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Norme antidoping

MessaggioInviato: 15 gen 2011, 0:20
da jenk
Aggiornamento dal 1° gennaio 2011
La Giunta nazionale del Coni, nella riunione del 16 dicembre scorso, ha deliberato l'aggiornamento delle Norme sportive antidoping


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Alcuni aspetti delle Norme antidoping oggetto di aggiornamento:

Sospensione della squalifica. Con l'inserimento nel testo dell'art. 41, si è provveduto a disciplinare le disposizioni regolamentari del Codice WADA ex-art. 10.5.3., relative alla sospensione della sanzione qualora ricorrano i presupposti (collaborazione fattiva all'accertamento di ulteriori violazioni della normativa antidoping).

Inserimento delle sanzioni. Al fine di rendere immediatamente conoscibili nell'ambito dello stesso articolato, oltre alle violazioni anche le sanzioni applicabili, è stata inserita l'apposita "Sezione II – Delle sanzioni".

Aggiornamento Lista WADA delle sostanze e metodi proibiti. Come ogni anno, la WADA ha provveduto ad aggiornare la lista delle sostanze e metodi proibiti; tra gli aggiornamenti apportati vi è anche l'eliminazione della Dichiarazione di uso terapeutico (DUT) quale attestazione di utilizzo di ben specifiche sostanze e di loro modalità di somministrazione.

Dal momento che in Italia la DUT era utilizzata anche da tutti gli altri atleti non inseriti in RTP e/o professionisti ex lege 91/81, per dichiarare successivamente a un controllo l'utilizzo terapeutico di sostanze e metodi proibiti, nel 2011, fermo restando la possibilità per tutti gli atleti di presentare una richiesta di TUE preventivamente all'utilizzo di sostanze o metodi proibiti, si è reso necessario per tutti gli altri atleti individuare una nuova modalità di comunicazione di tale utilizzo.

Per questi ultimi, quindi, al fine di mantenere per quanto possibile inalterata la procedura vigente, è stato introdotto un nuovo modulo, la Notifica di intervento terapeutico (NIT). La NIT dovrà essere presentata all'UPA esclusivamente a seguito di un controllo antidoping, in luogo di una TUE, secondo i termini e le modalità previste dal relativo disciplinare allegato alle norme e sarà sottoposta alla valutazione del CEFT. In caso di ricevimento di un esito avverso delle analisi l'UPA, sentito il parere del CEFT in merito alla compatibilità del referto analitico con la NIT già esaminata, attiverà la procedura prevista all'articolo 17 delle Norme sportive antidoping.

fonte xoffroad.it