da Leooooo » 14 feb 2023, 11:03
vi racconto la mia esperienza riguardo l’anomalia precarico sul 1290 ADV S del 2018 con 25k Km. (spero di essere nella stanza giusta!):
Maggio 2022, mi fermo dopo un giro di una settantina di Km e appena rilascio il freno, prima di spengere la moto compare il messaggio di anomalia del precarico. Cancello il messaggio e spengo, pensando che magari alla riaccensione sparirà tutto. Sbagliato, è rimasto settato “solo pilota” senza possibilità di modifica. Per strada ho provato a staccare e riattaccare il fusibile ma niente. Tornato a casa ho staccato la batteria e l’ho riattaccata dopo qualche ora, ancora niente. Chiamo il mio concessionario di riferimento con il quale ho un ottimo rapporto, ma che dista un bel po’ da dove vivo nel centro Italia, circa 220 Km. a viaggio A/R. Mi dice di andare a fargliela vedere che avrebbe provato a resettare l’errore. Ancora niente. Ritorno a casa e riprendo l’appuntamento per tornare a fare la diagnosi perché ci voleva il capo officina che al momento era in ferie. Riporto la moto e me ne danno una in sostituzione. Dalla diagnosi sembra la centralina che regola le sospensioni sia da cambiare, al che faccio presente che la moto, acquistata da loro, è appena uscita dalla garanzia ma ha viaggiato pochissimo a causa della pandemia, oltretutto i tagliandi sono stati eseguiti tutti da loro, ha avuto un utilizzo normale, mai fuoristrada solo gite fuoriporta da solo o con passeggero. Con queste premesse, chiedo che venga risolto il problema in garanzia, ma KTM Italia si oppone. La centralina deve essere ordinata e in questo tempo non mi possono lasciare la moto sostitutiva. Così ritorno a riprendere la mia. Dopo più di un mese arriva la centralina e riporto la moto in officina. Dopo prove, controprove e molti giorni – anche a causa dei problemi di collegamento telematico - mi comunicano che non è nemmeno la centralina, perché dalle verifiche fatte con un’altra uguale che avevano lì, sembra essere l’impianto elettrico da sostituire. Allorché ho fatto presente che la moto aveva sempre avuto, fin da nuova, il problema di scaricare la batteria. Serviva il mantenitore perché altrimenti dopo dieci/dodici giorni di inutilizzo non partiva. E’ tutto documentato da molta corrispondenza – telefonica e email – con l’officina, ma sempre dopo le verifiche, mi veniva risposto che tutto era okay. Solo un volta mi è stata sostituita la batteria in garanzia senza risolvere nulla. Ho ricordato e ribadito questo fatto per tentare di ottenere la sostituzione dell’impianto elettrico in garanzia. Naturalmente dopo decine di mail di minaccia - anche per il fatto che la moto potesse non essere sicura - KTM Italia ha accettato di passare il ricambio ma non la manodopera. A questo punto siamo a luglio ed il pezzo non arriva. Penso di essermi giocato le vacanze (in realtà poi è successo, ma per altri motivi). Il concessionario mi conferma che il pezzo arriverà dopo le ferie. Nel frattempo a forza di viaggi avanti e indietro dal concessionario la moto ha circa 27k Km. Così per provare a risparmiare sulla manodopera, propongo al concessionario di anticipare il tagliando dei 30k Km. che comunque avrei dovuto fare di lì a breve, lui è d'accordo ed accetta di scontarmi la manodopera per la sostituzione dell'impianto elettrico. Quindi tra fine ottobre ed inizio novembre viene eseguito il tagliandone e la sostituzione dell’impianto elettrico, per la spesa di 1.600 euro (1.200 per il tagliando, compreso trittico, batteria e revisione ministeriale + 400 per la manodopera “scontata” per la sostituzione dell’impianto elettrico), più decine e decine di euro per benzina e autostrada avanti e indietro dal concessionario (molte volte con l’auto di scorta per riportarmi a casa) ed assicurazione pagata per non utilizzare la moto. A voi i commenti.