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La Dakar 2012

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Re: La Dakar 2012

Messaggioda Pennywise » 30 dic 2011, 10:33

Bat21 ha scritto:@ Pennywise

il link da te postato non da accesso ...bohoooooo-hooo ...niente Dakar 2012 :crycry: :crycry:


come non da accesso .... :?: provato ora e si collega ....

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Re: La Dakar 2012

Messaggioda jenk » 30 dic 2011, 11:30

Ora funziona, ieri confermo che non funzionava.
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Re: La Dakar 2012

Messaggioda Pennywise » 30 dic 2011, 12:18

Mi permetto di segnalare, oltre a Miki Biasion in gara con un Iveco, anche Caffi che corre con la "piccoletta":

Caffi e la Dakar, un sogno lungo una carriera

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«Avevo un sogno che coltivavo dai tempi in cui, ancora ragazzino, scorrazzavo nelle campagne della Franciacorta col motorino. Poi però sono venuti i kart, le macchine in pista, la formula 1, le cronoscalate, i rally, e l'avevo messo nel cassetto. Ma ora l'ho recuperato e lo realizzo: sono pronto per partecipare alla Dakar». È UN ALEX CAFFI senza confini quello che si presenta al via del mitico raid, anche se ormai la corsa non ha più niente in comune con la «classica» che fino a qualche anno fa si correva tra le due e le pietre dei deserti africani: la Dakar 2012 scatterà infatti da Mar del Plata in Argentina il Primo gennaio e si concluderà il 15 a Lima in Perù, passando per Copiapò in Cile dove è previsto un giorno di riposo per l'8. Ma d'altra parte non mancherà il fascino di una corsa lunga, difficile e piena di ostacoli che Alex Caffi si sente di affrontare carico di grandi speranze: «Il sogno era di saltare di duna in duna nel Sahara con una moto, ma il tempo è passato. La gara si è trasferita in Sud America ed io, forse perchè non ho più il fisico, o più realmente perchè ho più attitudini con le vetture, ho pensato di affrontare questa avventura con una "PanDAKAR". Non è certo una macchina con cui lottare per i primi posti, ma dovrebbe consentirmi di arrivare fino in fondo dopo quindici giorni e quasi novemila chilometri in ogni caso massacranti».

In effetti la «PanDAKAR» è prototipo creato dalla Abarth per resistere alle mille sollecitazioni di una simile gara. Solo la carrozzeria esterna ricorda la piccola vettura della Fiat, ma sotto si nascondono soluzioni e innovazioni tecniche di primordine: un motore 1.9 turbo diesel derivato dalla Bravo sospensioni e rinforzi vari, quattro ruote motrici e chi più ne ha più ne metta.

NELLE PRECEDENTI occasioni, anche con alla guida Miki Biasion la «PanDAKAR» si è ben comportata, perciò ci sono tutti presupposti perchè Alex Caffi possa completare il suo sogno. Attualmente la vettura è stata ulteriormente perfezionata dalla Orobica Raid che fornirà anche l'assistenza durante le gare con due camion veloci durante le prove speciali e uno per il trasporto ricambi più un altro mezzo 4x4 per il trasporto dei meccanici: «Mi auguro davvero di poter completare questa prova. Come detto, era il mio sogno e voglio dare tutto per poterlo completare. Mi auguro che possa essere una prova appassionante e di potermi togliere diverse soddisfazioni».

AL SUO FIANCO ci sarà Angelo Fumagalli di Milano che vanta una grossa esperienza in gare del genere e potrà dare al pilota utili indicazioni.

La Orobica Raid curerà pure un'altra «PanDAKAR» con alla guida Loris Calubini di Salò titolare della Jolly car e gran conoscitore dei raid sia per averli organizzati, sia per aver partecipato a numerose competizioni con lusinghieri risultati.

Ma per Alex Caffi l'inizo del 2012 sarà particolarmente intenso, perchè il 20 gennaio con il tempo solo di cambiare le valigie parteciperà alla Dodici ore di Abu-Dyabi con una Lamborghini Gallardo del team Bonalti di Bergamo e avrà compagni di avventura Andrea Mamè e Mirko Zanardini: «Andrea e Mirko mi hanno chiesto di affiancarli in questa gara - ha spiegato il pilota di Rovato - ho accettato molto volentieri, perchè sono persone molto serie e veloci e capaci. Ma per adesso penso solo al traguardo di Lima: e voglio godermela fino in fondo». Per Caffi dunque un nuovo orizzonte: in Sudamerica, per un grandissimo e importante traguardo.

http://www.rally.it/caffi-dakar-sogno-carriera-5468

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Re: La Dakar 2012

Messaggioda jenk » 30 dic 2011, 12:19

La Dakar parte l'1 gennaio a Mar del Plata

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Quattordici tappe, più di 8000 km

Il primo giorno dell'anno da Nar del Plata, in Argentina, scatterà la Dakar. La carovana del rally più famoso quest'anno attraverserà in diagonale il Sudamerica con arrivo previsto il 15 gennaio a Lima in Perù. Quattordici le tappe con n giornata di riposo a Copiapò in Cile. Per i motociclisti i chilometri da percorrere saranno 8363 di cui 4406 di tratti cronometrati. Si tratterà di una gara come al solito impegnativa, con una varietà di percorso che non ha nulla da invidiare con le piste africane. Ci sarà infatti da attraversare anche il temibile deserto dell'Atacama, con piste con fondo duro e polveroso, che si alternano a sconfinate zone di sabbia e dune. la lotta per la vittoria si preannuncia ristretta sempre tra il francese Cyril Despres e lo spagnolo Marc Coma, che ha vinto l'edizione passata. In fatto di vittorie i due piloti ufficiali KTM ne hanno tre a testa. Comunque, anche grazie alle nuove regole che limitano per tutti la cilindrata a 450 cc non è escluso che qualcun altro possa insidiare il primato ai due favoriti, primo fra tutti il cileno Francisco Lopez in sella all'Aprilia del Team Giofil.
La pattuglia italiana sarà formata da Ceci e Botturi (KTM Team Bordone-Ferrari), Alex Zanotti con la nuova TM preparata da Mauro Sant, Filippo Ciotti e Andrea Fesani con la Rieju, Franco Picco e i suoi “discepoli” Andrea Gallo e Franco Panigalli (con le Yamaha), Nicola Tonetti e Maurizio Frigerio con le Beta di Boano.

Il “prof” Federico Ghitti ritenta l’avventura dopo che nel 2009 quasi ci rimise le penne (fu salvato dall’assideramento da Carlo de Gavardo e Jean Brucy). Anche Claudio Pederzoli tenta il bis, accompagnato da Gian Ernesto Astori, mentre Manuel Lucchese corona il suo sogno di essere al via della Dakar dopo una stagione dove ha corso dappertutto. Da annoverare anche i franco-italiani Camelia Liparoti nei quad e Edouard Boulanger, vincitore del Dakar Challenge abbinato al Pharaons Rally. Nelle foto: Coma (1), Despres (2).

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fonte motosprint.it
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Re: La Dakar 2012

Messaggioda jenk » 30 dic 2011, 12:22

Dakar 2012: vicini al via, vicini al nuovo anno
La Dakar compie 34 anni, e si è presa un solo anno sabbatico, per il suo trentesimo compleanno. Da sempre circondata da quell'aura di incredibilità, che l'ha tenuta a debita distanza dalle mutazioni drastiche o inesorabili della realtà


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Da quel 26 dicembre 1978, anno in cui Thierry Sabine fece partire dal Trocadero la Parigi Dakar (era il Rally Oasis), il Mondo ha fatto il giro parecchie volte, trasformandosi e trasformando, cambiando faccia e geografia. Ha dato vita o assistito ad eventi straordinari, generato circostanze poi diventate abitudini e animato modelli di perenne o prolungata giovinezza destinati a restare per sempre fuori dall'ordinario, atti di "sospetta" presunzione proprio perché sempre un po' più avanti dell'immaginazione. La Dakar è uno di questi atti di "presunzione", da sempre circondata da quell'aura di incredibilità, poi diventata parte integrante del suo mito, che l'ha tenuta a debita distanza dalle mutazioni drastiche o inesorabili della realtà, in realtà mutando solo di quel tanto che le ha consentito di rimanere sempre un po' più avanti, ma ad una distanza dalla realtà accessibile ai più coraggiosi, quelli capaci di oltrepassare il confine dei propri limiti. La Dakar compie 34 anni, e si è presa un solo anno sabbatico, per il suo trentesimo compleanno. Luca Bonetto, in gara con il quad numero 282 compirà il suo ventesimo compleanno a Dakar iniziata. Il giovane argentino la Corsa di Thierry Sabine non l'ha nemmeno vista nascere, ma l'ha sentita da qualche parte dentro di sé come inevitabile, incontrollabile tragitto verso l'avventura della sua vita.


Mar Del Plata, villaggio della Dakar 2012
Il 29 dicembre Mar Del Plata ha inaugurato il villaggio della Dakar 2012. Dopo le tre volte di Buenos Aires, è la capitale turistica Argentina ad ospitare la partenza della 33ma edizione della Dakar Argentina-Cile-Perù. Prima era l'Africa, e si credeva che non potesse essere altrimenti. Invece no, sono bastati tre anni per "sdoganare" l'avventura per definizione ed impiantarla in un altro continente, lontano e solo apparentemente incompatibile con la sua filosofia originale. Questo è un segno dell'incredibile forza del suo mito, certo, ma anche della costante tensione ad essere un po' più avanti, come dicevamo poco sopra. La Dakar è oggi un'altra cosa, come lo è stata quando hanno inventato il GPS o i telefoni satellitari, o quando da avventura verso l'ignoto si è trasformata in Gran Premio del Deserto. La Dakar vive ora in un contesto geografico, sociale ed umano, totalmente differente, ma non meno affascinante dell'"imprescindibile" scenario che è stato la sua culla e che difficilmente la vedrà tornare per molti anni ancora. Non è più la Dakar della solitudine, anzi, è la Dakar di un travolgente entusiasmo popolare, un fenomeno di passione di massa.
Un passo avanti, la 33ma Dakar attraverserà ancora Argentina e Cile, ma proseguirà la sua marcia entrando in Perù, e si concluderà a Lima il 15 Gennaio. 14 tappe, una sola giornata di riposo, l'8 gennaio a Copiapò, in Cile. 8.400 chilometri in totale, oltre la metà di Prove Speciali. Ogni sorta di terreni e di dislivello altimetrico, e l'incognita Perù, con le sue nuove tappe solo approssimativamente valutate. Quel tanto che basta per dare alla Corsa una nuova, imperscrutabile prospettiva. Come ogni anno, ma quest'anno forse un po' di più. Oltre 180 i concorrenti iscritti in moto, ai quali si aggiungono i 30 quad.


Marc Coma e Cyril Despres i favoriti
Favoriti? I soliti, checché ne dicano le comunicazioni ufficiali che paventano la possibilità della fine di un'era. La credo difficile come la fine del Mondo che alcuni si attendono e posizionano "non scientificamente" proprio nel 2012. Marc Coma e Cyril Despres sono e saranno ancora lì, a disputarsi la "bella" dopo aver ottenuto tre vittorie ciascuno. Helder Rodigues, il portoghese terzo lo scorso anno, è cresciuto ed è diventato Campione del Mondo, cercherà probabilmente con successo di accorciare ulteriormente le distanze dal duopolio KTM, marca che conta ancora largamente il maggior numero di moto iscritte, e potrà probabilmente togliersi più di una soddisfazione con la sua Yamaha. Ma il podio dello scorso anno rispecchia anche le più attendibili prospettive anche per quest'anno. Questo non toglie che i motivi di interesse di questa Dakar si estendono e coinvolgono un gran numero di partecipanti. C'è un'interessantissima aspettativa legata al debutto dei bi-Campione del Mondo di Enduro Johny Aubert, che entra alla Dakar dalla porta principale, ufficiale KTM con il compito di prepararsi a raccogliere l'eredità francese di Despres, e del Campione in carica della Dakar, Coma. Ma è proprio il francese il primo a vedere i propri limiti di esperienza ed a prospettare un debutto "controllato". David Casteu è diventato pilota ufficiale Yamaha quest'anno, e porta acqua al mulino della Marca giapponese insieme a Olivier Pain. Il suo posto sulla Sherco ufficiale è stato rilevato da Frans Verhoeven. Una grande, interessante squadra è quella di derivazione BMW che porta in gara con i colori SpeedBrain le Husqvarna di Conçalves, Barreda, José Helio, Bianchi Prata e Pellicer. quest'ultimo ha preso il posto di David Fretigné, bloccato dai medici e costretto a prolungare la sua convalescenza dopo l'incidente del Rally dos Sertoes. In gara con una KTM Pal Anders Ullevalseter, il più ostinato dei nordici alla Dakar, e in gara anche Francisco Lopez con l'Aprilia. Per il cileno, terzo due anni fa e protagonista di un finale clamoroso lo scorso anno, è una Dakar durissima, da vivere giorno dopo giorno. L'incidente del Tunisia di quest'anno ha lasciato segni ancora importanti sul Campione che ha rilevato la fama di Carlo Degavardo in Cile.
20 argentini, più del doppio i francesi, numerosi come gli italiani gli spagnoli, tutti i piloti quest'anno correranno con una 450. Come per il passaggio dall'Africa al Sud America, anche il completamento di questa parabola di cambiamento regolamentare è un segno di sedimentazione della nuova Dakar.



Bordone-Ferrari Racing Team
Se è ricco di motivazioni il debutto del neozelandese Chris Birch, non meno lo è quello di Alessandro Botturi, che caratterizza la partecipazione dell'intero nuovo Bordone-Ferrari Racing Team, idealmente alla testa della partecipazione italiana a questa Dakar. Gli italiani in gara sono 17. 14 motociclisti, tre quad e, direi, "il più italiano" dei francesi, Edouard Boulanger. Il Bordone-Ferrari Racing Team è la grande novità italiana di questa stagione. Nata e cresciuta in fretta, la Squadra italiana di Renato Ferrari e Nicoletta Elisa Altieri Bordone ha fatto le cose davvero in grande. 4 piloti, oltre agli italiani Botturi e Paolo Ceci anche gli spagnoli Jordi Viladoms e Gerard Farres, un team manager del calibro di Jordi Arcarons ed una struttura logistica degna di una squadra ufficiale. L'obiettivo del Team milanese è quello di accumulare esperienza, ma nel contempo di maturare in fretta le credenziali per aspirare ad un successo, "programmato"per l'edizione 2013.


Numerosi gli italiani al via
Gli italiani ci provano con Alex Zanotti, che corre con una ™ ufficiale, con Filippo Ciotti ed Andrea Fesani con le Rieju. La Dakar 2012 è anche l'occasione per seguire la nuova avventura di Maurizio Frigerio, Andrea Gallo e Franco Panigalli, o per applaudire il ritorno di Federico Ghitti ("Non tornerò mai più!"), di Gianernesto Astori, Claudio Pederzoli e Franco Picco, che ha la mia stessa età. Molto, ma molto più giovane è Nicola Tonetti, 22 anni. Suo padre, Roberto "Checco", ha corso la Dakar in moto nel 2004, e quest'anno è al via con un quad, insieme alla tri-Campionessa del mondo Camelia Liparoti e Roberto Cangani. Naturalmente seguiremo con particolare attenzione il debutto di Manuel Lucchese, che parte per la sua prima Dakar all'età di 23 anni, la stessa del debutto di Edi Orioli, per esempio, uno dei grandi che ha fatto grande la Dakar, e non solo con le sue quattro, leggendarie vittorie. Ma per valutare l'ordine di interesse generale che questa Dakar sarà in grado di generare non c'è da affannarsi poi molto. Basta ormai saper aspettare ancora qualche ora. In attesa del fremito di passione che si sprigionerà da Mar del Plata il primo gennaio, sospendiamo le elucubrazioni e concediamoci l'augurio che tutti meritiamo: Buon Anno!

fonte moto.it
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Re: La Dakar 2012

Messaggioda jenk » 30 dic 2011, 23:32

DAKAR 2012 QUESTIONE DI ORE - BUON ANNO

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Buon Anno dalla Dakar. 8.400 chilometri attraverso tre Paesi, Argentina, Cile, Perù. 4.400 km di Prove Speciali, 14 tappe ed una giornata di riposo a metà strada, a Copiapò dove verrà disputato l'omonimo Gran Premio delle omonime dune. Due favoriti assoluti, Marc Coma e Cyril Despres, che hanno tre vittorie ciascuno nel proprio palmares. Due favoriti e mezzo se si considera anche Helder Rodrigues (Yamaha), il portoghese Campione del Mondo Rally Raid 2011, e senza contare Francisco Lopez (Aprilia) che si è chiamato fuori dalla lotta per il successo poiché non ancora completamente recuperato dall'incidente del Tunisia di quest'anno. 183 moto iscritte alla partenza, 30 i quad. 73 moto sono KTM, le Yamaha 40. Questa l'estrema sintesi della 33ma edizione della Dakar, quest'anno Dakar Agentina-Cile-Perù, la quarta che si disputa nel continente sudamericano. Ma non è mai corretto descrivere le aspettative che una Dakar può generare riferendosi soltanto ai numeri. La corsa inventata nel 1978 da Thierry Sabine è sempre stata un evento di grandi numeri (tranne nel periodo culminato nell'edizione del '93, con poche manciate di partenti), ma ancor di più di grandi motivi. Sarà ancora la sfida avvincente che contrappone Marc Coma a Cyril Despres il leit motiv della corsa, ma la maratona ex-africana andrà ancora una volta letta negli episodi della saga della più grande avventura motoristica di tutti i tempi. Certamente le novità sono molte, e la prima di tutte è la definitiva acquisizione, dopo tre anni, del limite di cilindrata imposto, 450cc, per tutte le moto partecipanti. L'altro motivo di assoluto interesse è l'estensione della geografia della corsa, che quest'anno si spinge in Perù, con tre tappe e l'epilogo a Lima. Non più un largo anello con andata e ritono in Argentina, ma di nuovo, come in Africa, una lunghisisma corsa in linea. Le tre tappe finali in Perù sono pressochè sconosciute, e non è azzardato affermare che potranno mettere in difficoltà più di un partecipante, se non determinare situazioni globalmente sorprendenti. KTM ha, come sempre, pensato al presente ed al futuro, e lancia nella corsa Johnny Aubert, due volte Campione del Mondo di Enduro ed ora, dichiaratamente, aspirante al titolo della Dakar. Per passione, prima di tutto, poichè, come abbiamo già scritto sul Giornale, la sua storia d'amore con il Rally è di vecchia data, di quando la Dakar era ancora africana. Un altro debutto importante è quello del Team Bordone-Ferrari, che in pochi mesi ha messo in piedi una struttura senza compromessi. Sotto la guida di Jordi Arcarons, "prelevato" all'ultmo momento, il Bordone-Ferrari schiera anche Paolo Ceci, Jordi Viladoms e Gerard Farres. Nessun ordine di scuderia, nemmeno quello di vincere... quest'anno. Gli italiani in gara sono complessivamente diciassette. Quattordici in moto e tre in quad. Oltre a Botturi e Ceci, sono alla partenza Alex Zanotti con la TM ufficiale, Filippo Ciotti e Andrea Fesani (Rieju), Claudio Pedersoli (Yamaha), Franco Picco (Yamaha), Federico Ghitti (KTM), Gianernesto Astori (KTM), Maurizio Frigerio (Beta), Andrea Gallo (Yamaha), Franco Panigalli (Yamaha), Manuel Lucchese (Husaberg). Con i quad (il Campione in carica è Alejandro Patronelli (Yamaha)), la tre volte Campione del Mondo Camelia Liparoti (Yamaha) e Roberto Cangani (Polaris). Affare, ed avventura, di famiglia per Roberto "Checco" Tonetti e Nicola, 22 anni. Papà, che ha gia completato la Dakar del 2004, correrà in quad, il figlio in moto. Partenza da Mar del Plata, dove sono stare effettuate le verifiche tecniche nei giorni 29 e 30 dicembre, il 1 gennaio 2012, arrivo a Lima, il 15 Gennaio.
Seguiteci per tutta la durata della gara P. B.

fonte motocross.it
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Re: La Dakar 2012

Messaggioda jenk » 30 dic 2011, 23:34

Aprilia e Husqvarna si sono schierate alla Dakar
Le due Case italiane hanno oggi superato le verifiche tecniche e si apprestano ad affrontare da protagoniste la gara sudamericana


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Husqvarna
In anticipo rispetto all’orario di convocazione che era le 18,30, i piloti del Husqvarna Rallye Team by Speedbrain, si sono presentati stamattina alle 10 alle verifiche amministrative della 33. Dakar. I cinque piloti - Paulo Goncalves, Joan Barreda, Zé Helio e Ike Klaumann, insieme a Josè Manuel Pellicer, hanno sfilato via via davanti ai banchi dei singoli controlli, prima di entrare nel grande tendone allestito alla Base Naval della cittadina argentina e sottoporre i propri mezzi al controllo tecnico.

Per Josè Manuel Pellicer – chiamato all’ultimo minuto dopo il no dei medici alla partecipazione di David Fretignè – è stato un momento importante confrontarsi con gli altri piloti, cominciando proprio dai compagni di squadra. “Essere al via di questa gara mi sembra un sogno - ha detto lo spagnolo – perché quest’anno ormai sembravano non esserci speranze per me. I fortissimi problemi economici che strozzano la Spagna si ripercuotono ovviamente anche sugli sponsor e nonostante il mio buon piazzamento dello scorso anno - ventesimo assoluto – non riuscivo ad ottenere uno sconto dall’organizzazione ASO. Poi a pochi giorni dal via il manager di Joan Barreda mi ha chiamato e mi ha proposto di incontrarmi con il team, e così ho fatto”. Pellicier dunque, è entrato a far parte del gruppo e solo ieri, a Mar del Plata, ha potuto provare la moto, la TE449 RR by Speedbrain.
“La moto è fantastica, hanno fatto un lavoro magnifico ed è veramente un ottimo mezzo. Avevo corso l’Africa Race due anni fa con la Bmw ma questa moto è totalmente diversa.
Credo che sia una moto che ha grosse possibilità per la classifica, ma io sono un pilota di una certa età ora – scherza lo spagnolo - e sono qui solo per aiutare il team e i miei compagni di squadra”. Accanto a lui c’è Joan Barreda, altro elemento di spicco del gruppo ed anche lui parla con orgoglio nella moto. “Avevamo già corso con questa moto in Spagna quest’anno e poi al Rally del Marocco, dove avevamo vinto anche due tappe e il potenziale è davvero altissimo. La moto è totalmente cambiata, un nuovo telaio, una sospensione rinnovata completamente. Diciamo che prima era una moto da enduro adattata al rally, ora è proprio una moto da rally e lo si evidenzia sulla sabbia dove il suo comportamento è davvero ottimo. La squadra ha lavorato tanto ed è forte. Il nostro obiettivo, per queste prime tappe è restare nel gruppo, non prendere grossi distacchi per non partire indietro e trovare troppa polvere. Il resto si vedrà”.

Aprilia
Il Team Aprilia schiererà il cileno Francisco Lopez e il franco/maliano Alain Duclos.
La snervante burocrazia pre gara è ormai terminata ed è tutto pronto per il grande show della Dakar Argentina-Cile-Perù, che partirà il giorno di capodanno con la prima delle quattordici tappe.
Il Team Aprilia ritenta anche quest'anno l'avventura, puntando sulle indubbie doti di Francisco “Chaleco” Lopez, il fuoriclasse cileno che nelle ultime due edizioni ha concluso terzo e quarto.
Chaleco si è pressoché completamente ristabilito dal grave incidente patito al rally di Tunisia e, nonostante in questi mesi non abbia potuto allenarsi come avrebbe voluto, è motivato al massimo per questa nuova avventura.

Suo compagno di team e prezioso “guarda spalle” sarà il franco/maliano Alain Duclos, alla sua seconda Dakar con l'Aprilia. Pilota molto veloce, Duclos ha disputato varie Dakar con risultati di rilievo, risultando spesso il privato più veloce.
I due alfieri porteranno in gara nei deserti sudamericani la nuova versione dell'Aprilia RXV 4.5, sviluppata nel reparto corse di Aprilia Racing, che rispetto al modello precedente risulta più leggera e filante. Molti altri interventi tecnici sono stati eseguiti per adattare la moto all'utilizzo nei rally, soprattutto nel segno dell'affidabilità, dote importantissima per pensare di arrivare al termine degli 8391 chilometri della Dakar 2012 che attraverserà i deserti di Argentina, Cile e Perù per concludersi a Lima il 15 gennaio prossimo.

Ma ci saranno altre due Aprilia RXV in gara, entrambe appoggiate alla struttura del Team Giofil: Aranud Besnier, francese trentasettenne ed Edouard Boulanger si lanceranno anch'essi nella sfida estrema: il secondo, pure lui francese ma residente da anni in Italia, è stato il vincitore del Dakar Challenge allo scorso Pharaons Rally. Iscrizione gratis per lui alla maratona sudamericana e tanto entusiasmo per il coronamento del sogno di essere al via della gara più dura del Mondo.


Domani la Plaza Colon di Mar del Plata, di fronte al Casinò Municipale, vedrà sfilare sul podio tutti i concorrenti, mentre la prima tappa sarà il 1° gennaio con una breve prova speciale di 57 chilometri e un lungo trasferimento di ben 763 chilometri fino a Santa Rosa de La Pampa.

fonte moto.it
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Re: La Dakar 2012

Messaggioda driver » 31 dic 2011, 7:00

Bat21 ha scritto:@ Pennywise

il link da te postato non da accesso ...bohoooooo-hooo ...niente Dakar 2012 :crycry: :crycry:


..... c'è anche http://www.sbs.com.au/dakar/

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Re: La Dakar 2012

Messaggioda Pennywise » 31 dic 2011, 11:08


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Re: La Dakar 2012

Messaggioda jenk » 31 dic 2011, 11:27

Resta sempre il servizio di 30' su sportitalia/sportitalia2 ogni sera verso le 23.00/23.30
Meglio di niente :wink:

Da palinsesto Si2 (da prendere con beneficio del "solito" dubbio)
01/01/2012 23:30 Dakar 2012 day 1
02/01/2012 23:00 Dakar 2012 day 2
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Re: La Dakar 2012

Messaggioda F3D3 » 31 dic 2011, 13:25

S.I. scrive 23.00 poi va in onda alle 4.00 della settimana dopo :head: :head: :head:
MEGLIO 4 VITI NEL GINOCCHIO, CHE 3 DITA NEL C@@O

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Re: La Dakar 2012

Messaggioda jenk » 31 dic 2011, 13:55

F3D3 l'ho scritto.

Comunque, lo scorso anno solo una volta hanno fatto il servizio alla 1.00
Quello che sarà da capire è se trasmettono su Si o Si2 (l'hanno scorso era una "sorpresa" ogni volta).

Ribadisco, meglio di niente.
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Re: La Dakar 2012

Messaggioda superclod » 31 dic 2011, 16:51

:popcorn: :ktm: :ktm: :ktm: :penna: :penna: :penna:
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Re: La Dakar 2012

Messaggioda muletto » 1 gen 2012, 14:45

Stò seguendo sul sito della Dakar l'evoluzione della prima speciale. Sembra che Lopez con l'apriliona sia partito a ferro e fuoco!!! Insegue con una decina di sec Coma!!! Despres ha già quasi due minuti e primo degli italiani il Botta!!!! Ovviamente è una speciale molto corta e da prendere con le pinze visto che psicologicam quasi nessuno parte a cannone già dall'inizio. Certo fà vedere quanta voglia e incazzatura abbia Lopez visto l'anno scorso che si è mangiato le mani...Stasera eurosport alle 11 e sport italia alle 11 e 30!!! Gassssss!!!!!!!!!!
Ktm 990 adv s "il mio muletto và và vuma!!!", Husaberg fe 450 " il mulettino!!!", Yamaha tenerè 660 old " la mia rally dei poveri!!!"

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Re: La Dakar 2012

Messaggioda jenk » 1 gen 2012, 15:29

Peccato che l'applicazione GRATUITA (iPhone, non so per Android) sia disponibile solo sullo store Francese :|
Come al solito .... non siamo considerati :evil:
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Re: La Dakar 2012

Messaggioda trivella » 1 gen 2012, 17:32

Ho appena letto sulla pagina di franco Picco una spiacevole notizia..la ripotrto tale e quale comne l'l'ha scritta Franco

Purtroppo primo incidente alla Dakar: Jorge Martinez De Boero non c'è la fatta a superare il trauma della caduta a pochi kilometri dalla partenza,un pensiero a Lui e a tutta la sua famiglia...forza:

R.I.P.
Sono vicino alla famiglia per la triste scomparsa
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Re: La Dakar 2012

Messaggioda Vincenzo » 1 gen 2012, 17:48

Santa Rosa de la Pampa (Argentina), 1 gen. (TMNews) - Un motociclista argentino, Jorge Martinez Boero, 38 anni, è morto durante la prima tappa della Dakar 2012, partita questa mattina da Mar del Plata.

Stando a quanto riferito dagli organizzatori, Boero è morto a causa delle ferite riportate nella caduta avvenuta durante la prima tappa della corsa, lunga oltre 800 chilometri, tra Mar del Plata e il comune di Santa Rosa de la Pampa, nell'ovest del Paese.

(fonte Afp)
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purtroppo è successo ancora !

Messaggioda maurizio59 » 1 gen 2012, 18:12

"Inizia in tragedia la Dakar 2012. Nel corso della prima tappa è morto il pilota argentino Jorge Martinez Boero, 38 anni. In sella alla sua Beta RR 450, Martinez non è riuscito a riprendersi dalle gravi lesioni che ha subito a causa della brutta caduta avvenuta nella prima fase della tappa fra Necochea ed Energia, nel territorio di Buenos Aires, poco prima del controllo orario. L'incidente ha causato un forte trauma al torace, con il conseguente immediato trasporto in ospedale in elicottero a Mar del Plata. Alla seconda esperienza nella Dakar - lo scorso anno si era ritirato nel corso della sesta tappa, ndr - è morto durante il trasporto in elicottero. L'incidente è avvenuto alle 10.19 del mattino, quando Boero aveva percorso 55 chilometri della prima tappa da Mar del Plata a Santa Rosa de la Pampa. "A causa della caduta, il pilota ha avuto un arresto cardiaco. E' stato assistito nel giro di cinque minuti dal personale medico d'emergenza presenti sull'elicottero. Ma i medici non sono riusciti a rianimarlo" si legge in una nota."

( fonte: repubblica.it )

sono addolorato ! una sana passione si trasforma nell'ennesima tragedia . che dire ?!?!
Ultima modifica di maurizio59 il 1 gen 2012, 19:19, modificato 1 volta in totale.

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Re: La Dakar 2012

Messaggioda Vincenzo » 1 gen 2012, 18:21

1° Tappa

Immagine
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VIDEO 1° Tappa







Classifica generale

1 4 Francisco LOPEZ APRILIA
2 1 Marc COMA KTM
3 27 Javier PIZZOLITO HONDA
4 9 Quinn Alexis CODY HONDA
5 11 Jakub PRZYGONSKI KTM
6 23 Joan BARREDA BORT HUSQVARNA
7 36 SAM SUNDERLAND HONDA
8 8 Ruben FARIA KTM
9 14 David CASTEU YAMAHA
10 19 Jonah STREET YAMAHA
11 6 Pal Anders ULLEVALSETER KTM
12 16 Olivier PAIN YAMAHA
13 2 Cyril DESPRES KTM
14 15 Frans VERHOEVEN SHERCO
15 3 Helder RODRIGUES YAMAHA
16 7 Paulo GONCALVES Husqvarna
17 25 Daniel GOUET HONDA
18 5 Juan PEDRERO GARCIA KTM
19 10 Jordi VILADOMS KTM
20 21 JOHNNY AUBERT KTM
21 34 ALESSANDRO BOTTURI KTM
35 47 Alessandro ZANOTTI TM
61 172 Manuel LUCCHESE Husaberg


Francisco Lopez
"sono stato molto attento ... dal momento che la prima parte della prova speciale era molto duro, con tutte le dune e tutti quegli spettatori. Inoltre, la prima speciale della Dakar è sempre impegnativa, dal momento che è necessario trovare l'attenzione sulla gara, per cui ero veramente molto attento. Fortunatamente,gli ultimi 20 km erano molto veloci e sono stato in grado di guidare molto più aggressivo.

Marc Coma
"buon anno a tutti....è stata una speciale emozionante con la vista sul mare e con belle piccole dune,e stato fantastico però abbiamo ancora una lunga giornata davanti a noi per il trasferimento"

Cyril Despres
"rimanere calmi all'inizio......sono felice di guidare di nuovo la mia moto e di guardare le note sul roadbook....ho fatto questa speciale con cautela perchè c'erano un sacco di buche , fesh fesh, polvere e spettatori....all'inizio è meglio prenderla con calma"
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Re: La Dakar 2012

Messaggioda alp650 » 1 gen 2012, 18:33

come ogni hanno ci deve scappare morto, e pensare che costa una botta partecipare,secondo la sicurezza dei piloti :?
Ultima modifica di alp650 il 1 gen 2012, 19:59, modificato 1 volta in totale.
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