Re: La Dakar 2012

Messaggioda jenk » 15 gen 2012, 12:34

Leggete sopra .... cosa è successo VERAMENTE e "etichettato" come errore al km 207 a Marc.
Le valutazioni cambiano parecchio, anche la mia che davo per volontario il taglio per vedere se lo seguivano.
A dar risposte sono capaci tutti, ma a porre le vere domande ci vuole un genio..
by Oscar Wilde
KTM Race LC Carbon Limited Edition

jenk
Fondatore
 
Messaggi: 19195
Iscritto il: 21 gen 2009, 1:26
Località: Monza (MB)

Re: La Dakar 2012

Messaggioda jenk » 15 gen 2012, 17:10

Cyril Despres vince la sua 4a Dakar
A Lima, dopo 14 giorni di gara, il francese batte Marc Coma e Helder Rodrigues. Alessandro Botturi, ottavo, il migliore dei Piloti italiani. KTM imbattibile dal 2001


Immagine


Lima, 15 gennaio 2012.
E finalmente è Lima, ultima tappa della Dakar, edizione 2012. L'atmosfera è quella della grande festa, ed anche la cortissima Prova Speciale è ormai, finalmente, soltanto una formalità prima dell'apoteosi sul Podio della Plaza de Armas, nel centro storico di Lima. 8.000 chilonetri in totale, e di questi oltre 4.000 di prove Speciali. 14 tappe, una giornata di riposo a Copiapo, una tappa annullata all'ingresso della corsa in Cile, tre grandi Paesi attraversati, oltre al Cile l'Argentina, che ha ospitato la partenza del Rally da Mar del Plata e, per la prima volta, il Perù con quattro tappe inedite e sontuose e l'arrivo della corsa nella sua Capitale. Questa è la Dakar 2012 nella sua sintesi geografica. La corsa, la maratona per definizione, l'evento motoristico e sportivo più duro del Mondo è stato, invece, una montagna di emozioni. Come sempre, più di altre volte.

Gli ultimi 29 chilometri dell'ultima Prova Speciale non cambiano la fisionomia agonistica della corsa, ed è arrivato il momento di tirare un profondo sospiro di sollievo e di incominciare a crederci, per i cento Piloti "sopravissuti" alla durezza della corsa, di essere consapevoli di essere riusciti nell'impresa. Una di quelle che segnano la carriera sportiva di un atleta, non solo perchè è un paragrafo importante del suo curriuculum agonistico. Disputare, e finire una Dakar è un'esperienza di vita.

L'ultimo "strappo" cronometrato non dice nulla di nuovo, è una liberazione. E nonostante esista una tradizione di paura scaramantica nei confronti dell'ultima Prova, i Piloti non si risparmiano, scaricando l'adrenalina residua sulla pista dell'epilogo. Il migior tempo lo "stacca" Pal Anders Ullevalseter (la prima Speciale, in Argentina, due settimane fa, la vinse, passato remoto, Francisco Lopez), Marc Coma è immediatamente alle spalle del norvegese, e terzo è il sorprendente slovacco Stefan Svirko. Cyril Despres se l'è presa un po' più comoda, solo il decimo tempo finale, distratto dall'evento che va pian piano mettendosi a fuoco, e di cui è egli stesso il protagonista.

Dopo i successi del 2005, del 2007 e del 2010, Despres si aggiudica anche la trentatreesima edizione della Dakar. Cyril ha vinto tre tappe, è andato i testa alla corsa al temine della terza e ha ceduto la leadership in due sole occasioni, nella ottava e nella 12ma, riprendendo il comando delle operazioni immediatamente, il giorno successivo. Despres ha firmato una superlativa 13a tappa, ed ha congelato il risultato nella penultima giornata di gara, quando il suo vantaggio sull'avversario "storico" è salito a oltre undici minuti. Insieme a Despres ha vinto anche KTM. La Marca austriaca si è aggiudicata tutte le edizioni della Dakar a partire dal 2001, anno del primo successo di Fabrizio Meoni.

Il secondo posto va a Marc Coma, co-protagonista eccezionale di un'avventura agonistica impareggiabile, ed il terzo, così come era stato lo scorso anno, va al Campione del Mondo 2011 Cross Country Rally, il portoghese Helder Rodrigues. Alessandro Botturi, 5° all'ultimo traguardo e debuttante in questa edizione, è il migliore degli italiani. Ottavo assoluto, il bresciano "strappato" all'Enduro, è ormai una autentica promessa, ed il primo italiano a tornare nella top ten "dai tempi" di Giovanni Sala. Oltre il traguardo finale anche Paolo Ceci, Franco Picco, Filippo Ciotti, Claudio Paderzoli, Nicola Tonetti e GianEernesto Astori. Questi i magnifici sette italiani all'arrivo di Lima.

Alejandro Patronelli ha vinto il Rally dei Quad. L'argentino, Campione in carica, ha battuto il fratello Marcos, che si era aggiudicato l'edizione 2010, e Tomas Maffei, per un podio totalmente argentino, ma tra i non molti che sono riusciti ad avere ragione di questa difficilissima Dakar con l'impegnativo "4 ruote" ci sono anche Roberto "Checco" Tonetti e la Campionessa del Mondo Camelia Liparoti.

Un altro "motociclista", infine, ha vinto la Dakar: Stephane Peterhansel che, in coppia con Jean Paul Cottret, si è imposto nella gara delle auto, regalando così il primo successo alla Mini. Peterhansel ha infranto il proprio record assoluto di nove vittorie alla Dakar, aggiungendo il suo quarto successo in auto ai sei ottenuti in sella ad una Yamaha.

Classifica
Ullevalseter, NOR, KTM, 0h 22' 26"
Coma, ES, KTM, + 1' 08"
Svitko, SVK, KTM, + 1' 43"
Farres, ES, KTM, + 2' 01"
Botturi, ITA, KTM, + 2' 11"
Pain, FRA, Yamaha, + 2' 55"
Viladoms, ES, KTM, + 3' 35"
Rodrigues, PRT, Yamaha, + 3' 41"
Barreda, ES, Husqvarna, + 3' 44"
Despres, FR, KTM, + 3' 51"


Piero Batini

fonte moto.it
A dar risposte sono capaci tutti, ma a porre le vere domande ci vuole un genio..
by Oscar Wilde
KTM Race LC Carbon Limited Edition

jenk
Fondatore
 
Messaggi: 19195
Iscritto il: 21 gen 2009, 1:26
Località: Monza (MB)

Re: La Dakar 2012

Messaggioda jenk » 15 gen 2012, 22:17

Dakar 2012 - Finale

La quarta volta di Despres


Immagine

Sul podio con il francese, il compagno di squadra Marc Coma e Helder Rodrigues, con la Yamaha
La Plaza de Armas di Lima addobbata a festa ha accolto i "superstiti" della Dakar per la meritata passerella dopo due massacranti settimane. Tre paesi attraversati, 8400 chilometri percorsi, soprattutto una Dakar durissima, come non si ricorda da anni. La maratona sudamericana ha confermato una volta di più di essere l'evento motoristico più duro al Mondo e le 100 moto al traguardo sulle 186 partite da Mar del Plata il 1° gennaio rinnovano ancora una volta il mito della Dakar. Nessuna sorpesa nell'ultima, brevissima, tappa. Più una passerella finale che una gara vera e propria. La vittoria di giornata è andata a Pal Anders Ullevalseter davanti ad un rassegnato Marc Coma. Despres ha controllato senza troppi problemi la tappa, chiudendo al decimo posto, e aggiudicandosi meritatamente la quarta vittoria del rally dopo un epico duello con il compagno di squadra Marc Coma.
Per i colori italiani resta il rammarico per l'incidente di Francisco Lopez. Fino a quel momento "Chaleco" e la sua Aprilia avevano dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, di essere forse gli unici in grado di contrastare il "duopolio" Coma/Despres. Pur non essendo in buone condizioni fisiche Chaleco ha comunque vinto una tappa, la sesta della sua carriera alla Dakar.
Ed in effetti,il terzo classificato, Helder Rodrigues, con la Yamaha è arrivato ad oltre un'ora e undici minuti, segno che nessuno è riuscito ad inserirsi davvero nella lotta per la vittoria tra i due piloti ufficiali KTM.
Tra gli azzurri, ottima prestazione di Botturi, che anche oggi ha chiuso al quinto posto e ha terminato la sua prima Dakar con una onorevolissima ottva piazza.

Results Stage 14
1, Pal Anders Ullevalseter, Norway, KTM 22 minutes 26
2, Marc Coma, Spain, KTM 23:34
3, Stefan Svitko, Slovakia, KTM 24:09
4, Gerard Farres Guell, Spain, KTM 24:27
5, Alessandro Botturi, Italy, KTM 24:37
...
16, Paolo Ceci, Italy, KTM 28:35

Overall Results after final Stage 14
1, Cyril Despres, France, KTM, 43 hours 28 minutes and 11 seconds
2, Marc Coma, Spain, KTM at 53:20
3, Helder Rodrigues, Portugal, Yamaha at 1:11:17
4, Jordi Viladoms, Spain, KTM at 1:40:56
5, Stefan Svitko, Slovakia, KTM 1:47:28
6, Pal Anders Ullevalseter, Norway, KTM at 2:11:56
7, Gerard Farres Guell, Spain, KTM at 2:14:22
8, Alessandro Botturi, Italy, KTM at 2:59:04

fonte xoffroad.it
A dar risposte sono capaci tutti, ma a porre le vere domande ci vuole un genio..
by Oscar Wilde
KTM Race LC Carbon Limited Edition

Avatar utente
Tomac
 
Messaggi: 2422
Iscritto il: 10 feb 2009, 8:28
Località: Bardolino (VR)

Re: La Dakar 2012

Messaggioda Tomac » 16 gen 2012, 7:12

Coma ha quasi rischiato di perdere anche il 2° posto, prima dell'ultima tappa ha infatti dovuto cambiare il secondo motore prendendo altri 45' di penalità..... :shock: ......i motori KTM 450 (e non solo KTM) comunque hanno dimostrato buona affidabilità, addirittura Svitko è riuscito ad arrivare nelle prime posizioni senza doverlo mai cambiare....sostanzialmente quindi si è vista smentita la teoria di chi giudicava i motori "pompati" 450 troppo fragili per questo tipo di gare.
Tira........Molla........Geppo (seinovanta)

Avatar utente
Bu-BU EL Franz
 
Messaggi: 6023
Iscritto il: 9 feb 2009, 22:13
Località: Monza

Re: La Dakar 2012

Messaggioda Bu-BU EL Franz » 16 gen 2012, 11:49

Tomac ha scritto:....sostanzialmente quindi si è vista smentita la teoria di chi giudicava i motori "pompati" 450 troppo fragili per questo tipo di gare.


Quindi se disfi il motore e' colpa tua e ti meriti di non vincere la Dakar :twisted:
W CIRILLO!!! :mrgreen:



Brutti, sporchi e AFFAMATI!
TitanioInside!
Se sei incerto............ E' un classico caso di SARCA!

Avatar utente
klw
 
Messaggi: 903
Iscritto il: 18 mag 2009, 21:53
Località: Roma

Re: La Dakar 2012

Messaggioda klw » 16 gen 2012, 13:02

Ha vinto la moto più bella, bene così!

PrecedenteProssimo

Torna a "Radio corsa"

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 17 ospiti