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Forse è un argomento che è già stato trattato ma mi chiedevo, secondo voi quanti km si possono fare con un mono? il tutto dando per scontato una corretta manutenzione e tagliandi annuali o a ogni 10k

mono generico o mono duke IV?

per la seconda mi sbilancerei dicendo anche 80/100mila, ovvio devono essere fatti da una persona tranquilla.
ho un amico che con smc 2009 ne ha 50mila

Mono riferito alla nostra Duke! caspita 80 son tanti!

Andrea De Vecchi ha scritto:Mono riferito alla nostra Duke! caspita 80 son tanti!

son tanti in che senso?

mono da ben oltre 100.000 km di XL/dominator o XT/tenerè ce ne sono in giro un bel po' (anche un mio amico con un xt550).

Essendo un motore così potente credevo che ne riducesse la longevità ma tutto è frutto da ignoranza in materia.

dvd70 ha scritto:

Andrea De Vecchi ha scritto:Mono riferito alla nostra Duke! caspita 80 son tanti!

son tanti in che senso?

mono da ben oltre 100.000 km di XL/dominator o XT/tenerè ce ne sono in giro un bel po' (anche un mio amico con un xt550).

con potenze specifiche, tolleranze, e materiali leggerissssssssssimamente meno spinti....

Su un altro forum avevo letto di un ragazzo che ha appena fatto 70.000 con un 690 sm con la sola manutenzione ordinaria.
Un compagno di uscite con smc 654 con kit evo 2 adesso sta intorno ai 50.000

neeko72 ha scritto:

dvd70 ha scritto:
mono da ben oltre 100.000 km di XL/dominator o XT/tenerè ce ne sono in giro un bel po' (anche un mio amico con un xt550).

con potenze specifiche, tolleranze, e materiali leggerissssssssssimamente meno spinti....

vabbè,avevamo già fatto qualche confronto in latro 3ad e risultava che il 690 non era poi tutto 'sto mostro di potenza e prestazioni rispetto agli altri mono da 600 in su,anche un po' vecchi.

il motivo era(E') che un mono è per "sua natura" limitato,infatti la discussione era quella sull'800 bicilindrico.

credo che se un dominator arriva a 150.000 km,la metà un 690 li dovrebbe fare....poi ovviamente tutto dipende dall'asino che ci sta sopra!
(per come tratta il motore ma soprattutto per come ci fa la manutenzione).

del resto ci sono anche tanti vecchi 600 quadricilindrci sportivi con oltre 100.000km,poi se uno la usa quasi solo in pista ogni we allora ne farà meno.

uso normale e durata normale secondo me 70-80 sono giusti

Secondo me avete leggermente sottovalutato la durata del mono 690, altrimenti non si spiega perché moto dotate di due monocilindrici ( vedi bicilindrico ) con potenze specifiche anche superiori alla 690, vedi Superduke 1290 o multistrada 1260 possano superare tranquillamente i 200.000 km.
Io direi che seguendo un buon programma di manutenzione non ci siano limiti alla sua durata.... spesso i limiti sono nel nostro inconscio più che nella realtà...

Caro omonimo, leggo con piacere che hai rispolverato un topic la cui ultima risposta risaliva a quasi 7 anni fa

Quotando chi sottolinei l’importanza di una costante e puntuale manutenzione (oltre ad aver un certo “rispetto” della meccanica) per la durata di un motore, penso che pure negli odierni propulsori giochi ancora ruolo cardine un buon rodaggio (a maggior ragione se trattasi di un monocilindrico di grossa cubatura come il 690!).

Credo poi anch’io che l’attuale 693 c.c. (con contralbero di rotazione in testa) possa tranquillamente superare i 75/80.000 km. senza grossi interventi ...ora con la mia Duke 690 ho da poco passato i 20.000 km. e va meglio che da nuova (consumi olio e benza compresi)

@Frasca67 sono assolutamente d'accordo con te. Tecnicamente non vedo come una bronzina, una biella ed un pistone possano sapere se accanto a loro ci sono altre camere di combustione o se sono soli nel motore.

Premesso che obv un cilindro non si “accorge” di nulla, forse perché tenuti insieme dallo stesso albero?
Come un vogatore da solo vs con altri?

Si ma appunto dipende solo da quanto "voga" il vogatore! Cioè quanta fatica fa. Ovvero in un motore, rapporto di compressione, motore quadro, superquadro, numero di giri... etc. Ma il numero di cilindri non lo vedo coinvolto.
Forse la cosa deriva dal fatto che anticamente (anni 80?) i 4 cilindri erano tutti a corsa corta ( un vfr, moto notoriamente longeva, aveva un 70x48 mentre un tenere 95x84) mentre i mono erano appena sotto il "quadro"?

Doamnda alla Catalano: a parità di manutenzione periodica, dura di più un quattro cilindri usato sempre vicino alla zona rossa o un mono che nella sua vita ha sempre girato sotto il 70% del regime massimo?

Risposta alla Marzullo …dipende da CHI ha usato e curato le due unità motrici

il mono è un motore di suo sbilanciato.
Per me durerà a parità di sollecitazioni e manutenzione, meno di un motore più bilanciato.

@Bat21 - Non a caso ho anteposto la frase a parità di manutenzione periodica, sottintendendo anche la medesima cura nell'eseguire questa manutenzione.

@Kinobi - Purtroppo nel mondo dei 4 cilindri, soprattutto i 4 in linea, ha preso moda progettarli con sequenza di scoppi "big bang" ossia due a due simultanei o molto ravvicinati per cercare di ricavarne i pregi di un bicilindrico di pari cilindrata o di un V4.
Va da sè che la fasatura big bang vanifica il bilanciamento delle vibrazioni ottenibile con fasature regolari.
E hai voglia ad aggiungere alberi controrotanti: alla fine elimini una vibrazione aggiundendone una seconda uguale e contraria. La somma è (quasi) zero a livello generale, ma localmente hai nuovi punti con nuove vibrazioni...

Il 4 in linea con disposizione classica è bilanciato solo sulle vibrazioni primarie. Infatti si usa il contralbero sette di questi. E poi come giustamente già detto adesso si scelgono disposizione dei pistoni bigbang che certo non vanno a ridurre la longevità del motore
Per esempio il bmw rotax 800 due in linea ha una fasatura dei pistoni a 360 gradi come se fosse un monocilindrico 2t, e non mi sembra abbia problemi di longevità.