IL 2011 DI DUNGEY. PERCHE’ POTREBBE LASCIARE SUZUKI
Inviato: 30 set 2010, 20:3330/09/10 - (EP) Nel weekend di Lakewood si è bisbigliato sul futuro prossimo di Ryan Dungey. Com’è noto, Ryan ha un contratto che lo lega a Suzuki anche nel 2011. Ma nella prossima stagione non ci sarà un Team Factory Suzuki poiché quel che resta dell’ex squadra di Roger De Coster verrà assorbita da Yoshimura. Nell’anno del debutto nella top class Dungey ha vinto come nessuno si aspettava. E ha sbancato , soprattutto grazie ai premi gara per i quali erano a contratto somme altissime. A fine anno con due campionati all’attivo e tante gare vinte, il jackpot del rookie americano è quantificabile in una cifra vicina ai quattro milioni di dollari. Sì, avete letto bene, 4.000.000. Che Yoshimura non intende riconoscere a Dungey che ha corso per il Team Factory Suzuki.
Tutto ciò potrebbe mettere Dungey nella condizione di svincolarsi con una stagione d’anticipo. Ma a quel punto dovrebbe negoziare i premi correndo il rischio di perdere parecchi “verdoni”.
Dungey con KTM? Chissà… De Coster ci mette la faccia e qualcosa di più. Dungey adora De Coster. Ma anche questo potrebbe non essere sufficiente per convincere il campione americano a salire sulle KTM.
Suzuki, poi, potrebbe perdere anche un’altra pedina fondamentale dello scacchiere: Ian Harrison. E questo potrebbe avere peso nelle decisioni che Dungey dovrà prendere. Ian, già meccanico di Greg Albertyn, ha costruito le moto (e in qualche modo i successi…) di Carmichael, Reed e, nell’ultima stagione, di Dungey. Dopo vent’anni passati in Suzuki il tecnico americano dovrebbe seguire De Coster nella nuova avventura.
Le moto austriache negli Stati Uniti non sono considerate al pari delle quattro giapponesi. Non ora! KTM, padrona indiscussa della scena in Europa, deve ancora guadagnarsi credito oltre l’Atlantico. Ecco il perché delle incertezze di Dungey. Ma tra un anno...
fonte motocross.it
Tutto ciò potrebbe mettere Dungey nella condizione di svincolarsi con una stagione d’anticipo. Ma a quel punto dovrebbe negoziare i premi correndo il rischio di perdere parecchi “verdoni”.
Dungey con KTM? Chissà… De Coster ci mette la faccia e qualcosa di più. Dungey adora De Coster. Ma anche questo potrebbe non essere sufficiente per convincere il campione americano a salire sulle KTM.
Suzuki, poi, potrebbe perdere anche un’altra pedina fondamentale dello scacchiere: Ian Harrison. E questo potrebbe avere peso nelle decisioni che Dungey dovrà prendere. Ian, già meccanico di Greg Albertyn, ha costruito le moto (e in qualche modo i successi…) di Carmichael, Reed e, nell’ultima stagione, di Dungey. Dopo vent’anni passati in Suzuki il tecnico americano dovrebbe seguire De Coster nella nuova avventura.
Le moto austriache negli Stati Uniti non sono considerate al pari delle quattro giapponesi. Non ora! KTM, padrona indiscussa della scena in Europa, deve ancora guadagnarsi credito oltre l’Atlantico. Ecco il perché delle incertezze di Dungey. Ma tra un anno...
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